Allegri-Pogba

Di Marzio: “Offerta saudita per Pogba”. Se Moggi ha ragione, Allegri è consapevole della fine del suo ciclo

Rafaela Pimenta giovedì pomeriggio era alla Continassa, visita di cortesia in vista del rientro domenica di Paul Pogba? Per Gianluca Di Marzio per il Polpo sta bollendo qualcosa in pentola dall’Arabia Saudita.

Gianluca Di Marzio su Sky Sport ha rivelato: “Per Pogba ci sono state offerte dall’Arabia, ma non state prese in considerazione. Da lunedì inizierà a lavorare in anticipo, è il segnale che vuol essere protagonista”.

La speranza è che anche Pogba non sia un altro millantatore di pseudo offerte arabe. E’ da due anni che di fatto gioca pochissimo, i problemi fisici sono noti, per quale ragione gli arabi dovrebbero fidarsi. Magari aspettano qualche mese per vedere se c’è una ripresa. Tuttosport stamani infatti parla di una eventuale cessione a gennaio.

Che qualcosa bolla in pentola però è evidente dalle mosse della Juve: rinnovato per una stagione Rabiot (che rientra così nell’ultimo anno del Decreto Crescita), la Juve sta cercando Milinkovic ed è disposta a liberarsi degli esuberi Zakaria (peccato), Arthur (oramai un oggetto misterioso) e McKennie (che ha mercato in Turchia ma non ne vuole sapere).

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E’ difficile pensare a un centrocampo con tre giocatori simili per caratteristiche e ruolo: Rabiot, Milinkovic e Pogba. Almeno uno dei tre è di troppo.

Ritornando però all’Arabia Saudita. Luciano Moggi come vi abbiamo raccontato è intervenuto sulla trattativa (se mai c’è stata) tra Allegri e i sauditi raccontata a Italia 7 Gold.

Secondo Marcello Chirico, Moggi conosce molto bene l’intermediario per l’Arabia che ha trattato la questione Allegri.

Per Moggi però è stato Allegri a auto-proporsi attraverso un intermediario ma i sauditi hanno detto di no. Non hanno accettato la sua candidatura. “Qualcuno ha detto no” senza rivelare chi fosse.

Naturalmente questa non è la verità assoluta ma solo la versione di Moggi (che conosce bene l’intermediario). Se qualcuno del clan Allegri dovesse intervenire e chiarire la questione saremmo ben disposti a dare tutto lo spazio possibile.

Se però la versione di Moggi dovesse corrispondere al vero, il ragionamento da farsi secondo me dovrebbe essere molto più profondo.

In questo scenario, emerge una verità importante: Allegri avrebbe cercato una exit strategy perché non convinto che il suo ciclo alla Juve possa essere ancora vincente e sereno.

Penso che se, e ripeto se, Allegri abbia realmente cercato una exit strategy e una fuga dorata da Torino è perché sia consapevole che non è adatto al nuovo progetto. Ma si spiegano anche le sue parole in conferenza stampa a Udine quando sembrava essere con un piede e mezzo fuori dalla Juventus e parlava quasi da ex e provocava i dirigenti della Juve, quasi a volersi fare esonerare.

La scenata fatta a Calvo meritava senza dubbio un siluro che ci sarebbe stato in qualsiasi società di calcio forte.

Allegri è un affidabile gestore di campioni (fin quando i campioni come Tevez o Ronaldo non si stufano), di squdre già costruite e non in costruzione.

Non è al suo posto con una squadra di giovani ed emergenti. E lui lo sa bene di non essere adatto a quel progetto, di avere gran parte della tifoseria contro, di avere una parte della società non a suo favore e l’altra parte che lo sopporta solo per il contratto oneroso.

Non esistono i presupposti per andare avanti in maniera serena, soprattutto poi se dovesse arrivare il direttore sportivo (Giuntoli) a lui non gradito.

In questo senso l’ “amico” Aurelio De Laurentiis gli sta facendo un favore.

Ma è logico che alla Juventus non ci sono più i dirigenti (Andrea Agnelli) che l’hanno scelto e che lo possono proteggere (come è successo a Haifa) appena la situazione dovesse precipitare. Si sente scomodo e non potrebbe essere diversamente.

Per questa ragione – se Moggi dice il vero – Allegri avrebbe cercato la una uscita onorevole da Torino. Ed è un fatto clamoroso che spiega anche i contatti della Juve di più di un mese fa con tre allenatori (Italiano, Thiago Motta e soprattutto Tudor), i colloqui con Conte, la retromarcia improvvisa su Milik per poi tornare alla carica, idem Rabiot.

Allegri rimarrà alla Juventus ma nessuno è convinto di questo progetto, lui per primo.

Max è consapevole – molto probabilmente – che non esistono i presupposti ma non molla perché non ha alternative credibili. Qualsiasi altro allenatore con mercato avrebbe chiesto una rescissione nella sua posizione.

Di questi dettagli (che nel calcio fanno la differenza) ne sono consapevoli quanto Allegri, alcuni giocatori (Chiesa e Vlahovic su tutti) e i tifosi. Non ci sono più i presupposti per andare avanti insieme ma si dovrà andare avanti.

La società ignora questo dettaglio che potrebbe portarci al collasso dopo pochi mesi.

Hanno provato a tamponare cercando di bloccare e confermare giocatori affini al suo progetto come Rabiot, Milik e (forse) Milinkovic Savic, ma stiamo navigando nelle sabbie mobili, ci sono profili (vedi Thimoty Weah) che nulla hanno a che fare con Allegri. Un terzino che non sa difendere e in copertura non è affidabile neanche nel 3-5-2 o 5-3-1-1, potrà mai vedere il campo con Allegri.

La questione ambientale poi rischia di implodere definitivamente dopo quasi due anni pesanti per i tifosi. Non ci sono i presupposti, ma la società vuole andare avanti così solo per ragioni di bilancio.

Un pensiero su “Di Marzio: “Offerta saudita per Pogba”. Se Moggi ha ragione, Allegri è consapevole della fine del suo ciclo

  1. È inutile che parlino di ingaggio oneroso i soldi x esonerare l’incapace ci sono che si aspetta vanno via tutti da Allegri Chiesa vlahovic probabile pure Pogba con chi giochiamo davanti con gli under 15 Savic se c’è Allegri non viene

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