ESCLUSIVA – Mi è arrivata una soffiata all’orecchio da parte di una mia fonte storica affidabilissima che non mi dà mai notizie dirette ma mi mette – quando può – sulla buona strada. In questo caso si è spinta un po’ oltre. Seguitemi bene e capirete la reale situazione nella quale sono la Juventus e Max Allegri.

Mi ha detto: “ti sembra normale che una società voglia sedersi allo stesso tavolo di un tecnico che vuole esonerare? Ascolta bene Luciano Moggi in questa registrazione, dice una verità assoluta sulla situazione contrattuale di Max Allegri che non è così solida come vogliono far sembrare. Tu senti più parlare della clausola del 2+2? E’ calato il silenzio. Ricordati che la società ha ordinato a tutti i giornalisti vicini alla Continassa di non parlare della famosa clausola del contratto di Allegri, perché si sta entrando in una fase delicata della trattativa e in ballo ci sono quasi 40 milioni”.
Bene, ho riascoltato più volte quella registrazione (che dura 40 minuti) e alla fine ho capito che la frase “incriminata” riguarda un dettaglio decisivo sul contratto di Allegri. Si tratta di una dichiarazione che Luciano Moggi ha fatto a Juventibus tre giorni fa nella trasmissione condotta dall’ottimo Massimo Zampini.
Vi devo dire che io quando avevo ascoltato in diretta quella frase, mi era suonata molto strana, pensavo quasi a un errore di Luciano Moggi, ma mi era rimasto qualche sospetto.

