Fabio Ravezzani non è solito sbilanciarsi sulle previsioni di mercato, però questa volta vuole fare un passettino in più sull’allenatore della Juventus. Il suo tweet quasi sorprende:
“In tanti mi dicono Palladino prossimo allenatore Juve. Sono persone informate, quindi è più di una voce. In realtà nessuno sa con certezza quale sia la posizione di John Elkann rispetto ad Allegri. Certamente il buon @lapoelkann_ lo avrebbe giubilato già da tempo…”.
Una vera bomba a mano lanciata dal direttore di Telelombardia verso la panchina di Allegri.
Raffaele Palladino con il Monza ha fatto un autentico miracolo ed ha dato due lezioni anche alla sua ex squadra, la Juventus, dominata sia all’andata che al ritorno.
Il giallo della conferma di Palladino a Monza
Il tecnico campano ha sorpreso, due sere fa, quando non ha confermato le parole di Galliani sulla conferma. L’amministratore delegato dei brianzoli si era sbilanciato:
“Con Palladino ci siamo stretti la mano, resterà un altro anno al Monza. La prossima settimana ci incontreremo, vedrete che si troverà l’accordo per prolungare. Non abbiamo mai parlato di soldi, ma confido ragionevolmente che Palladino resti a Monza”.
Il tecnico però ha nicchiato ai microfoni dei giornalisti. Secondo La Stampa (giornale della famiglia Agnelli-Elkann) “Palladino intende prendere tempo, in attesa di capire quale strada intraprendere nel prossimo futuro”.
Ci sono comunque importanti possibilità che rimanga in Brianza però le voci sulla Juventus non sono così campate in aria.
Perché Palladino alla Juve non è un’ipotesi da scartare
Primo motivo: Palladino si ispira al suo maestro Giampiero Gasperini, tecnico molto stimato dallo stesso Giuntoli. E se fosse stato proprio Giuntoli ad aver telefonato a Raffaele in vista di una chiamata alla Juventus? Il direttore sportivo ama squadre che giocano con pressing alto e intensità importante, proprio come il Monza.
Secondo motivo: dopo due anni di risultati disastrosi e un mercato dispendioso, con un monte ingaggi che è rimasto faraonico, l’unico filo che lega ancora Allegri alla Juve è un contratto di ancora due stagioni molto oneroso per lui e il suo staff. L’unica strada percorribile per un addio di Allegri, sarebbe quella di ingaggiare un tecnico di prospettiva ma dal basso ingaggio. Palladino sarebbe un’operazione compatibile con l’addio di Allegri. L’ingaggio di Conte o Zidane no.
Terzo motivo: con Palladino sarebbe possibile programmare la stagione fin da subito, senza sapere se ci saranno le Coppe Europee o no.
Quarto motivo: I grandi cicli Juve sono tutti iniziati con allenatori emergenti che avevano pochissime presenze in Serie A: Trapattoni, Lippi e Conte. Come ha detto Bucciantini: “in tre non facevano 100 presenze nel massimo campionato”. Quindi, perché Palladino no? Non è detto che serva la necessaria esperienza per guidare la Juve, semmai serve un allenatore preparato e con le idee fresche, ma serve soprattutto una cosa.
Palladino si, ma solo con una società forte alle spalle
Conclusione: Riprendo il quarto punto. Trap, Lippi e Conte avevano poca esperienza (per il livello della Juve) ma avevano una grande società alle spalle. Quindi? Prima ricostruiamo una grande società con un direttore generale pesante dal punto di vista politico e un direttore sportivo capace (Giuntoli è il top) che sappia gestire nel migliore dei modi lo spogliatoio, fatto questo qualsiasi allenatore può essere messo nelle condizioni di rendere al 100%.

2 pensieri su “Ravezzani: “Palladino prossimo allenatore Juve, lo dicono persone….””