Max Allegri

Gazzetta all’attacco: “Allegri rischia subito, le ombre di Conte e Spalletti”. L’autogoal di Max

La società sta facendo il mercato che vuole Max Allegri: Lukaku e Kessie sono due suoi pallini e la squadra mercato formata da Giuntoli (con i suoi collaboratori Manna, Tognozzi e Chiellini) sta cercando di accontentare le esigenze dell’allenatore, facendo i professionisti fino in fondo. Non vogliono dargli nuovi paraventi, visto che il clan allegriano e i suoi amici giornalisti sono ben dotati di fantasia nel crearsi alibi di ogni tipo.

Vi avviso che si sta scatenando una guerra mediatica. Fino ad ora i giornali avevano protetto l’allenatore, massacrato invece sui social. Ma oggi si sta aprendo un nuovo fronte.

La Gazzetta dello Sport stamani va all’attacco del tecnico bianconero: con questi acquisti Allegri ha il dovere di puntare a vincere, dopo due anni senza titoli. Se dovesse – secondo la rosea – replicare la falsa partenza dell’anno scorso rischierebbe grosso (non serve neanche ribadirlo) considerando che più passa il tempo e più la forza del contratto si affievolisce e non lo protegge.

La Gazzetta dello Sport (e qui sta il massimo affronto che si possa fare a un allenatore) fa anche i nomi dei suoi possibili sostituti: Spalletti e Conte.

In effetti l’operazione Lukaku, voluta da Allegri, potrebbe rivelarsi un autogoal storico, visto l’affinità di Conte proprio con Romelu. Se la Juve dovesse ingaggiare il belga, in futuro per convincere Conte ci sarebbero minori ostacoli (nostro pensiero).

Ma il punto di tutte queste voci riportate è un altro. Vi voglio far entrare nelle dinamiche del giornalismo e delle redazioni.

Allegri sta facendo leva su alcuni amici giornalisti e sta combinando un grande casino dal punto di vista della comunicazione spaccando il fronte anche dell’informazione. Rischia di inimicarsi gran parte della stampa che l’ha sempre protetto ed è stata la sua salvezza in questi anni producendo alibi a ripetizione per il tecnico. Penso che sia l’allenatore più protetto in Italia.

Nella comunicazione alla Juventus in questo momento c’è caos: Albanese è appena uscito dopo molti anni e quindi il settore è in via di riassestamento. In questa fase di anarchia Allegri sta facendo il bello e il cattivo tempo con gli amici giornalisti.

In questo momento c’è un filo diretto evidente di Max Allegri con Ivan Zazzaroni che è il suo confidente, oltre agli storici Caressa e Sabatini. Non a caso il Corriere dello Sport non ne ha sbagliata una negli ultimi mesi (giustizia sportiva a parte) sulla Juventus. L’ultima chicca di Zazzaroni è sull’affare Lukaku: è in vantaggio di almeno 2 giorni rispetto alla concorrenza, ma forse anche di una settimana.

Solo Sabatini ne sa quanto Zazzaroni e l’ha dimostrato nell’intervista a Juventibus lunedì scorso (indovinandole tutte su Lukaku).

I giornalisti non sono fessi e sanno benissimo di questo filo diretto privilegiato di Allegri con il Corriere dello Sport. Complimenti anche a Zazzaroni che è stato più abile di tutti gli altri, non c’è nulla da dire. Lui si è comportato correttamente e ha fatto gli interessi dell’azienda che lo paga.

Idem Allegri è libero di comportarsi come meglio crede, però rischia con gli altri giornalisti e anche agli occhi dei tifosi (ma quella non è una novità) visto che sta privilegiando persone che non sono mai state amiche della Juve e durante l’inchiesta Prisma l’hanno dimostrato ampiamente.

Il titolo e l’articolo di oggi della Gazzetta lo leggo come una sorta di un avvertimento. Con la Gazzetta potrebbe innescarsi una guerra con l’allenatore perché è evidente che molti colleghi giornalisti siano molto indispettiti dal fatto che una fonte (il Corriere dello Sport) riesca ad arrivare prima degli altri sulle mosse di mercato della Juve e sull’Allegri pensiero.

Quello che scrive stamani la Gazzetta, sia ben chiaro, è condivisibile: la Juve sta facendo il solito mercato sul “vecchio”, rimostranze di Cornacchia e Guidi legittime. Giustamente se Allegri e la Juve non partono bene in campionato (considerando anche il calendario facile per una grande squadra) è giusto iniziare a ri-mettere in discussione il tecnico. Ma farlo un mese prima dell’inizio del campionato lo vedo un po’ prematuro.

Stefano Agresti lancia una provocazione interessante: “a cosa è servito prendere Giuntoli?”. La rosea dice le cose effettive e reali, ma è chiaro che non sta facendo sconti a Max come ha fatto in passato.

Mi sono trovato più volte ad essere il confidente di presidenti, allenatori e calciatori per mesi se non anni e l’atteggiamento dei colleghi era sempre lo stesso: cercavano di colpire le mie fonti, con critiche, a volte, scomposte. Idem è capitato il contrario.

Zazzaroni sta facendo un capolavoro perché sta isolando una sua fonte (Max), sta guadagnando punti agli occhi dei tifosi juventini (perché sanno che dal suo giornale escono news attendibili sul club in questo momento storico) quando per mesi ha gettato fango (per non dire altro) sulla Juventus con le inchieste sommarie della giustizia sportiva e ha contribuito al terrorismo mediatico intorno alla nostra amata Juve. Sta quindi cercando di rimediare ai titoli esagerati e destabilizzanti sui bianconeri e lo sta facendo con delle notizie molto attendibili.

Il rischio è però che presto Allegri avrà almeno la Gazzetta contro: l’articolo di oggi è pesante nei suoi confronti soprattutto nel passaggio nel quale fa i nomi di altri due allenatori (e sono due nomi molto credibili): Spalletti e Conte. Ma come non è iniziato il campionato e la rosea già lo avvisa? Non vi sembra strano? Non c’è qualcosa nell’aria?

In questo caso voglio aprire un ulteriore parentesi: sono abbastanza allibito nel vedere un tesserato della Juve avere un filo diretto privilegiato con giornali che fino a un giorno fa sparavano a zero contro la Juve, in una lotta quasi esistenziale, loro infierivano e facevano circolare l’idea della Serie B, della radiazione quando sappiamo tutti che i comportamenti della Juve, almeno da un punto di vista di diritto sportivo, erano borderline ma leciti. E i 10 punti sono stati decisi per via di questa massiccia campagna mediatica. Sinceramente di juventino in questo comportamento non c’è nulla e qui mi fermo.

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