Gli osservatori della Juve hanno individuato un talentuoso fantasista in Argentina per il Mundial 20. Ma chi farà il mercato? Giuntoli punta su due italiani.
L’Italia Under 20 si è laureata vice-campione mondiale: il sogno è svanito a 4 minuti dalla fine in Argentina su un vero campo di patate contro l’Uruguay. Un terreno di gioco che ha penalizzato molto le giocate di Casadei, Baldanzi e Pafundi, i tre talenti molto tecnici della squadra.
In Argentina erano presenti anche gli scout di Matteo Tognozzi, il capo osservatori della Juventus, colui che in questi anni ha scoperto molti dei talenti stranieri dell’Under 23 e dell’Under 19 bianconere.

E’ stato visionato da vicino Valentin Bargo terzino sinistro del Boca Juniors ma su quella fascia il vero talento che è emerso è proprio uno juventino: Riccardo Turicchia, ventenne, un mancino che può giocare anche a destra. Ha dimostrato tutta la sua maturità: spingendo sulla fascia ma sempre rispettando gli equilibri della squadra. Potrebbe essere un altro pronto per il salto in Serie A.
Il giocatore che più ha impressionato gli scout bianconeri non è straniero ma è italiano: si tratta del fantasista brevilieno toscano Tommaso Baldanzi, anche lui 20 anni ma con più di 30 presenze e 4 goal in Serie A, seguito per tutta la stagione ma gli scout bianconeri volevano testarlo in un contesto diverso dalla sua confort zone (Empoli).
Il Milan sta pensando a lui per sostituire Brian Diaz rientrato al Real Madrid.
E’ da tanto tempo che l’Italia non può vantare un giocatore con quella tecnica e quelle caratteristiche con il dribbling secco nell’uno contro uno. Baricentro basso, 170 centimetri per 68 chili, molto veloce, mancino naturale (ma se la cava anche con il destro), ama giocare tra le linee. E’ un classico trequartista, può giocare anche a destra (ma perde molto sulla fascia della sua efficacia perché deve migliorare in fisico e potenza).
E’ molto bravo a giocare nello stretto. E’ veloce, quindi è adatto al gioco di rimessa ma soprattutto è adatto al gioco di una grande squadra perché sa muoversi in spazi chiusi e nel fraseggio stretto. Naturalmente quando giochi in team come Juventus e Milan il 70% delle partite devi muoverti contro difese chiuse. Baldanzi è molto adatto a fraseggiare al limite dell’area in un contesto organizzato, è l’ideale per il gioco di allenatori come Luciano Spalletti o Roberto De Zerbi.
Non è un caso che è finito nel mirino anche di Cristiano Giuntoli quando era a Napoli. E chissà se Giuntoli, quando in futuro arriverà alla Juve (se arriverà) riproporrà Baldanzi. Ma una cosa è certa, il 20enne di Poggibonsi è entrato nel focus anche di Tognozzi che naturalmente, essendo proprio nato e cresciuto a pochi chilometri, lo conosce bene.
Molto probabilmente il capo scout bianconero voleva vederlo sotto pressione, in un grande evento internazionale.
A frenare l’arrivo di Baldanzi alla Juve potrebbe essere la valorizzazione del giovanissimo talento turco-tedesco Kenan Yildiz che dopo essere passato dall’Under 19 all’Under 23, con ogni probabilità farà la tourneè negli Stati Uniti con la prima squadra. Yildiz è più una seconda punta ma anche un trequartista.
Bisognerà capire chi farà il mercato della Juventus. Se rimarranno Cherubini-Manna-Allegri in cabina di regia, gli spazi per Baldanzi sono ridotti al lumicino perché non sembra molto adatto al gioco di Allegri. Il rischio è che cambi ruolo troppo spesso e si smarrisca. Abbiamo degli esempi con Miretti e Chiesa.
Se dovesse arrivare Giuntoli, è probabile che punterà proprio a strappare al Milan Baldanzi ma solo con un’altra guida tecnica, magari bloccando il giocatore per il futuro. Un altro empolese che segue da tempo il direttore sportivo toscano è il terzino sinistro Parisi.
Giuntoli ha sempre fatto degli ottimi affari con il presidente dei toscani Corsi. Una cosa è certa, la Juve punterà italiano.

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