Che l’operazione Rovella e Pellegrini alla Lazio sia discutibile e abbia lasciato tutti di sasso è lapalissiano, sia per i termini dei pagamenti (Lotito potrà pagare due spiccioli tra due anni dopo un biennio di prestito gratuito e senza obbligo di riscatto se non a determinate condizioni non specificate nei comunicati stampa) che per le valutazioni dei giocatori (rispettivamente 17 per l’ex genoano e 4 per l’ex romanista).
Quando Rovella era stato acquistato dal Genoa (ed era in scadenza) per 26 milioni bonus compresi (19 cash subito). Pellegrini era stato scambiato con la Roma (altro club che non ha mai fatto plusvalenze a specchio…) per Spinazzola: valutazione 22 milioni di euro.
Che sia stata un’operazione a dir poco discutibile è sotto gli occhi di tutti.
C’è chi ha puntato il dito sui rapporti tra Elkann e Lotito (che è senatore di una forza di maggioranza ed è uno degli uomini politici più influenti di Roma e del mondo del calcio e della Federazione). In realtà è molto più semplice.
Vi diciamo una cosa che altri non hanno minimamente il coraggio di scrivere ma che nel mondo del calcio è sulla bocca di tutti. E vi dico che a mio modesto parere, è anche un fatto positivo per la Juventus (non nello specifico per l’operazione singola di Rovella): si potrebbe profilare una alleanza tra Lazio e il club bianconero.
Sulla doppia cessione c’è la lunga mano di Luciano Moggi, il consulente per eccellenza del calcio italiano post 2006. Perché siamo convinti di tutto ciò?
Perché meno di 20 ore fa la Lazio ha annunciato il nuovo direttore sportivo al posto di Igli Tare (altro uomo molto vicino a Big Luciano). Si tratta, udite udite, di Angelo Mariano Fabiani, già responsabile del settore giovanile della squadra capitolina. Quando nel mondo del calcio parli di Fabiani, tutti pensano solo a un uomo: Luciano Moggi e quando ieri ho saputo di Fabiani sono castato dalla sedia.
Leggi Fabiani ma le lettere che escono sono 5: M-O-G-G-I, il migliore, l’uomo e il dirigente di calcio più competente degli anni 90 e primi anni 2000 (ma anche negli anni ’80 non ha scherzato affatto). I club ancora lo chiamano. Ed ora con la nomina di Fabiani non è difficile pensare che sia lui il consulente speciale di Lotito, un consigliere (in amicizia) fidato.
Moggi è impossibilitato dalla radiazione e non può accettare alcun incarico formale, ma opererà – con ogni probabilità – come “consulente-amico” attraverso il suo uomo di fiducia (come ha sempre fatto). Il suo dirigente esecutivo da 30 anni a questa parte. I due sono la stessa cosa da fine anni ’90 primi anni 2000. La GEA spediva Fabiani o Leonardi a gestire le squadre che direttamente o indirettamente controllava in quel periodo (andate a Messina o Parma o alla Cisco Lodigiani e informatevi).
Fabiani è sempre stato molto vicino a Luciano Moggi, per non dire un suo esecutore, qualcuno sosteneva addirittura che fossero parenti. Sono molto di più.
Il loro è un legame talmente profondo che durante calciopoli nei guai è finito anche il buon Angelo Mariano che poi è stato prosciolto da tutto.
Cosa c’entrano Moggi-Fabiani con la trattativa Rovella-Pellegrini? Ce lo spiega Nicolò Schira sul suo canale Youtube che ieri ha commentato la notizia: “era nell’aria, Fabiani operava come uomo ombra del mercato della Lazio da 2/3 mesi”. Schira non è andato oltre ma sono convinto che anche lui sappia la verità.
Ma ci sono altri indizi: l’1 agosto, quando Sarri si è incontrato con Lotito per fare il punto sul mercato, indovinate chi era presente? Fabiani, lo testimonia il Messaggero di Roma. E l’allenatore è uscito dall’incontro nerissimo in volto.
E Moggi cosa dice? Ecco la sua dichiarazione dell’8 agosto (12 giorni fa) su Lotito:
“Lotito, per me è un fenomeno: può fare il presidente e anche il direttore generale. Mi piace la sua spontaneità. Ricordo quando ero alla Roma con Mezzaroma (parente di Lotito, ndr) e Sensi. Lotito veniva sempre da me, mi parlava, dicevo sempre a Pietro Mezzaroma: ‘Me lo levi dalle palle questo rompiconi?’. Poi è diventato presidente, è venuto e mi ha detto: ‘Hai visto il rompiconi?’. ‘Ora ti faranno il c**o’, risposi. Invece è andato alla grande e ha riportato in auge la Lazio, chiudendo il bilancio in attivo nonostante i debiti. Tanto di cappello”.
E’ chiaro che Moggi è stato – molto probabilmente – un consigliere prezioso di Fabiani anche nella trattativa e non è da escludersi un suo intervento quando è andata in stallo, cercando di smussare gli angoli da una parte e dall’altra, conoscendolo… Come è possibile che la quotazione di Pellegrini era bloccata sugli 8 milioni e dopo 24 ore il prezzo è calato a 4 milioni?
E come è possibile che la Juve fosse così sicura di prendere Milinkovic Savic che era ancora vincolato dal contratto con la Lazio quando sanno anche i sassi che trattare con Lotito è impossibile? Poi sono arrivati gli arabi ed hanno sparecchiato tutto. Ma non è difficile immaginare una collaborazione (anche politica) tra Lazio e Juve nel prossimo futuro. Solo così si spiega la doppia cessione.
La Juve di Moggi aveva il Milan di Berlusconi come partner, ovvero l’uomo politico più importante in quel momento in Italia.
La Juve post Andrea Agnelli chi ha come alleato? Legarsi al carro di Lotito potrebbe non essere una mossa così insensata.
Moggi è anche azionista della Juventus e gode di ottimi rapporti con tutti i dirigenti e la proprietà (ramo Umbertiano), non ci meraviglia che sia riuscito a strappare, per il suo uomo Fabiani, condizioni vantaggiose e non mi meraviglierei che nascesse un asse tra Torino e Roma.
Non una notizia negativa per il club bianconero, considerando i problemi “politici” all’interno delle istituzioni sportive negli ultimi anni, da quando Andrea Agnelli si è dimesso dall’ECA e Marotta è stato cacciato da Torino.
Moggi, nell’ultima assemblea degli azionisti Juve, ha parlato pubblicamente come se fosse un dirigente, autorizzato da Andrea Agnelli. Del resto Big Luciano è sempre un azionista. Ed è e sempre sarà una persona molto competente nel mondo del calcio. Lotito, che non è uno stupido, molto probabilmente lo chiama e lo tratta come se fosse un consigliere prezioso e, attraverso Fabiani, si è assicurato la sua operatività e competenza.

2 pensieri su “INDISCRETO. La lunga mano di Moggi sull’operazione Rovella-Pellegrini? Spunta la pedina chiave. Nasce l’asse Juve-Lazio?”