Parola d’ordine RIFONDAZIONE. Come nel 1994, quando Moggi-Giraudo-Bettega ebbero il coraggio di silurare l’allenatore, in quel momento, più titolato d’Italia: Giovanni Trapattoni.
Fu chiamato un allenatore emergente, Marcello Lippi, che non arrivava a 100 panchine in Serie A. Sappiamo tutti che è stata la svolta per la Juventus che non vinceva uno scudetto da 8 anni.
I dirigenti della Juve devono avere lo stesso coraggio. Fare mosse conservative quando è necessario risanare il bilancio e tornare a vincere, vuol dire solo fallire sotto il profilo sportivo. Il progetto di Allegri non è decollato in 2 anni, non ci sono segnali positivi che possa decollare al terzo. Non c’è ancora la sua impronta sulla squadra che non ha alcuna identità. Le stelle stanno tutte soffrendo e si stanno svalutando.
Guarda il video sul fallimento tecnico e sul mercato di Allegri e come può essere sostituito, perché il suo contratto è un falso problema, ecco il budget per il nuovo allenatore.
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Allegri bis? Il fallimento di un risultatista con zero risultati
Non ci sono dubbi che l’Allegri bis sia stato un fallimento da tutti i punti di vista: zero titoli, zero organizzazione e zero gioco, nonostante il primo monte ingaggi in Italia. Ma anche un vero fallimento sul mercato che è finito sotto la responsabilità di Max.
Con una tifoseria spaccata e che si sta allontanando da una squadra che offre sempre show umilianti per i suoi tifosi.
Una squadra che deve subire sempre il gioco delle avversarie, che sia il Verona o il Siviglia (che a marzo lottava per non retrocedere in Liga). Non esiste più una dignità calcistica per i tifosi bianconeri.
Sul mercato, l’allenatore ha goduto di un’ampia delega, ma è stato complice di scelte scellerate, è giusto ora che si fermi questo scempio.
Il rinnovo automatico di Alex Sandro è un altro gravissimo danno che ci lascerà in eredità l’allenatore toscano. Portare il brasiliano a giocare 37 partite grida vendetta.
Il contratto è un finto problema
Le vicende giudiziarie sono solo degli alibi. Prima delle dimissioni del consiglio di amministrazione, la Juventus aveva rimediato 5 sconfitte su 6 in Champions, aveva perso in Israele e a Monza, era fuori dall’Europa che conta e fuori dalla corsa scudetto, dopo due mesi di indecorose prestazioni.
E’ arrivato il momento di dire basta e di rifondare. Il problema del contratto oneroso di due anni è un finto problema.
Allegri vuole rinnovare il contratto a Angel Di Maria che è stato un grandissimo giocatore. E’ stato, parliamo al passato. Anche contro il Siviglia ha fallito quando da lui ci si aspetterebbe quel qualcosa in più.
E’ un lusso che la Juventus non si può permettere. 14 milioni lordi a stagioni per 2, 3 partite l’anno di livello, uno spreco che non possiamo permetterci. Considerando inoltre che in quel ruolo c’è un giovane come Kulusesvki.
Con il budger per El Fideo paghiamo il nuovo allenatore
Meglio rinunciare a El Fideo e con quel budget si può prendere un signor allenatore con tutto il suo staff (Spalletti va verso le dimissioni a Napoli, poi c’è Tudor o Conte).
Se invece deve prevalere la politica del low cost c’è comunque Palladino del Monza che al massimo peserebbe per 2 milioni a bilancio. Ma non si può continuare con questa squadra e con questo allenatore.
Per vincere con Allegri, bisognerebbe avere tutti giocatori nel pieno della maturità e soprattutto campioni affermati. La Juve non se lo può permettere, quindi che vada via l’allenatore. Costi quel che costi.
“Giuntoli arriva sicuro!”
L’importante che il futuro tecnico sia affiancato da un dirigente capace e quel dirigente Elkann e Calvo l’hanno individuato in Cristiano Giuntoli.
Giuntoli è sopravvalutato per i colpi di mercato, ma è un vero fuoriclasse nella gestione quotidiana della squadra e dell’allenatore. Uno dei pochi direttore sportivi che si siede in panchina durante le partite. E’ sempre presente.
De Laurentiis si è messo in mezzo e non lo vuol far partire?
Secondo Giovanni Albanese della Gazzetta dello Sport e di SportItalia, in realtà, è già “tutto fatto, c’è l’accordo”. Albanese, intervenuto ieri nella diretta di Juventibus su Twitch è risultato molto ottimista: i colloqui vanno avanti ma l’operazione è stata conclusa. Si sta trattando solo per non presentare un divorzio tra il Napoli e Giuntoli prima della festa scudetto.
De Laurentiis ama essere pregato e risultare protagonista nella vicenda. Molto probabilmente il rapporto terminerà alle condizioni del presidente del Napoli, con una penale a suo favore.
“Giuntoli sarà della Juve, il club bianconero lo aspetta e non ha fretta, la stagione deve ancora finire” le parole del giornalista della Gazzetta e di SportItalia. Nel frattempo il Corriere dello Sport dà per dimissionario Spalletti…
Giuntoli dovrà ripartire da un nuovo allenatore con un nuovo progetto e senza contratti ingombranti come quello di Angel Di Maria. La rifondazione inizia da quel punto e riguarderà staff tecnico, atletico e sanitario. Bisogna ripartire da zero.
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