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Ravezzani attacca Santoriello: “se la Juve avesse fatto l’operazione Osimhen… L’ inchiesta non mi convince”

Ritengo Fabio Ravezzani uno dei pochi giornalisti sportivi obiettivi. Nonostante sia di fede granata, il direttore di Telelombardia, con la sua consueta lucidità ed equilibrio, a mio avviso tocca i punti chiave del momento della Juve.

Ha un’idea delle inchieste tutta sua e non si esime da criticare sia gli inquirenti che il comportamento dell’ex Presidente Andrea Agnelli (vedremo questa parte nella seconda parte).

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“Agnelli ha ballato su un terreno minato”


Ha sintetizzato il suo pensiero in un recentissimo tweet: “Che la #Juve sia perseguita in modo anomalo è un dato inconfutabile: fascicolo aperto su generici articoli di giornale (quali, poi?) un magistrato inquirente che si autodefinisce odiatore del club. Ma che Agnelli abbia ballato il tip tap su un terreno minato e altrettanto grave”.

Ravezzani qualche giorno fa è stato ospite del canale Juventibus su Twitch (un canale juventino doc che vi consiglio) nella trasmissione condotta da Massimo Zampini. Abbiamo estrapolato alcuni passaggi che, a mio avviso, sono molto interessanti.

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“Giusto l’intervento Consob”


“Cerco di essere sintetico – esordisce Ravezzani – ma esaustivo. Quando è nata questa inchiesta io ho detto: ‘se la sono cercata’. No, perché una società che è quotata in borsa e che si lascia andare a un numero così elevato di plusvalenze deve mettere in preventivo dei problemi: deve mettere in preventivo che la Consob, prima o poi, ci ficchi il naso. Se tu non sei quotato in borsa, più o meno te la cavi. Secondo me era anche doveroso un intervento di Consob per la tutela degli azionisti della Juve, era giusto che si facesse chiarezza”.

“Successivamente però mi hanno colpito alcune cose. La prima cosa che mi ha colpito è stata l’enorme tsunami che si è sollevato dei “soliti noti” (gli odiatori di professione che sono stati querelati da Agnelli, ndr) sui social”.

Ravezzani fece un tweet all’inizio dell’inchiesta e fu attaccato dai soliti noti di Twitter che dispensano odio verso la Juve ogni giorno. Meglio non fare nomi per non fargli pubblicità.

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“Il calcio italiano rischia gli stessi errori del 2006”


“Ecco – spiega il direttore di Telelombardia – mi son permesso di dire: “non commettete l’errore del 2006, quando questo giustizialismo creò un danno alla Serie A. Avevamo portato la Juve in serie B e poi si è scoperto che i danni li avevano pagati tutti in serie A l’anno successivo e secondo me anche negli anni a venire. Mentre scusate la franchezza, se la Juventus venisse estromessa dalla Champions non gliene fregherebbe niente a nessuno. Ma in Italia la Juve è fondamentale e quindi punitela, datele una multa, ma non toglietela dallo spettacolo. Milan, Inter e Napoli hanno bisogno di avere la Juve”.

Apriti cielo i soliti noti su Twitter lo attaccarono duramente.

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“Santoriello mi ha lasciato senza parole”


Ma arriviamo al dunque quando Ravezzani inizia a capire molte cose sull’inchiesta penale: “ho visto queste cose in video del PM Santoriello che mi hanno lasciato senza parole, cioè un film

Due anni prima dell’avvio delle indagini dice: “Io come come magistrato sono anti juventino, soprattutto anti juventino. Io odio la Juve” e non va bene. Ma stava scherzando? Ma io non voglio che scherzi, chi mi sta indagando, deve essere serissimo. Se io venissi indagato da uno che due anni prima dice io sono un anti Ravezzani, proprio come magistrato, ecco, sarei fortemente in imbarazzo e non crederei a una giustizia amministrata così. E anche questo mi ha tirato addosso una serie di contumelie. Intanto la simpatia di juventini e l’antipatia di molti altri che antijuventini di congestione”.

“Scettico sulla genesi dell’inchiesta. Nerozzi fa il suo lavoro”


“Mi ha molto colpito la genesi dell’inchiesta. Perché io chiedevo anche al mio amico Nerozzi (giornalista del Corriere della Sera che ha pubblicato molte intercettazioni filtrate dalla Procura di Torino, ndr) sulla genesi dell’inchiesta. Lui fa il suo lavoro. Io gli dicevo: ‘Senti, ma tu sei che sei così, diciamo appiattito sulle posizioni dei PM, perché evidentemente dalla Procura ti arrivano le notizie. E difficilmente posso parlar male di te. Io gli avevo chiesto (un paio di mesi fa), ma mi spieghi esattamente come è iniziata l’inchiesta visto che abbiamo scoperto che c’è un PM anti juventino dichiarato, uno di quelli che sta indagando e questo mi inquieta, mi spieghi la genesi esattamente di questo tipo di indagine, cioè perché è partita in quarta? Perché la Procura di Torino così improvvisamente è partita?

Nessun altra procura lo ha fatto di fronte a un’ipotesi di reato che è comune a molti club e a, molte città, cioè le plusvalenze fittizie. E Nerozzi mi ha sempre risposto in maniera vaga” .

