Cristiano Giuntoli

Il ruolo di Giuntoli in questo mercato, il vero colpo è prendere il nuovo Lukaku 20enne, Chelsea umiliato?

Dan Friedkin è a Londra con i vertici del Chelsea e sta chiudendo l’operazione Lukaku: prestito oneroso per i giallorossi, molto probabilmente sulla base dei 10 milioni più il super ingaggio del giocatore. Non se la sentono di investire per più anni su un giocatore trentenne che nelle ultime due stagioni ha avuto parecchi problemi fisici e che cambia idea ogni settimana.

Una pretendente in più per la Champions

Sia chiaro: per la Roma è un grande colpo e un problema per Inter, Juve, Milan, Napoli e Lazio, perché c’è sulla piazza una pretendente in più credibile nella corsa Champions League. Al netto degli infortuni, la coppia Dybala-Lukaku merita tutto il rispetto possibile. Si completano molto bene.

Rimane più un’incognita il rapporto tra Mourinho e l’attaccante che hanno già avuto problemi al Chelsea (il portoghese fu determinante per la sua cessione insieme ai giovani De Bruyne e Salah!!!) e soprattutto al Manchester United (Mou lo volle ma la guerra iniziò presto tra i due). Lukaku è un grande giocatore per la Serie A, ma tranne che con Conte, ha sempre mantenuto rapporti instabili con i suoi mister.

In ogni caso la Roma ne esce rafforzata da questa storia. Se va in prestito, per il Chelsea è un’umiliazione e una figuraccia mondiale.

Sarebbe stato un grande colpo anche per la Juve cedere Vlahovic a 80 milioni con il sostituto già pronto (Lukaku). In ottica di instant team il belga sè un colpo formidabile per la Serie A, ma dopo la prima stagione sarebbe diventato un problema enorme da gestire. Parla per lui la sua storia personale.

Giuntoli non si è mosso di un centimetro dalle posizioni iniziali


Complimenti alla Juve che non ha ceduto e non si è mossa di un centimetro dalle sue posizioni inziali. Merito di Giuntoli che ha fatto un mercato da dietro le quinte, mettendo i puntini sulle i sulle trattative sbandierate dai media dai soliti giornalisti di un’area ben definita solo per dimostrare che alla Continassa comandano altri. Ma si sbagliano, solo una cortina fumogena che non ha portato nulla. Il nulla cosmico.

La trattativa Lukaku: com’è andata

Ad inizio mercato, quando Giuntoli era ancora a Napoli, Allegri chiama Lukaku e lo convince a venire alla Juve, ok. I primi contatti già in primavera. Poi arriva Giuntoli e la dirigenza bianconera diventa consapevole che il Chelsea non può dettare le condizioni per un esubero fuori-rosa. Il problema è il loro non il nostro. Noi il centravanti titolare lo abbiamo, loro hanno Jackson… I blues vogliono lo scambio alla pari Vlahovic-Lukaku, Giuntoli dice: “No! Dovete darci 40 milioni in più, il nostro attaccante ha 23 anni”. Il Chelsea fa sapere di essere disposto a metterne al massimo 20 (bonus compresi). Giuntoli non si è mosso di una virgola, facendo gli interessi della Juventus, ovvero facendo quello per il quale era stato chiamato da Elkann e da Scannavino-Calvo.

In più Vlahovic (non convinto, voleva andare al PSG) ha chiesto ai blues 11 milioni a stagione (quanto Lukaku). Bye bye! Tutto il resto è stato il solito fumo dei giornali.

La Juve ha Exor alle spalle e Giuntoli lo sa!

La Juve deve vendere, non deve svendere: ha Exor alle spalle che ha registrato profitti per miliardi anche quest’anno e non ha la Filmauro che ha chiuso anche questa stagione con un rosso di 60 milioni. Gli unici regali fatti sono stati consegnati nelle mani di Lotito, per tutta una serie di ragioni (secondo me anche extracalcistiche).

Se Chiesa accettava l’offerta dell’Aston Villa incassava 75 milioni di euro, questo è chiaro. Ma 75 milioni di euro sono un prezzo congruo. Idem Vlahovic a 80 milioni (40 milioni + Lukaku).

Con Cambiaso la squadra è pronta!

La squadra è pronta: ci sono pedine d’esperienza oltre ai giovani. Una coppia di portieri che hanno in pochi, Bremer (miglior difensore in Serie A due stagioni fa), Vlahovic (miglior attaccante due stagioni fa nella massima serie), Chiesa (miglior italiano all’Europeo vinto nel 2021), Danilo (titolare del Brasile), Rabiot (titolare della Francia vicecampione del Mondo), Kostic (nominato 2 anni fa migliore giocatore dell’Europa League). L’esperienza c’è eccome.

In più le scoperte di Cambiaso e Weah per le fasce e siamo al completo. Forse manca un’alternativa a destra.

