Gianluigi Buffon

Il colpo del Secolo: chi ha suggerito e portato Gigi Buffon alla Juventus, la storia inedita

Stacchiamo per un momento la spina dall’attualità e i veleni del presente (Pogba, Bonucci etc) e guardiamo al passato. Siamo reduci da un mercato apatico (ma finalmente responsabile), morto per i tifosi che non hanno avuto conforto neanche da qualche operazione sopra le righe

Trasferiamo la nostra mente al 2001 quando la Juve mise in atto 6 operazioni adrenaliniche (4 in entrata e 2 in uscita) con zero budget, ripeto zero budget.

Juventus 2001: 3 acquisti che segnarono un’epoca

Tutto iniziò con la cessione per 150 miliardi di Zinedine Zidane che Moggi vendette a Florentino Perez. Operazione fatta, ma come ha sempre ricordato Big Luciano, nessuno doveva sapere che quei soldi erano già in cassa (o i nuovi giocatori sarebbero costati parecchio di più), prima si doveva acquistare. Infatti fu ufficializzata l’operazione con il Madrid dopo aver portato a casa Buffon, Thuram e Nedved. Salas arrivò in un secondo momento.

Con la plusvalenza di Zizou (lo aveva comprato per qualche miliardo dal Bordeaux quando ancora era sconosciuto dopo un match di coppa Uefa nella quale i francesi travolsero il Milan per 3-0) più quella di Pippo Inzaghi a Galliani, Giraudo-Moggi-Bettega, con la supervisione del Dottor Umberto Agnelli, si assicurarono un nuovo ciclo vincente: Buffon, Nedved, Thuram e Salas. A parte l’ultimo, gli altri 3 si rivelarono acquisti che hanno segnato un’epoca. Dal 2001 al 2006, la Juve vinse sul campo 4 scudetti.

Juventus-Buffon: oltre 100 miliardi ma sono pochi…

Il 23enne Buffon, si prospettava un’operazione da valutare a lungo termine. Per un portiere, 23 anni è come averne 16.

Quando iniziai da giovane cronista e tifoso a sentire certe cifre (100 miliardi delle vecchie lire) pensai che alla fine non fossero troppi. Eppure nessun portiere è stato mai pagato così tanto. Eppure il mio ragionamento era da semplice uomo della strada: “Gigi starà almeno 10 anni con noi, alla fine è come se lo pagassimo 10 miliardi a stagione”. In realtà mi sbagliati, feci male i miei calcoli. Buffon ha difeso la porta della Juve per 19 anni! Quasi 5 miliardi all’anno più l’ingaggio, un prezzo di saldo per il portiere più forte della storia del calcio.

Umberto Agnelli e Giraudo: quando raccolsero quel consiglio…

Ma c’è un retroscena, la Juve decise di prenderlo parecchi mesi prima dell’inizio della sessione estiva, Ancelotti era ancora l’allenatore, la Roma di Capello era prima ma i bianconeri erano in piena corsa.

Purtroppo l’olandese Edwin Van Der Sar (a proposito, in bocca al lupo per la guarigione) era stato preso dall’Ajax su indicazione di Villiam Vecchi, preparatore dei portieri e braccio destro di Carletto Ancelotti, allenatore della Juve.

Dopo la rottura traumatica con Peruzzi, la società cercava un portiere affidabile. Ancelotti voleva un estremo che ci sapesse fare con i piedi. Vecchi propose la candidatura del portiere dell’Ajax.

Van Der Sar è sempre stato un vero Signore fuori e dentro il campo, ma alcuni suoi errori ci costarono lo scudetto, in particolare una sua ribattuta maldestra spianò la rimonta della Roma decisiva. I lupacchiotti erano stati umiliati da Zidane e dai bianconeri ma sul 2-0, quando tutto sembrava compromesso, gli uomini di Don Fabio trovarono lo spunto per la rimonta con la complicità dell’olandese. Così svanì lo scudetto.

Non c’era grossa fiducia e sul mercato c’era Gigi Buffon, con l’ombra di Barcellona e proprio della Roma che si erano mosse con largo anticipo.

Villiam Vecchi era un uomo di fiducia non solo di Ancelotti ma anche della dirigenza. Purtroppo è deceduto nel 2022 a Reggio Emilia ma è stato un portiere di livello con il Milan e un quotato preparatore dei portieri e allenatore. Nel 2018 ha raccontato come è riuscito a portare Buffon alla Juventus, mettendo una pulce nell’orecchio di Umberto Agnelli, al tempo il numero 1 della Real Casa bianconera. La Juventus era passata sotto il controllo di IFIL, la cassaforte di famiglia (ora Exor) gestita proprio dal Dottore e padre di Andrea Agnelli.

