Thiago Motta

Allegri: “la Juve il prossimo anno non può puntare a vincere” e… “Elkann lo esonera” . Il borsino degli allenatori

Nel post partita di Empoli c’è una frase che mi ha lasciato molto perplesso. Dopo un umiliante 4-1 (ricordatelo bene: 4-1!) Max Allegri ha dichiarato:

“L’anno prossimo la Juve non può competere per vincere”.

Poche ore dopo Elkann in pubblico:

“Ho parlato con il nostro allenatore Massimiliano Allegri. Sente la responsabilità della nostra storia ed è determinato ad affrontare le due prossime partite per meritare l’Europa sul campo”.

Una frase che decontestualizzata potrebbe essere anche criptica ma che se si collega a quella di Allegri si capisce benissimo che il tecnico è stato richiamato all’ordine.

Non solo. Elkann parla solo delle prossime due partite di campionato ma – volutamente – non parla di conferma per la prossima stagione.

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Il Giornale: Allegri esonerato per quella frase a Empoli

Secondo Il Giornale quella frase è costata l’esonero quasi definitivo a Allegri.

Inammissibile che parli così quando si siede sulla panchina della Juventus e ancora il mercato non è iniziato.

Allegri non può dire certe bestialità. La squadra oggi, con il primo monte ingaggi in Italia e con alle spalle il progetto Next Gen che non ha nessuno in Serie A, può essere anche ridimensionata con un taglio del 25%-30% degli ingaggi (gran parte voluti da lui di giocatori finiti) ma rimane pur sempre competitiva.

Poche settimane fa Allegri aveva parlato di scudetto poi ha fatto retromarcia.

Certo ci sarà un equo ridimensionamento ma non possiamo partire già sconfitti, molte squadre di serie A farebbero a cazzotti pur di avere tre/quarti della rosa della Juve o alcuni giocatori che rientrano dai prestiti ma che erano stati scartati dallo stesso Allegri.

Quando ho sentito quella frase ero in quel momento furioso e pensavo di fare un video su Youtube ma poi ho desistito per non sparare sulla croce rossa.

Il mercato di Max è costato milioni di ingaggi per giocatori “finiti”

La frase però ha lasciato il segno nel mondo juventino ed in particolare su John Elkann che poche ore dopo, in un lunedì frenetico, ha chiamato Max Allegri proprio per quella frase.
Allegri ha voluto mettere le mani avanti ma è stato il tecnico che ha voluto alla Juventus ex giocatori come Pogba, Di Maria (l’ha pregato e aspettato per 40 giorni quando l’argentino era con gli attributi al sole a Ibiza), Paredes (sacrificando Rovella), facendo rinnovare Alex Sandro e Danilo. E se non riuscivano a piazzare nell’ultimo giorno Zakaria e Arthur partiva in prestito anche Fagioli. Un danno dietro l’altro.

A parte il capitano bianconero, stiamo parlando di una banda di giocatori non più affidabile ma che alla Juve sono costati, costano e costeranno una barcata di soldi.

Allegri nella scelta dei giocatori è stato deleterio ed ora mette già le mani avanti perché il prossimo mercato lo farà Giuntoli e non gli prenderà i giocatori “esperti” che lui vorrebbe.

Ma purtroppo, dopo gli ultimi due mercati (in particolare il secondo) non è più credibile né lui né Cherubini.

La guerra inutile a Giuntoli fatale

Ha fatto la guerra a Giuntoli e a Calvo ignorando che il direttore sportivo del Napoli è stata una scelta dello stesso Elkann. Aspetti che secondo Luca Momblano stanno pesando nel rapporto proprio con il patron bianconero. Dello stesso avviso è Il Giornale.

E’ probabile che sia stato lui a parlare con Caressa, uno scivolone mediatico non gradito, come fece con il povero Sconcerti.

Questa frase di Empoli ha fatto scattare il conto alla rovescia sulla permanenza di Allegri alla Juve.

