Dusan Vlahovic

Vlahovic non può fare da capro espiatorio, assetto tattico ultra difensivo a Roma


Tutti a incensare Mourinho stamani e a criticare Dusan Vlahovic o Max Allegri a seconda dell’appartenenza alla diversa parrocchia (il solito confronto tra pro Max e AllegriOut). Faccio una premessa: non sono schierato tra le fila degli ultras Allegri In o Allegri Out, così come non ho pregiudizi verso Mou, che seguo da quando allenava il Porto e che ho avuto la fortuna di guardare da vicino il suo primo Chelsea (quello di Robben, Lampard, Terry e Drogba), tutt’altro che spettacolare ma schierato tatticamente in modo perfetto.

Non condivido certe analisi, come quella di Ivan Zazzaroni che ha definito la mossa di Mou “una genialata” (l’aver giocato senza punte). A mio avviso, se gli Dei del calcio ieri fossero stati allineati, Mourinho non avrebbe mai vinto.

La “genialata” di Mourinho non convince

Tra tutte le squadre affrontate, la Roma è quella che mi ha colpito di meno, per essere diplomatici eppure siamo riusciti a fare solo un pareggio. Stagione da cancellare.Avere levato un punto di riferimento come Tammy Abraham ha disorientato soprattutto i giallorossi e in particolare Dybala che non riusciva a trovare spazi e posizione in campo. Un fantasma.

Allegri ha mantenuto 3 centrali + Loca

La fortuna di Mou è stata che Allegri non ne ha approfittato e non ha fatto nulla per cambiare le carte in tavola.

In condizioni normali che senso può avere tenere un centrale di centrocampo basso delle caratteristiche di Locatelli più una difesa a 3 (che in fase di non possesso diventa a 5 + Loca)? La Roma palesemente era scesa in campo per un pareggio per tenere la Juve a distanza e ha rinunciato a fare la partita, rendendosi mai pericolosa.

Figuriamoci che senso logico possa avere mantenere questo assetto ultra-difensivo (neanche giocassimo contro il vecchio Barcellona di Messi) senza attaccanti. I nostri 3 centrali difensivi statici e di posizione non dovevano marcare nessun attaccante e difficilmente i centrocampisti della Roma si inserivano.

Ieri ci siamo trovati con una Roma spuntata e abbiamo giocato per gran parte della gara con lo stesso assetto iniziale. E Danilo e Alex Sandro in poche occasioni si sono sganciati dalla linea.

Vi ricordate la Juve di Conte? Quando Pirlo era marcato a uomo, Barzagli o Chiellini portavano palla dalla difesa al centrocampo, oppure ci si affidava all’impostazione di Bonucci. La Juve di Conte passò alla difesa a tre proprio per supportare al meglio Pirlo che non poteva garantire filtro adeguato a una difesa a quattro. Ma quando giochi con Locatelli potresti tranquillamente rinunciare a un difensore.

Inoltre i tre centrali della Juve sono parsi troppo statici. Forse Danilo è l’unico che ha spinto in un paio di occasioni sulla destra.

Con Bonucci rimaniamo troppo bassi?


In zona centrale eravamo ben coperti. La Roma si è resa pericolosa solo con qualche uno contro uno con Cuadrado (in netta crescita). Ma Locatelli a cosa serviva in quel frangete? Eppure siamo riusciti a prendere goal proprio da una conclusione centrale da fuori quando ci siamo abbassati colpevolmente e Rabiot ha tardato l’uscita.C’è chi ha puntato il dito contro il portiere ma la nostra area era iper affollata di difensori che gli coprivano la visuale. Sicuro ha visto partire la palla in ritardo.

Sarà una coincidenza ma con Bonucci in campo abbiamo la tendenza a concedere troppo campo e a rintanarci in aria per una difesa posizionale che oramai paghiamo sempre con gli interessi.

Con questo assetto Vlahovic è rimasto isolato

Il problema è aver lasciato Vlahovic da solo, con due giocatori a coprire l’area. Kostic, a mio avviso il migliore della Juve, ha sfornato una bella raffica di cross sempre per la terra di nessuno. Non attaccavamo l’area. Ma su questo punto, gran parte dei tifosi, per lo più allegriani, se la sono presa con il serbo. Se mantieni un assetto così difensivo, con 4 giocatori che si girano i pollici, poi quando arrivi nell’area di rigore avversaria, puoi attaccare solo con 2 uomini. E’ la matematica che lo suggerisce ed è quello che è successo alla Juve.

Vlahovic si trovava sempre marcato da tre uomini in area. Cosa poteva fare da solo o quasi? Ma stiamo scherzando?! Criticano il serbo per cosa? Per giustificare un assetto tattico senza senso?

Siamo l’unica squadra della Serie A (figuriamoci in Europa) che riempie l’area solo con 2/3 uomini. Vlahovic si è trovato spesso da solo, a volte gli facevano compagnia Di Maria e/o Rabiot, contro almeno 5/6 difensori della Roma che coprivano, molto bene, ogni spazio davanti a Rui Patricio.

Il serbo nel primo tempo si è rassegnato e ha provato anche a giocare spalle alla porta per la squadra. Peccato fosse a 70 metri dalla porta. Ha cercato di far risalire la squadra ma era ben marcato e troppo lontano per rendersi pericoloso.

Nel primo tempo mi è piaciuto perché ha lottato e giocato per gli altri quando le sue caratteristiche sono quelle di giocare in profondità negli spazi. Contro le difese schierate va in difficoltà, per questo serviva accanto Chiesa per liberargli spazi e dargli un pò di respiro.

Una serie A oramai mediocre, cosa avrebbero fatto Lippi e Capello?

Letta la formazione della Roma, allenatori svelti come Lippi o Capello, avrebbero subito meditato un cambiamento (o una sostituzione) come levare Locatelli o un centrale difensivo per inserire Chiesa o Kean e giocare a due punte. Sarebbe stata l’unica mossa che avrebbe spostato gli equilibri. Se negli anni ’90 e primi 2000 (quando la Serie A era la vera Premier League, almeno dal punto di vista tattico era l’Università del calcio), un allenatore se non avesse fatto subito una contromossa, lo avrebbero mangiato vivo in campo. Oggi è tutto diverso.

Purtroppo di Lippi e Capello ne nascono uno ogni 50 anni, sono allenatori di categorie differenti. Dobbiamo rassegnarci a questo grigiore di questa Serie A mediocre anche dal punto di vista tattico con le solite mosse piatte. Ma non vorrei sembrare troppo ingeneroso verso Allegri: molto probabilmente senza lo stress emotivo a cui è sottoposto oggi, avrebbe agito diversamente. Con tutte le pressioni negative che ci sono sulla Juve in questo momento, non è facile riuscire a leggere bene alcune situazioni.

Non toccate Vlahovic, l’esempio di Gianluca Vialli

Concludo ricordando a chi critica Dusan che Gianluca Vialli, appena arrivò a Torino, non si trovò bene con Giovanni Trapattoni. Furono due anni molto complicati per lui prima della sua esplosione proprio con il Buon Marcello da Viareggio. Divenne l’uomo squadra più importante, un trascinatore. Vlahovic ha solo 22 anni e va agevolato con un piano tattico ad hoc studiato per lui. Va coccolato e tutelato fuori dal campo. Criticarlo non vuol dire fare il bene della Juve, è uno dei pochi che può fare realmente la differenza. Alla Fiorentina ci ha fatto vedere cose importanti ed ha margini di miglioramento notevoli. Teniamocelo stretto perché di attaccanti giovani così forti ce ne sono pochi.

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