La Juve e la crisi del Napoli: i destini di allenatori e dirigenti si intrecciano, la doppia ipotesi Conte e il contratto di Allegri

Mazzarri a sorpresa al Napoli, sorpresa perché Aurelio De Laurentiis cercava un tecnico per il 4-3-3 ma alla fine ha scelto un ex che ha sempre avuto il 3-5-2 nel sangue, al punto da dire: “la Juve di Conte si ispirava al mio modulo”.

Tutto vero: girone d’andata del primo anno di Antonio, la Juve arriva a Napoli da imbattuta e decide di cambiare modulo e passare dal 4-3-3 al 3-5-2 speculare a quello dell’avversario. Finirà 3-3 con rimonta Juventina e soprattutto da quel momento Conte rimarrà stregato da quel assetto che sarà perfetto per tre anni per la sua Juve.
La citazione su Conte non è casuale.

Igor Tudor e il Napoli: parla il suo agente

Ma partiamo da quanto detto dal procuratore di Igor Tudor, Anthony Seric, protagonista della trattativa con Aurelio De Laurentiis per portare il croato sulla panchina del Napoli.

“Il club – rivela Seric – ha una posizione ben chiara: vuole un tecnico che si allinei sul 4-3-3 e le discussioni hanno riguardato in che modo svilupparlo. Tuttavia se si chiama Tudor, si è a conoscenza del tipo di gioco dinamico che propone con esterni a tutta fascia”.

“Tudor traghettatore? Assolutamente no. Igor desidera un contesto in cui poter portare a termine un ciclo, dove ci sia un progetto in cui essere coinvolto a termini più lunghi. Non avrebbe mai accettato 7 mesi. “Il Napoli ci ha esposto le proprie esigenze e noi le nostre. Una volta chiarite, ci avrebbero fatto sapere se scegliere Tudor per almeno un anno e mezzo. Non è mai pervenuto un sì nostro per concludere solo per questa stagione”.

De Laurentiis su un top allenatore nel 2024? Ipotesi credibile

Le parole dell’agente rivelano che De Laurentiis ha in mente l’ingaggio di un tecnico di assoluto livello nel 2024. Del resto ADL ci ha abituato (da Benitez a Ancelotti e Spalletti, per passare ai tentativi in passato per Conte, Allegri e Luis Enrique). Ma di chi si tratta? Chi sarà il prescelto?

Al momento ha sul groppone 3,5 milioni netti di Garcia (è vero che c’è il decreto crescita che gli fa risparmiare sul lordo un bel po’ di soldini, però è un ingaggio alto per il Napoli), potrà permettersi un top allenatore?

Il contratto di Mazzarri solo per 7 mesi è rivelatore di una programmazione precisa, al di là delle battute che si sprecano sui social.

Conte aspetta la Juve e Allegri (rinnova o va), ma guarda a Napoli e Roma

La mia pazza idea è che Aurelione ci provi in modo serio con Antonio Conte, il quale, ha ammesso candidamente di avere un ottimo rapporto personale con De Laurentiis. Entrambi hanno confermato di essere andati insieme in vacanza alle Maldive con le famiglie.

La pazza idea c’è (a prescindere dal 4-3-3 o dal 3-5-2) ma, come ha rivelato Moggi (e poi ha fatto marcia indietro in modo evidente) Conte sta aspettando la Juventus. Fino a quando? Tutto dipende da Acciughina?

Max Allegri ha un’idea ben precisa: non allena mai nell’ultimo anno di contratto, secondo lui la figura dell’allenatore in quel frangente risulta troppo debole di fronte allo spogliatoio. Se il tecnico livornese sarà coerente con le sue idee e se entro febbraio non avrà ottenuto segnali da Giuntoli e dalla Juventus per il rinnovo, inizierà a guardarsi intorno con Branchini visto che ha un contratto con la Juve che entrerà nell’ultimo anno (2025).

Lo stesso Allegri era stato contattato da ADL (con Giuntoli direttore sportivo) prima di rifirmare per la Juventus di Andrea Agnelli nel 2021.

Conte, secondo me, aspetterà al massimo marzo le mosse della Juve anche per ragioni familiari (figlia e moglie abitano a Torino) e per quel senso di incompletezza che l’ha lasciato la prima esperienza sulla panchina bianconera. Ma dopo quella deadline potrebbe guardare verso sud: a Roma (che lo ha cercato con insistenza) e a Napoli, dove sente quasi ogni settimana De Laurentiis. Lo ha ammesso anche in tv di voler, un giorno, allenare in quelle due piazze. Si tiene il piano B e C.

I due hanno caratteri simili e rischiano di scontrarsi, Conte lo sa e forse vorrebbe evitare, però c’è un altro dettaglio da non sottovalutare: il Napoli non ha solo l’allenatore (Mazzarri) traghettatore ma anche il direttore sportivo (Meluso). ADL potrebbe convincerlo, ingaggiando uno dei suoi uomini alla direzione tecnica: Petrachi è il primo nome della lista gradito a Antonio Conte che avrebbe poteri più ampi rispetto a Torino e Roma.

Micheli verso Torino insieme a Pompilio?

In quel caso Micheli e Mantovani saluterebbero il Napoli. Proprio dalla bella e soleggiata città del Golfo, giungono voci di forti contrasti tra Micheli e il Presidente. Il capo degli osservatori avrebbe caldeggiato l’ingaggio di Garcia, perdendo punti agli occhi di De Laurentiis.

Potrebbe lasciare Napoli e sostituire Tognozzi alla Juventus. Giuseppe Pompilio (in scadenza nel 2024) è molto vicino a riallacciare i rapporti con il suo maestro Cristiano Giuntoli. C’è giunta voce che il contratto sia quasi del tutto formalizzato, bisognerà solo aspettare il termine del rapporto con il Napoli.

Ricordiamoci che la grande Juve di Moggi (anche lui un ex napoletano di lungo corso ai tempi di Maradona) e Giraudo è partita con tre rinforzi proprio arrivati da Napoli: Marcello Lippi, il povero Ventrone e Ciro Ferrara. Tre leader.

Giuntoli, Pompilio e forse Micheli (scopritore a Brescia di Marek Hamsik e a Napoli tra i registi dell’operazione André Anguissa per una manciata di euro) potrebbero essere lo zoccolo duro della nuova dirigenza tecnica juventina.

Tudor ha vinto: ha salvato la sua dignità non accettando condizioni capestro

E in tutta questa storia Tudor? Questa primavera aveva lasciato frettolosamente il Marsiglia perché aveva un accordo con Francesco Calvo per andare alla Juventus, Allegri però non è andato via e così Tudor è rimasto in attesa di una chiamata, arrivata da Napoli ma il croato è stato molto coerente con le sue idee di calcio e progettuali. Ha fatto bene a non accettare quelle condizioni poco dignitose per un tecnico del suo calibro. A Marsiglia ha brillato seppur in mezzo a tante complicazioni e contraddizioni, perché doversi svalutare in quel modo, con 8 mesi di contratto, una dirigenza inesistente (Giuntoli non è stato sostituito), un presidente lunatico e sempre più padre e padrone? Aveva solo da perdere.

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