Vincent Kompany

La Juventus punta sul nuovo Kompany

La Juventus sta ricostruendo la difesa del futuro e nell’agenda dei dirigenti bianconeri, nelle prime posizioni, c’è senza dubbio Koni De Winter.

A San Siro, contro il Milan, è riuscito a superare l’esame di maturità, difensore centrale (nelle giovanili ha iniziato come esterno), nato in Belgio nel 2002, con l’Under 21 dei Diavoli rossi ha già 10 presenze.

Koni De Winter: la sua storia in bianconero

E’ una delle stelline del nostro vivaio. Nel 2018, a 16 anni, è arrivato giovanissimo a parametro dallo Zulte W. Jeugd e da quel momento non ha più mollato la maglia delle giovanili della Juventus: prima come esterno e poi come centrale.

Dopo 3 anni l’esordio in Serie C con l’Under 21 e nell’estate del 2022 il grande salto in Serie A, in prestito all’Empoli. Se dobbiamo fare un gioco sulle somiglianze, mi ricorda uno dei difensori più forti della storia dei Diavoli Rossi: Vincent Kompany. In coda all’articolo troverete tutto su di lui.

Naturalmente Koni ne ha ancora tanta di erba da calpestare sui campi d’Europa prima di arrivare a un livello tale, ma ha tutte le potenzialità per farcela.

Se avete dei dubbi riguardatevi il match Milan-Empoli. In particolare contro i rossoneri fa dei veri e propri interventi prodigiosi in area di rigore, stoppando anche un tiro vicino all’area piccola dell’ex madrilista Diaz. Viene beffato solo da un colpo di mano di Giroud (ma il goal viene giustamente annullato).

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Zanetti lo promuove: “giocherà in un top club”


Il suo attuale allenatore a Empoli, Paolo Zanetti, dopo il match di San Siro si è sbilanciato: “Arriverà a giocare nei top club. Quando c’è da fare una partita secca non ne ha sbagliata neanche una, quando invece c’è da dare continuità ha lasciato giù qualcosa. Ma è normalissimo, sta maturando. L’anno scorso giocava in Serie C, quest’anno ha giocato tanto e quando l’ha fatto ha giocato molto bene”.

De Winter ha solo bisogno di trovare la continuità, cosa che i difensori in genere riescono a raggiungere solo quando sono al top della maturità. Anche “mostri” di precocità come De Ligt ci hanno abituato a alti e bassi paurosi. Dipende tutto dall’esperienza.

Può essere una valida alternativa rispetto ai programmi originari dei dirigenti bianconeri.

De Winter e la Serie A

Il belga, in questa stagione, ha dimostrato di essere un difensore che, già a 21 anni può competere in Serie A. Certo, per indossare una maglia pesante come quella della Juve bisogna aspettare, ma per il futuro può senza dubbio far parte della rosa bianconera, con un lavoro graduale e senza troppe pressioni.

L’obiettivo alla Continassa è costituire una rosa con diversi elementi cresciuti nel vivaio per evitare di svenarsi con acquisti di medio livello molto onerosi. De Winter può rientrare in questa politica e non è detto che non sorprenda tutti. Le sue potenzialità sono da tenere d’occhio.

Fin dalle giovanili Koni ha dimostrato di avere un ottimo senso della posizione ed è migliorato molto sull’uomo e in area di rigore.

E’ alto 191 centimetri, sa quindi farsi valere nel gioco aereo (media di 1,2 duelli aerei vinti in area in media). Su 13 partite in Serie A ha rimediato 3 gialli per 982 minuti, una media dell’ 85,3% di passaggi completati dopo il match contro il Milan. Non va per il sottile con 4,8 spazzate in area a partita (d’altronde con l’Empoli sei abituato a un assedio continuo), 1 fallo (si tratta di un difensore corretto), 1 respinta e 1 contrasto, secondo le statistiche di WhoScorred
Si è conquistato nel girone di ritorno la maglia da titolare. Per eleganza ricorda la leggenda del Belgio Kompany.

Chi è Vincent Kompany


Per i più giovani è giusto anche ricordare perché abbiamo scomodato un mostro sacro come Kompany. Ricordo ancora quando diciottenne giocava nell’Anderlecht da titolare e tutta l’Europa ne parlava. Un predestinato.

Vincent è stato per anni il faro della nazionale del Belgio e la guida del Manchester City (capitano e punto di riferimento anche per Guardiola).

E’ una delle figure più importanti nella storia del calcio belga e uno dei giocatori più amati dai tifosi del Manchester City. Nato a Uccle, in Belgio, nel 1986, Kompany ha iniziato la sua carriera calcistica nel settore giovanile dell’Anderlecht, la squadra più titolata del Belgio. Ha debuttato in prima squadra all’età di 17 anni e presto si è guadagnato un posto da titolare, diventando uno dei difensori più promettenti del paese.

Nel 2006, Kompany è stato ingaggiato dal club tedesco Amburgo, dove ha continuato a mostrare le sue grandi doti tecniche e fisiche. Nel 2008, è stato nominato capitano della squadra, diventando il più giovane capitano nella storia del club. Nel 2010, Kompany è stato acquistato dal Manchester City per una cifra di circa 10 milioni di euro e si è subito affermato come uno dei difensori più forti della Premier League.

Kompany ha trascorso 11 stagioni al Manchester City, diventando uno dei giocatori più importanti nella storia del club. Durante questo periodo, ha vinto quattro titoli di Premier League, due FA Cup, quattro Coppe di Lega e due Community Shield. Nel 2012, Kompany ha segnato il gol decisivo nella partita contro il Manchester United che ha permesso al Manchester City di vincere il titolo di Premier League per la prima volta in 44 anni.

Kompany è stato anche uno dei pilastri della nazionale belga, diventando il capitano della squadra nel 2011 e portandola a raggiungere i quarti di finale ai Mondiali del 2014 e al terzo posto ai Mondiali del 2018. Nel 2019, dopo aver vinto tutti i titoli possibili con il Manchester City, Kompany ha deciso di tornare all’Anderlecht come giocatore-allenatore, cercando di portare la sua esperienza e la sua leadership nella sua squadra del cuore.

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