La FIGC sembra internzionata a fare ricorso al Consiglio di Stato dopo aver perso al TAR Lazio che obbliga la Procura federale a consegnare la carta “Segreta-CONSOB”. Lo scrive stamani il Corriere dello Sport che sembra avere un filo diretto con Chiné e i suoi collaboratori.
La novità del ricorso aumenta i sospetti: cosa c’è di tanto compromettente incluso nella carta che non può essere messo a disposizione della difesa? Sembra un processo medioevale, nonostante gli ammonimenti del TAR del Lazio ai giudici sportivi sul giusto processo anche nei procedimenti sportivi.
Come avevamo scritto ieri, il messaggio nelle motivazioni dei giudici amministrativi ai giudici sportivi è pesantissimo e sconfessa quanto dichiarato nelle scorse settimane dal Presidente della Corte Federale d’Appello Torsello.
Avv. Intrieri: “le difese possono adire alle vie ordinarie”
Sul punto è pesante il commento dell’Avvocato Penalista Cataldo Intrieri (di fede milanista) rivolto proprio al giudce della CAF-FIGC sull’ Linkiesta: “La decisione del tribunale amministrativo potrebbe ribaltare la penalizzazione inflitta al club bianconero, ma soprattutto sancisce che chi amministra lo sport non può prescindere dai principi costituzionali e non può nemmeno impedire alla difesa di adire le vie ordinarie.
Il presidente della Corte di appello della Figc Mario Luigi Torsello in una lectio magistralis spiegava agli adoratori del giustizialismo sportivo che il diritto regolante le competizioni è una sorta di regolamento da bocciofila, un accordo tra privati che come al circolo Aniene decidono le proprie regole di accesso (ad esempio estromettere le donne per un secolo) e i punti da assegnare al Burraco sociale.
In base a ciò, il magistrato ha osservato che in tema di sport «la giustizia sostanziale» prevale su quella ordinaria che si basa sul giusto processo, il complesso di regole e di garanzie che ogni tribunale di uno Stato di diritto applica a tutela dei diritti del cittadino inquisito.
Sono questi dei lussi (dei gargarismi, direbbe Travaglio) che l’ordinamento sportivo non può concedersi, almeno secondo l’autorevole giurista, perché prevalgono esigenze di velocità e di certezza sportiva (intanto, la Juventus da un paio di mesi gioca senza sapere se debba preoccuparsi di salvarsi o di accedere alla Champions League).
Ebbene, qualcuno dovrebbe avere la bontà di spiegare che da un po’ di tempo non è più così e non per un capriccio di moda, ma perché lo hanno scritto le corti supreme regolatrici del diritto, quello ordinario come la Corte Europea di giustizia, la Corte Costituzionale, il Consiglio di Stato ma anche – udite udite – lo stesso giudice supremo sportivo, ovvero il Collegio di garanzia del Coni, come scrive nella sentenza di oggi il Tar”.
Intrieri insiste: “Il tribunale amministrativo ha innanzitutto ribadito l’indirizzo sancito negli ultimi anni dalla Corte Europea di Giustizia e dal Consiglio di stato”.
Potete leggere qui l’articolo integrale completo su Linkiesta.
Professor Matera: “Rischio TAR per FIGC, richiesta danni ingente”
Una vera bordata stamani la lancia il Professor Pierluigi Matera (cattedra alla Boston University, Luiss Roma e Link) in un’intervista originale su Tuttosport. Il Profesore ha contribuito alla stesura dell’attuale Codice Sportivo e conosce ogni meandro della giustizia sportiva. Per lui il -15 dovrà essere cancellato per una serie di ragioni (non vogliamo spoilerare nulla ma vi invitiamo a leggere il contenuto esclusivo di Tuttosport).
Il Professore però lancia un ammonimento pesante: nel caso il CONI non dovesse annullare la penalizzazione, la FIGC sarebbe esposta a un rischio risarcimento danni pesantissimo. Come ha scritto l’Avvocato Intrieri, la Juve – in base all’autorevole giurisprudenza – sarebbe legittimata a ricorrere al TAR.
Lo ribadisce il Professor Matera: “Non annullare lascerebbe aperta alla Juventus la strada del TAR. Il club bianconero non potrebbe più demolire la penalizzazione, ma chiederebbe una tutela risarcitoria per cifre davvero importanti”.
Se Gravina e la FIGC vogliono immolarsi per ragioni politiche e fare un favore agli istinti di vendetta di Ceferin e esporsi a un rischio del genere, si accomodino… ma questa volta la Juventus andrà fino in fondo. Come sottolinea la giurisprudenza e insigni giuristi è legittimata a ricorrere alla giustizia ordinaria.

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