Milan Juve

Poche luci a San Siro, Juve solida e operaia, ci siamo anche noi! Vietato non crederci!

Juve operaia e operosa. Gioco poco spumeggiante ma paga la solitià in un campionato sempre più mediocre. Siamo partiti senza Vlahovic e Chiesa ma siamo riusciti a portare a casa una vittoria pesantissima per la classifica. E’ la vittoria del gruppo e del cuore, i 16 bianconeri in campo hanno dato tutto. Abbiamo concesso solo un tiro, poi l’espulsione di Thiaw ha cambiato il match. Per il resto rimangono i soliti problemi (intensità e organizzazione in fase di costruzione) ma in una Serie A così priva di valori tecnici (il centrocampo del Milan fa gridare pietà), potrebbe bastare anche la solidità.

Vincere a San Siro è sempre speciale, anche se la vittoria matura per episodi e circostanze particolari, ma c’è da sottolineare un aspetto: i 16 bianconeri che sono scesi in campo stasera hanno lottato su ogni pallone, non hanno lasciato un minimo di respiro ai milanisti, la Juve ha giocato con il coltello tra i denti, ogni contrasto era un bello scontro con nessuno che voleva tirare indietro il piede.

E’ stata una Juve operaia che ha rinunciato dall’inizio a Vlahovic e Chiesa. La partita di Kean è stato però la cartolina di questa serata, il biglietto da visita di una squadra che aveva voglia di lottare, seppur con un senso e complesso di inferiorità ingiustificato verso questo Milan, tutt’altro che irresistibile, con un centrocampo che lascia molto perplessi.

Un dato decisivo: il Milan è riuscito a tirare in porta solo una volta in modo pericoloso, con Giroud che si è liberato da una marcatura strettissima di Rugani. Szczęsny ha fatto un miracolo parando in diagonale, un intervento prodigioso e decisivo.

Nella prima mezz’ora però la Juve non mi è piaciuta, troppo passiva con linea difensiva molto bassa. E’ vero che ci sono state un paio di occasioni in contropiede mal sprecate però se il Milan fosse rimasto in 11 non so come sarebbe andata a finire, la pressione sui nostri difensori era alta.

C’è stato il guizzo di Kean (forse il migliore) che ha indotto all’espulsione Thiaw da ultimo uomo. Il match è girato in quel momento. Il Milan si è spento, l’intensità della partita è calata.

In 11 contro 10 la Juve sembrava accontentarsi del pareggio (atteggiamento criticabile) quando c’è stato il secondo episodio favorevole: un tiro da fuori area di Locatelli, deviato da Krunic che ha tradito l’ex Mirante: 0-1.

Una bella rivincita per l’ex rossonero che, a porte invertite aveva segnato il goal della vittoria del Milan sulla Juve. Era stato il suo primo goal in Serie A. Stasera è stato malamente insultato e fischiato ma dopo una manciata di minuti ci ha provato con quel tiro maligno che si è infilato nella porta milanista. Ah il destino!

Da quel momento i rossoneri si sono definitivamente sgonfiati e hanno iniziato a pensare a Parigi. La Juve ha gestito con grande sagacia e cuore, per una vittoria pesantissima per la classifica. Ci siamo anche noi. Mi sono piaciuti i giovani come Kean, Weah, Cambiaso. Anche Hujisen quando è entrato ha mostrato grande personalità.
Se questa Juve è così solida, se questi sono i nostri avversari diretti, sarebbe un delitto non crederci. Andiamo avanti!

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