Juventus Stadium

Scanavino-Ferrero: “Nuovo stadio? E’ nei progetti. Superlega? Siamo fuori, ma aspettiamo Corte EU…”

Giornata importante per la Juventus FC con l’Assemblea degli azionisti che ha deliberato l’aumento di capitale da 200 milioni di euro, già sottoscritto per la sua quota da Exor (80 milioni). Hanno parlato i vertici del real casa bianconera, tanti gli spunti e anche le polemiche sul “patteggiamento” con la FIGC e il presunto atteggiamento passivo dei neo dirigenti juventini nei confronti della Federcalcio e della UEFA. Riporteremo tutte le dichiarazioni e, a tempo debito, cercheremo di approfondire le tematiche come è nello stile del blog JuventinoCentoxCento.
Sono due però gli aspetti da mettere in evidenza il day after: il primo è il progetto del neo stadio e il secondo riguarda la Superlega.

Iniziamo dall’amministratore delegato Maurizio Scanavino alla domanda sulla costruzione di un nuovo stadio e quindi di un altro investimento immobiliare che tanto piace agli investitori:

“Valutiamo nuovi scenari. A Biella lo stadio sembra funzionare molto bene, siamo stati anche a vedere Juventus Women-Roma, hanno accolto la squadra con entusiasmo con investimenti specifici. Può essere presa in considerazione l’idea di fare uno stadio ad hoc”.

Il progetto era già in cantiere durante la Presidenza di Andrea Agnelli: uno stadio da 4/5 mila spettatori che potesse ospitare le partite della Juventus Women e della Next Gen. La grave crisi scatenata con il Covid ha messo in ghiaccio la pianificazione di un altro importante investimento immobiliare da parte degli azionisti.
Scannavino ora riapre l’ipotesi. Per una società di calcio quotata in borsa (a proposito il Presidente Ferrero ha smentito l’ipotesi di delisting) è fondamentale avere un patrimonio immobiliare come ha la Juventus: rende il titolo più stabile e meno sensibile ai risultati sul campo.

Il secondo tema interessante riguarda la Superlega. Come noto formalmente la Juve dovrebbe essere già uscita ma leggete bene le parole del Presidente Gianluca Ferrero perché ci sono delle novità e degli spiragli:

“Abbiamo espresso le nostre posizioni nei comunicati stampa. Il progetto Superlega era un contratto fra un certo numero di squadre, l’80% è uscito nelle ore successive mentre l’Inter non è mai entrata. La Juventus ha fatto come le altre squadre ossia chiedere di recedere da questo contratto. La decisione finale dovrebbe arrivare il 21 dicembre e a quel punto la Juventus prenderà atto della decisione della massima corte dell’UE e vedremo gli effetti, li valuteremo assieme a tutte le altre squadre”.

Di fatto la posizione di Ferrero è molto ambigua: è uscito a parole seppur con un atto formale, ma sta aspettando la sentenza della Corte di Giustizia Europea, attesa per il 21 dicembre. Cosa che stanno facendo tutti i club europei e la UEFA.

Le parole di Ferrero rispecchiano il pensiero di John Elkann e Andrea Agnelli che hanno promosso, con Real Madrid e Barcellona, in passato il ricorso nelle aule giudiziarie fino ad arrivare alla CGEU.

Quindi? Juventus in posizione d’attesa. I vertici bianconeri stanno cercando di capire se il monopolio della UEFA uscirà intatto oppure no dalla sentenza, dopo di che, collegialmente con gli altri club europei verrà presa una decisione sulla gestione delle competizioni continentali.

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