Chi segue dalla scorsa estate la nostra pagina Facebook Juventino100x100, sa bene che una delle nostre battaglie sia stata quella (persa) sulla conferma di Rovella in bianconero.
Per noi sarebbe stato utilissimo alla causa da questa stagione. Fino ad agosto, l’ex genoano, oltre ad aver dimostrato tutte le sue qualità nel trattare la palla, era uno dei pochi (insieme a Miretti) che garantiva corsa e voglia di lottare, giocando con un’intensità inusuale rispetto al resto del team bianconero.
Perché diciamocela tutta, nei primi tre mesi di stagione la Juve era ferma e con le gomme sgonfie. L’arrivo del supervisore atletico Andreini sembra aver migliorato le cose, ma la squadra bianconera continua a giocare un’intensità non all’altezza del calcio d’oggi.
Rovella garantiva qualità e corsa, cosa chiedere di più?
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Litigio Allegri-Paredes, perché la storia è inquietante
La società (con Allegri) ha voluto virare però sull’esperienza di Leo Paredes, mandando Nicolò dall’amico Galliani al Monza. Sia chiaro, l’argentino mi è sempre piaciuto un sacco, ma era ed è un pesce fuor d’acqua in questa Juventus.
E’ arrivato con la testa al Mondiale e non ha mai dato dimostrazione di voler conquistare il mondo bianconero. Sembra il classico giocatore con la pancia fin troppo piena.
Alla Juve non si vincono i campionati con gente così demotivata. E ve lo dico da suo fan, fin da quando giocava nel Boca. Quei tempi però sono passati. Mi è anche piaciuto come è entrato a Roma, ma 27 minuti di discreta qualità non possono giustificare un litigio (presunto) con il suo allenatore.
Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, Paredes e Allegri avrebbero litigato ieri nello spogliatoio davanti a tutto il gruppo. Il motivo? Il giocatore è frustrato per non essere stato impiegato con un minutaggio sufficiente. Allegri gli avrebbe preferito il suo giovanissimo connazionale Enzo Barrenechea.
Da giornalista vi dico che a naso, per me la notizia ha un fondamento di verità. Dei litigi negli spogliatoi non ho mai voluto scrivere (volevo proteggere le mie fonti per notizie ben più importanti), ma all’orecchio mi arrivava sempre di tutto.
Sempre da cronista, considerando che è trapelata questa storia, comprendo che la Juventus è in questo momento una società debole. Calvo ha delle qualità per diventare un grande dirigente, ma deve blindare lo spogliatoio, a costo di multare mezza squadra.
Ai tempi di Moggi-Giraudo-Bettega certe informazioni non trapelavano alla stampa. Qualcuno all’interno dello spogliatoio ha cantato ieri. Grave, molto grave.
Le statistiche di Rovella
Ma lasciamoci alle spalle questa storiaccia, per concentrarci sul futuro. Nicolò Rovella sta facendo un gran campionato a Monza con Raffaele Palladino. Ha segnato nello scorso week-end il suo primo goal in Serie A contro l’Udinese. Come ha sottolineato anche l’ufficio stampa della Juventus, le statistiche del centrocampista di Segrate sono importanti: “Rovella ha toccato 80 palloni, di cui 71 passaggi e 16 nella tre quarti offensiva, partecipato a 2 occasioni da gol, vinto 6 possessi e portato a casa un’accuratezza di oltre il 94%”.
Ha giocato con i brianzoli 18 partite, 9 da titolare (è stato infortunato per molto tempo). Più le 3 presenze a inizio stagione (tutte positive) con la Juventus.
Come sarà il centrocampo del futuro
Pensando alla Juve del futuro penso che Rovella prenderà il posto dell’uscente Paredes, non penso che alla Continassa siano così folli da non richiamare l’ex genoano. Fagioli è oramai un titolare inamovibile (altra nostra battaglia, questa volta vinta), mentre se dovesse uscire Rabiot (come è molto probabile) il club proverà a prendere un’altra mezz’ala di inserimento: l’italianissimo Frattesi del Sassuolo (sempre che Chiné non continui a accusarci di partnership con il club emiliano, siamo alla persecuzione?) o in alternativa (come speriamo tutti) Paul Pogba se starà bene.
La permanenza di Rabiot dipende dalla qualificazione in Champions o meno. A me sembra chiaro che la giustizia della FIGC e sportiva voglia far di tutto per tenerci fuori dalle coppe. Quindi do il francese – purtroppo – per partente, proprio ora che stava diventando un punto di riferimento.
Con Locatelli e Rovella come alternative in regia (ma attenzione anche al baluardo argentino Barrenechea promosso in prima squadra che Allegri ama per caratteristiche fisiche da piazzare davanti alla difesa), le mezz’ali Fagioli, Rabiot (o Frattesi) e Pogba. Se i due francesi non dovessero esserci (per motivi differenti) punterei tutto sul rientrante Zakaria che per caratteristiche fisiche non è secondo a nessuno. A mio avviso è molto sottovalutato.
C’è invece da decifrare il futuro di Fabio Miretti. E’ giusto darlo in prestito? Io sarei contrario.
Su Miretti occorre pazienza e un ruolo a lui consono
Secondo me sul ragazzo dobbiamo essere coerenti: è giovanissimo, comprensibile che viva di alti e di bassi. Ma nei suoi picchi di forma (vedi match d’andata con la Roma o a Genova nel finale contro la Sampdoria) ha dimostrato di avere un potenziale enorme.
A mio avviso a “minare” le sue certezze mentali sono stati i continui cambi di ruolo: in particolare averlo messo a fare la sotto-punta o seconda punta è stata una mazzata. Muoversi in un ruolo di trequartista o fantasista nella Juventus richiede qualità offensive enormi (stiamo parlando a livello di Moeller, Baggio, Chiesa, Di Maria, se vogliamo ragionare da top club).
Miretti ha caratteristiche differenti: ha iniziato giocando più da regista per poi trasformarsi in mezz’ala. Penso sia quello il suo ruolo ideale, potrà maturare anche skills in futuro per giocare più offensivo ma non ha quelle caratteristiche. Deve partire da dietro.
Non ha senso farlo entrare a 20 minuti dal termine in quella posizione con la pretesa che cambi la partita, rischia di diventare un peso enorme per la testa di un ragazzo maturo ma pur sempre un ventenne (classe 2003).
Dobbiamo essere pazienti con lui.
Il cuore tricolore
Rovella, Fagioli, Locatelli, Fabio e forse Frattesi, potrebbero essere lo zoccolo duro italiano del centrocampo juventino. Da valutare anche Ranocchia e Nicolussi Caviglia, il tempo è dalla loro. Più i ragazzi stranieri cresciuti tra Vinovo e la Continassa come Barrenechea, ancora un po’ acerbo ma dall’enorme potenziale fisico e tecnico, più giovanissimi come Joseph Nonge Boende (classe 2005) e l’italo-albanese Luis Hasa (2004).
La speranza è che siano finiti i tempi dei Ramsey.

4 pensieri su “Sta nascendo una Juve dal cuore tricolore: Rovella e Frattesi . Il litigio Allegri-Pardes, cosa significa”