Una magia di Chiesa in contropiede chiude Empoli – Juventus sullo 0-2. Il finale è stato tutto a tinte bianconere con un goal annullato a Pogba su assist di petto di Vlahovic (in fuorigioco millimetrico), una traversa di Milik, un palo di Kean. Occasioni che si vanno ad aggiungere al rigore sbagliato nel primo tempo da Dusan.
Tre punti importanti che difficilmente non potevano cadere sulla ruota di Torino, visto la vistosa differenza tecnica tra le due squadre. E’ bastata una Juve non eccelsa per mettere le mani sull’intera posta in palio. Ma non illudiamoci, questo Empoli è poca cosa.
Cosa abbiamo imparato da questa partita? Che dobbiamo lavorare tanto e che abbiamo perso i pochi punti di riferimento conquistati a Udine: il pressing alto si è visto pochissimo, poco fluido il possesso palla. Male il gioco a destra. Centrocampo molto fisico (con l’inserimento di Miretti) ma la fluidità di manovra non si è vista.
Nella prima frazione di gioco è stata una Juve molto confusionaria, nonostante un Kostic pimpante a sinistra che cercava di sfornare assist. Un goal di Danilo in mischia ha sbloccato il match ma il centrocampo era in difficoltà con la palla tra i piedi (l’assenza di Fagioli non è stata banale). Gatti ha conquistato il rigore ma Vlahovic l’ ha sbagliato malamente.
Nella ripresa la Juve si è chiusa, non ha concesso nulla ma è sembrata la squadra dell’anno scorso in mediana. E’ entrato Pogba al piccolo trotto ma è bastata una sua verticalizzazione e il goal (annullato) per far capire che il Polpo è l’unico che può farci fare il salto di qualità in quella zona del campo.
Buona la ripresa di Chiesa che ha goduto dei maggiori spazi che ha concesso l’Empoli: bellissimo il goal in contropiede del 2-0 nonostante il fallo di Berisha. Ma a prescindere dalla rete (non casuale), Federico si è mosso bene e con generosità.
C’è ancora parecchio da lavorare perché la sensazione è che alla fine Udine sia stata solo una felice parentesi e molto breve (il primo tempo). E’ però una Juve solida che concede poco.
Infine una doppia nota di mercato: in tribuna Giuntoli ha salutato tutti, a Empoli è di casa avendo fatto parecchie operazioni con il Napoli (Di Lorenzo, Zielinski e Mario Rui su tutte). Come vi avevamo anticipato (eravamo stati i primi in questa primavera) la Juve ha messo gli occhi da tempo sul 19enne Baldanzi che piace molto al nostro direttore tecnico. Bene, il ragazzo ha fatto almeno una ventina di minuti ad altissimo livello (nel primo tempo). E’ un brevilineo e con quelle caratteristiche se ne vedono pochi in giro.
Idem il suo coetaneo Fazzini: lo seguo dall’anno scorso e in questa partita ha dimostrato di essere cresciuto. Piace anche lui a Giuntoli, fidatevi. A me ricorda, con le debite proporzioni, un Modric ventenne. Non lasciamoci scappare questi due talenti.