Secondo Fabiana Della Valle, Allegri il lunedì avrebbe fatto una virata strategica con Elkann parlando dell’importanza nel futuro del progetto giovani. Troppo tardi.

L’unico effetto della guerra di Allegri è che forse Giuntoli non gestirà la Next Gen ma solo la prima squadra. Forse.

Allegri e certe dichiarazioni discutibili

La sparata dopo la partita di Siviglia quando se la prese con “l’inesperienza di certi ragazzi” è rimasta fuori luogo quando hanno fallito giocatori come Di Maria e Cuadrado, voluti fortemente da lui.

Danilo l’ha smentito, Tek gli ha fatto fare una vera figuraccia. Lo stesso Cuadrado pre-match gli fece una battutina velenosetta sul gioco propositivo e d’attacco. Allegri domenica scorsa poi ha attaccato il suo portiere. Un disastro questa gestione della comunicazione del tecnico.

Oramai Allegri sembra aver perso la fiducia sia della Proprietà che dei giocatori.

Il suo ingaggio per i prossimi due anni pesa ma la Juve non può rimanere ostaggio del suo contratto se non crede nell’allenatore.

Allegri sta trattando la rescissione?

Oggi Momblano non ha trovato conferme – parlando su Juventibus – di una potenziale trattativa tra i legali di Allegri e della Juventus per una rescissione consensuale.

Conoscendo Allegri difficilmente mollerà la panchina facilmente, ma dopo aver perso la guerra contro Giuntoli (guerra iniziata da lui) la sua posizione è debolissima. Se dovesse rimanere alla Juve sarebbe un’ “anatra zoppa” termine abusato nella politica americana ma che rende l’idea.

Quando arriverà Giuntoli

Lo stesso Giuntoli aspetta che De Laurentiis smaltisca la rabbia per l’addio con Spalletti. Una volta che avrà annunciato un top allenatore (Conte, Luis Enrique o Gasperini) potrà dire al popolo napoletano che libererà il direttore sportivo alle sue condizioni.

Giuntoli arriverà a metà giugno proprio quando la Juventus dovrebbe annunciare il nuovo coach.

Juve 23/24: il borsino degli allenatori

Il borsino oggi vede salire le quotazioni di due tecnici stranieri:

Thiago Motta del Bologna: la “Juve lo sta studiando” secondo Momblano, mentre altri danno l’affare in rampa di lancio come Il Giornale. Su Youtube c’è addirittura che dà l’operazione per conclusa o comunque ben avviata. In realtà la Juventus non ha ancora esonerato Allegri (la decisione definitiva non è ancora stata presa anche se siamo molto vicini) poi inizierà a parlare con i candidati anche se sembra che ci sia già stato un contatto diretto.

Igor Tudor del Marsiglia: la sua candidatura rimane solida, a Giuntoli piacciono allenatori alla Juric-Gasperini e Tudor rientra in questa scuola.

Vincenzo Italiano: piace molto (Giuntoli lo ha seguito già ai tempi del Napoli) ma c’è un problema grosso per liberarlo con la Fiorentina e dopo i 38 milioni che la Juve dovrà versare nei prossimi due anni a Allegri, i dirigenti non vogliono più sprecare un centesimo.

Sergio Conceicao: uomo del super procuratore portoghese Mendez. Il suo nome è stato fatto oggi per la prima volta da Romeo Agresti. Pista da seguire ma che ci risulta non ancora calda.

Alessio Dionisi: è forse l’italiano che più di tutti pare avanti in questo borsino, almeno al momento, anche se non ha proprio le caratteristiche che piacciono a Giuntoli ma è un allenatore molto preparato.

Raffaele Palladino: azioni in questi giorni in calo, dovrebbe rinnovare con Galliani. Ma è tenuto in seria considerazione soprattutto da Francesco Calvo.

Gennaro Gattuso: altro nome nuovo della lista, ma a Napoli con Giuntoli ha avuto molti alti e bassi. Difficile.

Luciano Spalletti: la sua situazione a Napoli è molto complicata, difficile che possa liberarsi in questa stagione.

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