Juve operaia, vincente, compatta, umile, brutta, tosta, tutto cuore e grinta, tatticamente mostruosa nel coprire gli spazi e fare densità davanti a Szczesny (migliore in campo nel primo tempo). Personalità da vendere per Rabiot è compagni: è tornata la vera mentalità bianconera (non vinci a San Siro, a Firenze e non batti la Lazio senza testa), abbiamo riscoperto il DNA piemontese tosto.
Unica nota stonata: il gioco rinunciatario. Per me rimane un limite: alla fine giocavamo contro Mandragora, Ranieri, Ikone, Nzola, ma abbiamo sofferto come non mai, facendoci schiacciare per tutta la partita nella nostra area. A parte Nico Gonzales non ho visto giocatori da farmi venire il mal di testa.
Però fin quando arrivano i risultati si può esultare. Per me questa Juve, a livello tecnico, è inferiore solo all’Inter, mi sono arrabbiato in estate quando si parlava di quarto posto per questa ragione. Il campo ci sta dando ragione.
La Juve di Allegri è capace di vincere dopo una partita giocata tutta in difesa con un tiro in porta nel primo tempo (quello decisivo di Miretti) e un colpo di testa di Cambiaso nel finale. E’ da 5 partite che i bianconeri non prendono goal. Bremer è stato un gigante, Rugani (tranne una lieve esitazione in area) ha fatto una partita magistrale, sempre più affidabile Gatti (la sua ammonizione è assurda).
I tre difensori hanno brillato anche perché centrocampisti e attaccanti si sono sacrificati per la causa. McKennie a destra ha difeso in modo efficace, idem Kostic a sinistra che ha trovato anche lo spunto dell’assist del primo goal. Cambiaso è entrato e si è messo a fare l’interno per raddoppiare su Nico Gonzales (il migliore dei toscani).
Con Milik in campo la squadra ha potuto respirare, il polacco è di un’intelligenza calcistica sopra la media.
Unico appunto lo faccio a Chiesa e Vlahovic: è vero che si sono sacrificati anche loro ma ci aspettiamo qualcosa di più, devono fare la differenza.
La Fiorentina ci ha provato 25 volte ma non è riuscita ad abbattere il muro bianconero guidato da uno stoico Bremer. I bianconeri hanno rischiato molto nel primo tempo (Szczesney ha compiuto due parate decisive) mentre nella ripresa la squadra si è difesa in area di rigore con coraggio, testa, cuore e criterio e la Fiorentina attaccava a testa bassa ma senza efficacia. Non scordiamoci che avevamo di fronte Nzola (un attaccante che a Spezia ha fatto benino ma senza far esaltare nessuno) e Ikone, però i nostri hanno dato tutto per portar via i tre punti.
C’è da dire che vincere a Firenze non è facile, la squadra viola (seppur inferiore tecnicamente) gioca a memoria grazie a un lavoro importante svolto da Italiano in questi anni. Come vi abbiamo detto quest’estate, la squadra è forte e lo ha dimostrato nei primi 20 minuti quando ha giocato un calcio più propositivo trovando un bellissimo goal di Miretti (ricordava in quella incursione il primo Marchisio). Troppo bello vincere con la viola con un goal di un nostro prodotto doc del vivaio. Speravo per questo che Kean segnasse il secondo goal per completare l’opera ma il nostro centravanti si è sacrificato molto per la causa. Lui e Chiesa hanno ripiegato molto per coprire ogni spazio e soprattutto raddoppiare.
Un ultimo pensiero va a Fabio Miretti: sono felice per lui. Ha fatto un goal alla Marchisio, gli mancava la via della rete. Ha segnato un goal pesante e molto bello. Spero gli dia un pò di serenità, a 20 anni ha subito molte critiche senza tener conto della sua età. Il ragazzo promette molto bene ma diamogli tempo!
Questa partita mi ha ricordato la prestazione stoica dei bianconeri di Trapattoni quando vinsero nel 1977 la prima Coppa Uefa della storia bianconera, difendendo per tutta la partita in area di rigore a Bilbao contro l’Atlhetic. All’andata vinsero 1-0 mentre al ritorno, persero 2-1 ma per via del goal in trasferta alzarono la Coppa. E’ stata l’unica squadra totalmente italiana a vincere una Coppa europea. La squadra dei record dei punti.
Un ultimo saluto lo riserviamo al simpaticissimo Presidente della Fiorentina Benito Commisso. Patetiche le polemiche della Fiorentina in settimana.