Umberto chiamo Villiam: “com’è il giovane portiere (Fabian Carini, ndr) che abbiamo acquistato?”

Vecchi risponde: “C’è da lavorare molto”. E la conversazione finisce così, in modo elegante Villiam chiude la porta in faccia all’uruguayano che non avrà mai fortuna e sarà scambiato a zero (e da infortunato) con un certo Fabio Cannavaro (uno dei capolavori di Moggi).

Il giorno dopo, Antonio Giraudo (amministratore delegato della Juventus e braccio destro del Dottore) si reca all’allenamento proprio in compagnia di Umberto Agnelli. I due stazionano dietro la porta di Carini.

Dopo un’oretta di allenamento, la coppia raggiunge Vecchi. Giraudo si rivolge al preparatore: ”Se lei dovesse scegliere un portiere, chi prenderebbe?”. Notate bene che con Van Der Sar non è andata proprio bene, così l’esperto preparatore va sul sicuro.

Vecchi non esita un secondo: “Buffon…. anche se costasse 100 miliardi”.

Giraudo implacabile ribatte: “se lo conosce vada avanti”.

Vecchi telefona a Gigi: “vieni alla Juve!”

Vecchi alzò il telefono: “Gigi vieni alla Juve!”. Buffon però era persuaso di andare al Barcellona o alla Roma di Sensi. Adriano Buffon però (da mie fonti) so che non si trovò bene con Sensi, per usare un eufemismo, durante una riunione. Il padre di Gianlugi sembrava più propenso alla soluzione spagnola.

Vecchi non si dà per vinto e l’uscita di scena della Roma può favorire un inserimento di Moggi (che aspetta che le acque si plachino per intervenire). Villiam parla con Martina, l’agente, che gli fa capire il problema: “Il Barca gli offre 10 miliardi a stagione”.

Il preparatore bianconero chiama Moggi, il quale non esita: “fagli sapere che glieli offriamo anche noi”.

Alla fine Moggi convince Tanzi mettendo sul piatto Jonathan Bachini (valutato 30 miliardi) più 75 cash (incassati dal Real Madrid per Zidane). E il colpo del secolo è fatto!

La retromarcia del Dottore con Ancelotti

Buffon e Thuram sono convinti che a Torino incontreranno gli amici di mille battaglie: Carletto che Villiam, ma sbagliano i conti e non per colpa loro. In quelle settimane Moggi addirittura rinnova il contratto a Ancellotti ma… Umberto Agnelli, scottato da due campionati persi al fotofinish decide di andare sul “sicuro” e richiamare il “traditore” (così è dipinto in quei giorni dopo lo sgarro del 1999 con l’Inter) Marcello Lippi.

Il viareggino non tradisce le aspettative, e riporta due scudetti consecutivi a Torino, naturalmente con Buffon in porta.

Il buon Marcello sfiora anche la Champions, perdendo ai rigori nella notte maledetta di Manchester contro il Milan, indovinate di chi? Di Carlo Ancelotti e Villiam Vecchi…

Nel 2006, Buffon e Vecchi si rincrociano. La Juve è retrocessa a tavolino, senza che la società abbozzi una difesa tenace, il Milan si salva grazie all’influenza, alla tenacia e al potere politico di Silvio Berlusconi.

Addirittura i rossoneri vengono graziati dall’UEFA (e proprio nella stagione successiva vincono la Champions, vendicandosi del Liverpool di Benitez).

Vecchi fa la solita telefonata: “Gigi vieni al Milan”. Dida non sta bene fisicamente, i rossoneri sembrano volere a tutti i costi il nipote di Lorenzo Buffon che da bimbo aveva rifiutato i rossoneri per rimanere vicino a casa (Parma era la soluzione). “Galliani aveva dato il via libera – racconta Vecchi – ma Berlusconi riteneva troppi 30 milioni per un portiere”.

Avendo amici in comune con Buffon (grazie ai quali ho avuto la fortuna di intervistarlo tre volte ed anche di avere da lui una notizia in esclusiva) io la storia la conosco diversamente: Gigi quel anno aveva capito che il suo ciclo alla Juve era giunto al termine e voleva una nuova esperienza. Sembrava tutto fatto con il Milan ma quando è scoppiata la bomba di Calciopoli-Porcopoli ha cambiato idea.

La Juve in Serie B. Per Buffon è stato un affronto e non se l’è sentita (oltretutto dopo aver vinto il Mondiale) di tradire i tifosi della Juventus nel momento peggiore. La sua fedeltà e la sua pazienza sono state ben ripagate con l’inizio del ciclo Conte e poi con gli otto scudetti consecutivi.
Gigi ha vinto 10 scudetti ufficiali, 12 sul campo e li ha vinti tutti con un’unica maglia, quella bianconera!

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