Secondo l’edizione odierna di Tuttosport, ci sarebbero stati contatti informali – in questi mesi – tra la Juve e Andrea Berta, direttore sportivo dell’Atletico Madrid. Uomo di fiducia di Simeone, dopo 10 anni in Spagna, il bresciano 51enne potrebbe tornare in Italia e farlo dalla porta principale, quella della Juventus. E’ lui il candidato forte alternativo a Massara (direttore del Milan molto vicino ad Allegri).

Berta a Madrid con Simeone ha vinto due Liga, tre Europa League ed è arrivato due volte in finale di Champions League. Può bastare come biglietto da visita? L’Atletico è uno dei club che ha lavorato meglio in Europa nell’ultimo decennio. Gran merito è senza dubbio del tecnico argentino ma Berta ha dato il suo contributo non trascurabile. Si tratta di un profilo internazionale da Juventus. Oltretutto italiano.

Il problema che al momento Francesco Calvo non può prendere una decisione: deve aspettare almeno la sentenza del Collegio di Garanzia del Coni prima di ristrutturare il settore tecnico juventino.

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Morata 3.0? Non c’è spazio e sarebbe sbagliato per l’alto ingaggio

All’Atletico tiene banco anche la vicenda Alvaro Morata, in uscita da Madrid. Il suo contratto scade nel 2024 e quindi potrebbe ritornare a Torino a prezzo di saldo. Il problema è l’ingaggio importante. E’ un’operazione difficile e che non mi trova d’accordo da semplice tifoso informato sui fatti, ovvero sui bilanci della Juventus e il monte ingaggi.

Sia Tuttosport che la Gazzetta ipotizzano un Morata 3.0, ma se è questa l’approccio per ringiovanire la squadra (conferme di Danilo, Alex Sandro etc) allora siamo fuori strada.

La Juve sta pensando a riscattare Milik (per 8 milioni di euro). Le riserve sul polacco sono di natura fisica ma sembra lui il favorito al ruolo di prima alternativa a Vlahovic. Con Kean in rosa (difficilmente si troveranno acquirenti), non c’è spazio per Alvarito, al quale siamo legati per la sua generosità, ma nel calcio se si vuol guardare avanti, non si può ragionare con i sentimenti.