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Lotito e la polemica sul “feudo”, da Torino rispondono: Giuntoli alla caccia di una stella della Lazio che non vuole rinnovare

La polemica sterile e senza alcun senso di di Claudio Lotito sul Feudo laziale e la Juventus, dopo che aveva “acquistato” in comode rate Rovella e Pellegrini per due spiccioli, dopo 2 anni di prestito gratuito e pagamento dilazionato in un secolo, a Torino qualcuno sembra non aver gradito le frasi fuoriluogo del Senatore di Forza Italia.
Ricapitoliamo: cosa ha detto Lotito (per l’ennesima volta) ?

“Noi eravamo un feudo della Juve, prima prendevano i giocatori da noi, adesso succede il contrario”

In questa frase ci sono diverse mezze verità per non dire delle vere e proprie fake news.

Prima di tutto la Juve gli ha venuto a prezzo di favore, grazie anche ai buoni uffici del braccio destro storico di Luciano Moggi, Fabiani (neo d.s. laziale), i giovani di belle speranze (soprattutto il primo) Rovella e Pellegrini con prestito gratuito per due anni e poi pagamento (con prezzo scontatissimo) in comodissime rate annuali, in 7 anni avranno finito di pagare tutto.

Fare il fenomeno per un’operazione del genere è un esercizio degno di un acrobata nel pieno della sua carriera. Lasciamo poi perdere perché la Juventus sia stata costretta a fare questa doppia operazione a delle condizioni capestro, considerando il danno da 115 milioni per i processi sportivi farsa, lasciamo perdere l’influenza del Senatore sulle politiche della FIGC e sulle procure sportive. Punto, chiudiamola qui che è meglio.

Secondo punto: la Juventus, da quando c’è Lotito, si è quasi sempre rifiutata di trattare con lui. L’unico giocatore acquistato è stato Stephan Lichtsteiner. Marotta, Paratici, Cherubini non si sono mai voluti sedere a trattare con il Presidente della Lazio. La Lazio non è stata mai un feudo della Juventus. Moggi acquistò Nedved ma oramai Cragnotti era in una fase calante dopo anni di campagne acquisti faraoniche (e sappiamo la provenienza di quei fondi).

Perché i dirigenti bianconeri non hanno mai voluto trattare con Lotito?

Non sembra (sinceramente noi non possiamo sapere se sia realmente così) essere molto corretto in sede di trattative almeno a giudicare ad alcuni episodi che non rendono merito alla sua fama. Quello più recente? Il procuratore Mario Giuffredi ha presentato un ricorso al Collegio di Garanzia del CONI (un organo che conosciamo bene e del quale abbiamo scarsissima fiducia) contro proprio la Lazio per le commissioni non pagate relative al trasferimento a zero dal Napoli di Hysai.

Certe furbate però hanno le gambe corte e una commissione non onorata potrebbe costare carissimo alla Lazio. Giuffredi è anche agente di Mattia Zaccagni, da sempre un pallino di Cristiano Giuntoli fin quando operava nel Napoli.

Scrive Stefano Saladin di Tuttosport che Zaccagni va in scadenza nel 2025 e (che coincidenza!) non vuole rinnovare con la Lazio. A giugno Giuntoli potrebbe aprire una trattativa (auguri) per portarlo a Torino.

Ma Zaccagni serve alla Juve? Con questo modulo no di certo. A giugno? Difficile. Inoltre la storia del calciomercato dimostra che Lotito è molto bravo a vendere anche a un anno dalla scadenza del contratto: è successo con Keita al Monaco e anche con Milinkovic Savic in Arabia (in questo caso bravo e fortunato), in entrambe le occasioni evitando una intromissione decisiva della Juventus.

Dare per scontato che la Lazio si pieghi alla volontà di Zaccagni così a cuor leggero la vedo un’altra acrobazia. Sarà un bel braccio di ferro.

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