Antonio Conte (Depositphotos)

Perché Antonio Conte ha lasciato la Juve: il reale motivo, la storia inedita, ecco cosa è successo con Marotta

Ancora aleggiano leggende e misteri sul divorzio tra Antonio Conte, Beppe Marotta, Andrea Agnelli e la Juventus. E pensare che i fatti risalgono addirittura a luglio 2014 quando era appena iniziato il ritiro bianconero.

Non ci fu chiarezza e trasparenza su uno degli strappi più difficili da accettare da parte della tifoseria bianconera e, ancora oggi, si rincorrono le voci più strane.

Di una cosa siamo certi: la spaccatura si è registrata per alcune scelte sul mercato operate da Marotta e Paratici, soprattutto per mancanza di trasparenza. E’ molto probabile che i rapporti fossero già molto tesi, come lo stesso Conte ha confermato durante la trasmissione “Belve”.

Un altro aspetto ci sentiamo di smentirlo in modo netto, dopo averlo appreso da più fonti: non fu per il mancato arrivo di Iturbe che Conte si dimise, semmai il contrario.

Uno che si è sbilanciato pubblicamente su questo episodio è stato il Procuratore (Ex GEA e uomo di Luciano Moggi) Massimo Brambati, grande amico proprio di Antonio Conte. L’ex difensore del Torino ha semmai dichiarato pubblicamente che Conte non voleva l’argentino. Il suo obiettivo principale era Juan Cuadrado, al tempo alla Fiorentina e passato al Chelsea.

A confermarlo è stato in un recente intervento sul canale Youtube “Signora mia” il giornalista Gigi Moncalvo: “la prima scelta di Conte era Cuadrado”.

Moncalvo (che ha appena presentato il suo nuovo libro “Juve segreta”) ha rivelato come è avvenuta la frattura irreparabile che ha portato al divorzio proprio in un giorno di metà luglio.

L’antefatto è che Agnelli qualche giorno prima era riuscito a convincere Conte a rimanere. Presidente e allenatore si erano visti e avevano chiarito le reciproche posizioni e per il bene della Juventus decisero di proseguire. Mah…

Si arrivò alla data fatidica del 15 luglio. Presenti Conte, Marotta e Agnelli.

Conte chiese al direttore generale bianconero perché Cuadrado non fosse stato ingaggiato dalla Juventus nonostante le sue richieste esplicite. Marotta rispose che Cuadrado costava troppo per le casse bianconere (secondo la versioen raccontata dal giornalista).

A quel punto Conte prese il telefono in mano e chiamò il procuratore di Cuadrado (Alessandro Lucci ndr), mettendolo in vivavoce davanti a Marotta, Paratici e Agnelli. L’allenatore juventino chiese lumi sulle condizioni per trasferire il colombiano alla Juventus e su come era andata la trattativa con Marotta.

Lucci rispose che mai gli era stato chiesto Cuadrado dalla Juventus. Non c’era mai stata una trattativa ha rivelato Gigi Moncalvo. Apriti cielo!

A quel punto Conte esplose con Beppe Marotta, in quella stanza la tensione raggiunse i massimi livelli tra l’allenatore e il manager di Varese, a tal punto che Agnelli dovette intervenire in modo molto duro, difendendo il suo dirigente, minacciando Conte di licenziarlo per i toni usati. Lo strappo si consumò in modo irreparabile e Conte per evitare l’esonero, si dimise su due piedi.

E’ così che è andata secondo Moncalvo. Le nostre fonti confermano che il motivo fu Cuadrado (le modalità non le conosciamo ma la narrazione del giornalista sembra molto credibile). Come abbiamo più volte detto su questo blog, sappiamo con certezza che il motivo della rottura è stato il mancato ingaggio del colombiano e non certo di Iturbe.

La beffa per Conte è arrivò un anno dopo con l’arrivo a Torino dal Chelsea indovinate di chi? Juan Cuadrado, un bello sgarro da parte di Beppe Marotta e del suo “fido” Fabio Paratici all’ex allenatore bianconero.

Ma nel calcio gli errori sono ciclici. Dopo questo clamoroso divorzio, Andrea Agnelli e Antonio Conte sono entrati in rotta di collusione, mentre Marotta, con il dente avvelenato per essere stato allontanato da Torino proprio dal Presidente bianconero, una volta arrivato all’Inter ha fatto fuori Spalletti e chiamato Antonio Conte. Sappiamo come è finita: secondo posto il primo anno, con grosso “scazzo” al termine della stagione, la mediazione di Zhang e lo scudetto nell’ultima stagione. Dopo pochi giorni di festeggiamenti le dimissioni di Antonio forse perché scettico sulle prospettive della proprietà cinese. Le nostri fonti ribadiscono che i rapporti tra Marotta e Conte sono rimasti molto freddi dopo il secondo strappo. Ma nel calcio mai dire mai.

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