“Quando ho letto la versione della Procura mi sono cascate le braccia”

“Ed è una cosa importante perché io voglio capire cosa c’è dietro. Ecco ieri viene fuori invece, che proprio la stessa procura dice: “Beh, dopo aver letto alcuni articoli di giornale ci siamo mossi” e li mi sono cadute le braccia. “Sì, vabbè, facciamoci una bella indagine”. Non è che mi convinca moltissimo anche quello che scrive la procura”.

“E poi non voglio tediare che all’epoca non c’erano articoli di giornali che denunciassero uno scandalo. Cioè c’è un articolo di giornale che così come si diceva in altri periodi di altre squadre, l’Inter, il Milan. Io mi ricordo gli scambi di giocatori tra Inter e Milan del 2010, più o meno giovani. Della primavera che si incrociavano. Beh, certo, questi sono, sembrano soprattutto delle plusvalenze per aggiustare i conti, ma non è che in quel periodo, cioè nel 2021, ci fossero stati gli articoli di giornale che titolassero “scandalo Incredibile”, c’è qualcosa che non va, quindi mi è sembrato un pò debole come partenza dell’ indagine.

“La Guardia di Finanza non ha trovato vere prove”


“Quindi concludo con questa considerazione con la genesi dell’indagine. Racconto semplicemente quello che ci dice la Procura, le cose sono andate così: un bel giorno leggendo i giornali, il procuratore aggiunto, un magistrato, dice: “ma che strano, forse è meglio indagare”. E poi ha mandato la Guardia di finanza che dice: “ma boh, non si trovano delle vere e proprie prove”, infatti non c’è un prova che fa scatenare l’indagine”.

“Le intercettazioni a tappeto? Non c’è una prova!”


“Poi a un certo punto dicono, allora dobbiamo fare delle intercettazioni, Eh si, dai facciamo intercettazioni, sì, facciamole a tappeto anche ambientali. Per un anno, fanno intercettazioni ambientali a tappeto, trovi qualche indizio? Perché la prova poi assoluta delle plusvalenze non c’è, non c’è uno che dice, “Oh, questo vale 1 ma scriviamo 5, così aggiustiamo il bilancio. Non sono – denuncia Ravezzani – riusciti a trovarlo. Poi si scopre che uno di questi magistrati si è definito un militante anti juventino. Magistrato, ecco combinato disposto di tutto questo mi inquieta molto come cittadino, tutto lì”.

“Da cittadino non mi piace come si è comportata la Procura”

Ravezzani attacca e critica la Procura di Torino:

“Quindi Io credo che qualsiasi persona di buon senso dovrebbe chiedersi per quale ragione c’è…. una Procura a Torino che parte con armi in pugno con tutti i mezzi a sua disposizione, scatena un inferno di intercettazioni per perseguire un reato ipotizzato. E questo non accade in tutte le altre Procure che in questi ultimi anni hanno letto i giornali, presumo, come la Procura di Torino, ma si sono astenute. Non mi piace questa cosa”.

“Se fosse stata la Juve a fare l’operazione Osimhen in quei termini?”

“Facciamo un esempio concreto: secondo me, se la Juventus avesse fatto l’operazione Osimhen, negli stessi termini in cui l’ha fatto il Napoli (con tre giocatori delle giovanili finiti nei dilettanti e che non si sono mai presentati a Lille, ma valutati 20 milioni di euro… ndr), sarebbe partita in tromba la Procura di Torino e avrebbe fatto intercettazioni a manetta, fino a cercare di dimostrare che, avendo contezza del fatto che i tre giocatori nemmeno hanno lasciato Torino per andare al Lille, c’è qualcosa di strano… “,

“Ecco. E tu mi dirai, beh, comunque hanno chiesto a Napoli, il supplemento di indagini, ma io dubito fortemente che a Napoli abbiano ordinato anche intercettazioni ambientali a tappeto su De Laurentis e tutti i suoi collaboratori e probabilmente hanno fatto anche bene, perché a monte di tutto questo ci sono i soliti noti. Parlo di chi fa il giustizialista diciamo per passione, per interesse anti juventini”.

I casi sulle plusvalenze sono sempre stati archiviati


“C’è un dato che tutti fingono di ignorare e cioè che tutte le volte che si è parlato di plusvalenze si sono sempre arenati tutti di fronte al dato di fatto che per me quei due giocatori hanno questo valore, dimostrami il contrario, quindi la plusvalenza con tutte le assoluzioni che c’erano stato per tutti gli altri club, Juve inclusa. Ma non solo Juve. Il Napoli per esempio, era nella stessa inchiesta che ha portato poi all’ assoluzione di Marzo”.

A un certo punto sapevano che potevano farlo (le plusvalenze, ndr). Perché nessuno poteva dimostrare il contrario. Allora torniamo al punto di prima, nel momento in cui tu sai che lo puoi fare perché tutte le volte che ci sono state delle indagini si sono concluse di fronte al presupposto che il valore di un calciatore, per quanto possa essere giovane, non è in nessun modo normato. E non si può stabilire, io lo faccio e basta, così io spalmo a quattro anni l’ammortamento”.

L’aggravante però, e qui è la colpa vera della Juve e di Agnelli. Tu sei quotato in borsa e sei sempre nell’occhio del ciclone. Dovevi saperlo e non dovevi farlo comunque

Nel secondo articolo Ravezzani criticherà aspramente anche Agnelli e i dirigenti juventini. Seguiteci perché l’analisi è comunque molto obiettiva a mio avviso.

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