La mossa di Giuntoli per Berardi

Allegri vuole Berardi? Il Sassuolo aveva un accordo sulla parola con il giocatore di liberarlo per 20 milioni. Sarebbe un buon affare. Seppur Giuntoli ha fatto trapelare all’esterno di essere molto scettico sull’operazione Berardi. “Giuntoli è il più scettico tra i dirigenti” afferma Luca Momblano su Juventibus.

Guarda caso, a Sassuolo bussa alla porta la Juve e i milioni diventano 30 (con l’Inter dell’amico Marotta sarebbero stati 15). Carnevali fa il furbo?

Intanto Berardi si infuria e non si allena. Giuntoli non ci pensa due volte: “vi diamo 1 milione per il prestito e 19 milioni se ci qualifichiamo in Champions!”. E’ così che si gestisce una operazione non prioritaria e si difendono gli interessi della Juventus.

Questo è Giuntoli, per chi non lo avesse ancora capito.

La Juve farà tutto il possibile per accontentare il suo allenatore, ma non andrà oltre i limiti della logica. A Berardi è stato detto che ci sarà una seconda offerta bianconera ma anche il Sassuolo deve essere consapevole che il tempo dei regali è finito.

Morata si è offerto? Allegri vuole Morata? Prima deve uscire un pupillo dell’allenatore toscano: Kean e portare almeno 30 milioni (Morata ne costa 20). Il messaggio è chiaro? L’ha mandato Giuntoli che ha sempre posto, in tutte queste trattative, delle condizioni molto difficili da perseguire. Siamo la Juventus!

Roma non è stata fatta in un giorno…


Una squadra non la costruisci in un giorno, soprattutto se non hai budget. Giuntoli è arrivato a luglio, le squadre si costruiscono a marzo, quando individui le occasioni, scelti le tue priorità e le blocchi. E se hai budget contenuti ci vogliono comunque anni: c’è la stagione che ti offrono Anguissa (dopo che Milan e Inter lo hanno rifiutato), c’è l’anno di Kvara (due anni prima bloccato da Paratici), c’è il momento di saper aspettare quando inserire in rosa un futuro campione già scoperto (Kim perché Koulibaly va a peso d’oro al Chelsea che sbaglia tutti gli acquisti possibili). Se non hai grossi budget hai bisogno di tanto tempo prima di costruire una nuova squadra.

La base di partenza però è eccezionale, lo ha detto lo stesso Giuntoli in conferenza stampa: . C’è poi la Next Gen…

Provano quindi a svalutarne il ruolo per una questione di mero potere, ma stanno sbattendo la testa contro il muro.

Giuntoli c’è e lo sentirete arrivare, tranquilli. Alla Juve pensano tutti di comandare e fare il mercato magari in base alle indicazioni/occasioni dei procuratori come è accaduto fino a poco tempo fa? E’ il direttore tecnico a dettare le condizioni, alla fine l’ultima parola spetta a lui. E’ lui che va a trattare, è lui che fa gli interessi della società.

L’era delle operazioni alla Higuani è finita

In questa sessione di mercato Giuntoli doveva solo limitare i danni e, sembra, esserci riuscito. I disastri delle ultime due stagioni sono sotto gli occhi di tutti (Locatelli, Kean, Di Maria, Paredes, Pogba, Dybala a zero…). Il vero mandato, quest’anno era ed è vendere bene.

I veri colpi la Juve li farà quando avrà denaro da investire, andando a prendere i nuovi Lukaku ventennim magari in Francia e in Portogallo.

Queste sono le operazioni coerenti con i budget, con le nuove politiche e la storia juventina.

L’era delle operazioni alla Higuain (29enne) e Ronaldo (34enne) è finita, quella è stata una parentesi, una bella eccezione nella storia della Juve ed oggi siamo qui a leccarci le ferite e ragionare su aumenti di capitale.

I veri colpi sono già stati fatti quando i vari Tognozzi, Manna, Chiellini, Cherubini (con la regia anche di Fabio Paratici per alcune operazioni) hanno preso i vari Iling Junior, Hujisen, Yildiz (ma la lista è lunga) che ora si affacciano alla prima squadra. Sono loro il vero patrimonio che Allegri e Giuntoli dovranno plasmare, valorizzare e, se necessario, rivendere a peso d’oro.

I veri colpi sono i Gatti, i Cambiaso (preso dal Genoa retrocesso) e i Weah, tutti acquistati a prezzi contenuti e con ingaggi bassissimi. Ragazzi da plasmare a ogni allenamento. Con tutto il rispetto non c’è più spazio per Rugani (quinto difensore) a 3,5 milioni. Rinnoverà spalmando di brutto il suo ultimo anno di contratto.

Il contesto è difficile: il calcio è oramai dominato dall’Arabia Saudita, dai Qatarioti, dagli Emiratini e dalla Premier League. La Serie A è diventata la terra di nessuno, la terra di passaggio in vista dei petrodollari e delle sterline. Se non ti adegui vai in rosso, ti indebiti e non esci più dal labirinto.

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