Antonio Barillà, ospite di Juventibus, ha tracciato e raccontato quale sarà la Juve del futuro. Il giornalista de La Stampa ha sottolineato che “la società ha ancora gravi problemi di bilancio ma che ha una rosa importante e può puntare subito al primo posto anche se l’eventuale esclusione dalla Champions potrebbe comportare delle rinunce per delle scelte individuali di calciatori” che potrebbero incidere sulla competitività della squadra.

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“L’importanza della Next Gen per il futuro”

Il risanamento passerà per “la Next Gen, progetto molto interessante partito da zero nel 2018 grazie a Federico Cherubini”.

In questo modo la Juve potrebbe anche ovviare all’esclusione dalla Champions: “per esempio potrebbe partire Paredes e sostituito da Fagioli che è già ritenuto pronto”.

C’è chi gli chiede di Rovella: “tornerà senza ombra di dubbio, è una delle priorità” anche se il problema saranno gli ingaggi di chi rientrerà dai prestiti. Non sarà facile. Un bel problema per il futuro direttore sportivo.

Il giornalista de La Stampa assicura che il progetto Next Gen sarà centrale anche per il futuro, proprio per consentire alla società di contenere l’indebitamento.

“Miretti e Fagioli sono stati promossi, così come potrà dare il suo contributo Iling Junior e altri ragazzi emergeranno nella prossima stagione”.

“Giuntoli bloccato, ecco il suo staff. Allegri può conviverci”

“Giuntoli è stato bloccato, arriverà con Stefanelli del Cesena, con il suo uomo di fiducia Pompilio e un terzo profilo del quale non conosco ancora il nome”.

Allegri e Giuntoli possono convivere? Barillà è convinto di sì ed è convinto della permanenza di Allegri che difende a spada tratta, anche per “aver lanciato molti giovani in questa stagione”.

“Ha sofferto anche per le dimissioni del Presidente durante la pausa dei Mondiali ed è stato lasciato solo”. Per lui Giuntoli e il tecnico livornese potranno lavorare insieme.

“La Juve era un club modello, l’uscita di Marotta…”

Barillà ha sottolineato come per 8 anni la Juventus sia stata un club modello: “ha lanciato Next Gen grazie a Cherubini e le Women con Braghin. Due progetti partiti da zero. Purtroppo tutto è finito quando… lo sapete bene come la penso”. Si riferisce a Marotta:

“L’importanza di Marotta è stata non solo per la sua abilità di manager sportivo ma soprattutto per l’equilibrio che ha saputo trasmettere in società grazie a 30 anni di esperienza nel calcio”. Per Barillà quel club modello è finito quando è stato cacciato.

Il giornalista si è soffermato sui gravi problemi di bilancio, con i debiti accumulati negli anni. Ha denunciato: “Il problema è che la Juve ha a bilancio giocatori che sono di ritorno dal prestito (Arthur, Kulusevski, McKennie, Zakaria etc) che hanno ingaggi pesanti e non sarà facile… Non discuto le qualità di Kulusevski, ma che senso ha pagare un ragazzo di 18 anni (con un solo anno alle spalle di Serie A) 50 milioni di euro quando hai già un parco attaccanti completo e hai quella situazione debitoria?”.

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