Moggi svela la verità: la dichiarazione che farà discutere
Invece la mia fonte mi dice che “è il modo di comunicare di Luciano. Lui la bomba te la lascia sempre tra le righe. Ti dice una cosa ma devi andare nel profondo del significato delle parole per capire il messaggio che ti vuol lasciare fino in fondo”.
Bene, la frase di Big Luciano è questa: “Allegri sta dicendo continuamente che lui sarebbe secondo (ora al terzo posto) e quindi in Coppa dei Campioni, quindi il contratto gli dovrebbe essere rinnovato di diritto, il che dovrebbe significare tante cose, tipo non deve rivendicare pubblicamente queste cose perché la società lo sa perfettamente, la società non dovrebbe permettere a Massimiliano, dopo la prima dichiarazione, di proseguire con questo tipo di discorso…”.
Avete capito la bomba? Facciamo un passo indietro per poi farne tre avanti e svelarvi la VERITA’ sulla situazione di Max Allegri.
Clausola 2+2 sul contratto
Quando è stato fatto un contratto quadriennale a Allegri, in molti hanno osservato che era un’anomalia nel calcio d’oggi vedere un allenatore legato a un quadriennale.
Appena le cose però hanno iniziato a girare nel modo sbagliato è filtrato dalla Continassa che la Juventus avesse una clausola a suo favore (lecito aspettarselo in casi di contratti molto lunghi): dopo il secondo anno, se la squadra non si fosse classificata in Champions nei primi 4 posti in Serie A, il club avrebbe avuto la facoltà di esonerare senza il pagamento di un nessun indennizzo Max Allegri.
Moggi va oltre e parla addirittura di un rinnovo automatico, ovvero che il contratto sia 2+2 nel senso che Allegri sia in scadenza di contratto (in questo caso la società sta aspettando per avere ancora più forza negoziale in prossimità del 30 giugno).
Come interpretare la clausola? La ratio
C’è però il problema interpretativo, unico nel suo genere, che la Juventus è stata penalizzata di 10 punti, quindi Allegri sul campo comunque arriverà nelle prime 4 posizioni, ma di fatto il club sarà fuori dalla Champions, quindi senza i ricavi della massima competizione economica e quindi non sarà in grado di sostenere un ingaggio simile.
Come detto c’è un problema interpretativo: c’è chi interpreta la clausola a favore del tecnico: “ha fatto il suo dovere ed è giusto riconoscergli il rinnovo automatico, visto che ha raggiunto il target minimo”.
Queste clausole però vengono messe sui contratti non come ratio punitiva verso l’allenatore: “non raggiunti un traguardo e ti esoneriamo”. Non funziona così!
La ratio è di salvaguardare il patrimonio e la sostenibilità economica del club. Pensiamo al riscatto automatico di Paredes che sarebbe scattato solo in caso in cui la Juventus si fosse qualfiicata in Champions dopo il primo turno. Evidentemente Arrivabene aveva calcolato il budget per l’acquisto di Paredes (circa 20 milioni per il riscatto) in caso solo di proseguimento nella competizione. I meriti o demeriti dell’argentino in questo caso non c’entrano.
Queste clausole sono nate per salvaguardare economicamente le squadre di calcio. Se per qualsiasi ragione mancano gli 80 milioni della Champions, la Juve sarebbe libera di non rinnovare.
Per questa ragione, per come dice Moggi, Allegri lo ripete all’infinito che – sul campo – lui è arrivato nelle prime quattro posizioni, “dando però un alibi alla squadra” aggiunge l’ex dirigente juventino.
Perché Moggi è affidabile come fonte
Prima di tutto Moggi è affidabile come fonte? Io vi dico di si, perché pur essendo esterno alla Juventus lui conosce molto bene quel contratto, essendo stato lui a riportarlo in bianconero, convincendo Agnelli. E’ stato un allegriano doc Big Luciano. Quindi conosce il rapporto formale che lega (o non lega più) Allegri alla Juve.
Ora il tema è molto semplice: quale interpretazione dare alla clausola di rinnovo automatico (2+2)? Quella pro allenatore o quella pro club?
A mio avviso potrebbe prevalere la tutela della patrimonio del club ma potenzialmente, davanti a un giudice del lavoro, non è detto che accada, o meglio potrebbe accadere, ma il giudice è legittimato comunque riconoscere un indennizzo al lavoratore (Allegri) perché lui il suo l’ha fatto (minimo sindacale), ha posto in essere la condotta richiesta dal contratto (qualificazione alla Champions).
“Sediamoci a un tavolo per trovare una soluzione”
Quindi? Elkann (tramite Calvo) dice a Allegri: sediamoci e troviamo una soluzione amichevole. Se non si troverà un accordo i nuovi dirigenti sono molto spaventati dalle conseguenze. Vi immaginate ritrovarsi anche davanti a un giudice del lavoro citati da Allegri, in questo clima post processi sportivi e con un processo ordinario penale alle porte? Un gran bel pasticcio!
Per questa ragione molti media vicini alla Juve, pur non spiegando le ragioni, però sostengono che “senza rescissione non ci sarà alcun esonero”.
“Allegri disposto a abbassarsi l’ingaggio”
Ma in questo contesto si può capire bene anche l’indiscrezione riportata ieri da Luca Momblano secondo il quale, dall’entourage di Allegri (leggi agente Branchini) filtra anche la volontà di trattare l’ingaggio al ribasso da parte dell’allenatore. Sarebbe disposto al sacrificio. Non è strano? Un allenatore sotto contratto si comporta così? Viviamo nel mondo dei sogni?
Voi ce lo vedete Allegri che – forte ancora di un biennale – rinuncia a una parte dell’ingaggio? Con l’amico Andrea pretese il pagamento anche dell’ultima mensilità dopo l’esonero.
Se Allegri cede da questo punto di vista vuol dire due cose:
1 – vuol rimanere alla Juve
2 – la sua situazione contrattuale non è così definita e blindata come sembra.
Quindi? L’incontro della prossima settimana con i dirigenti juventini sarà decisivo, ma non perché hanno dei dubbi sull’esoenro di Allegri o meno. La Juve è da mesi che contatta altri allenatori, quindi si ritiene in qualche modo libera, ma c’è quella spada di damocle di dover trovare un accordo per evitare una causa di lavoro con il buon Max, che – ripeto – dal suo punto di vista non ha torto, come non ha torto la Juventus. E’ l’ennesimo pasticcio nel quale si è trovato il club bianconero dopo i mille problemi creati negli ultimi 3 anni.
Naturalmente abbiamo dato per scontato che la Juventus di Allegri non faccia brutte figure a Udine. In quel caso la squadra potrebbe essere scavalcata dal Milan e finire al quinto posto virtuale. A quel punto non ci sarebbe più neanche il problema della clausola: Max salterebbe in aria senza se e senza ma.

9 pensieri su “CLAMOROSO! Moggi svela la verità sulla clausola del contratto di Allegri, la Juve potrebbe esonerarlo. Si tratta…”