Koopmeiners Atalanta

Mercato Juve, la strategia è decisa: perché Giuntoli deve fare Moggi. Obiettivo trequartista con il 3-4-1-2

Vendere per acquistare, non è uno slogan ma un atto dovuto. L’indice di liquidità della Juve è sotto i parametri federali, come ci ricorda stamani l’ottimo Stefano Saladin di Tuttosport, nonostante l’aumento di capitale che è ancora in corso. Quindi?

Vendere per fare mercato è l’unica strada.

I 12 anni di Luciano Moggi con budget zero

Luciano Moggi, per 12 anni, ha dovuto fare questa “vitaccia”. Appena arrivato vendette Andreas Moeller (grande giocatore ma ritenuto un doppione di Roberto Baggio) e Julio Caesar al Borussia Dortmund (e dopo due anni ci alzarono la Champions in faccia a Berlino, beffa delle beffe), scoprì – così racconta Big Luciano – che il giovane Del Piero era già stato ceduto al Parma.

Moggi ha dichiarato più volte di averlo “riacquistato” da Tanzi e di avergli ceduto Dino Baggio (bandiera bianconera) per far quadrare i conti. Questi furono i primi atti dolorosi della Triade a Torino, prima di una lunga striscia di successi e di campioni presi sul mercato (pensiamo a Paulo Sousa, Zidane, Vieri, Nedved, Thuram e Buffon solo per fare alcuni nomi).

Oggi Giuntoli ha un compito difficilissimo: vendere per rientrare nei parametri del criterio di liquidità imposto dalla FIGC e poi fare mercato.

Il problema è che quando Moggi arrivò trovò una argenteria luccicante (il problema della Juve erano i risultati ma non la qualità della rosa). La FIAT (dal 1990 per quattro stagioni la Juve era sotto l’ombrello della multinazionale dell’automobile) aveva investito in top giocatori: Vialli, Baggio, Kholer, Hassler, Platt e tanti altri. Arrivò anche Moeller a parametro UEFA (2,7 miliardi di lire). Moggi aveva una ricchissima scelta su chi cedere ed era il tempo in cui la Germania era la locomotiva d’Europa.

Juventus: Chi vendere?

Oggi Giuntoli ha una rosa che non ha mercato: molti giocatori non sono al top della forma e nel momento peggiore per venderli (Vlahovic su tutti). La squadra viene da anni di risultati mediocri.

Gli unici che possono avere mercato sono, purtroppo, i giovani. Per questo motivo alla Continassa stanno pensando a almeno una cessione di una stella: i maggiori indizi sono su Samuel Iling Junior che però è in scadenza nel 2025 ed ha giocato pochissimo (e nel ruolo di mezz’ala che di certo non lo valorizza). Massimo puoi ricavare 20 milioni realisticamente parlando.

Soulé potrebbe essere il pezzo forte ma anche l’errore di mercato che potrebbe segnare un’epoca negativa per la Juve, quindi occhio.

Stesso discorso per il 2005 Kenan Yildiz. Tutti potenziali crack ma anche meteore. Difficile dirlo ora.

Se dovessi ragionare con il cuore, direi di rimanere così, coccolandoci i nostri giovani e facendoli maturare nella Juventus.

Ma a Torino pensano che con l’acquisto di un giocatore determinante potrebbero dare l’assalto al primo posto (al di là delle dichiarazioni di facciata).

Chi acquistare per il 3-4-1-2

Ci vuole un giocatore che possa spostare gli equilibri: il primo della lista per Giuntoli è Teun Koopmeiners dell’Atalanta che però non si muove per meno di 40-45 milioni di euro. L’olandese può portare sulla trequarti concretezza, goal e giocate smarcanti verticali per i nostri attaccanti.

In questo caso si potrebbe giocare con un 3-4-1-2 ma anche con un 3-5-2, nel ruolo di mezz’ala pronto a sganciarsi.

L’olandese sarebbe l’ideale per questa Juve: giocatore che già conosce il calcio italiano e che è molto concreto in termini di goal e assist. Ma costa tantissimo. E’ un vecchio pallino di Giuntoli ma anche dell’ex capo osservatore Tognozzi. La Juve sa tutto di lui come dell’ucraino Sudakov, giocatore di 21 anni, molto estroso, grande fantasia ma con tempi di inserimento più lunghi. Anche lui costa tanto ed ha la Premier alle porte.

Una cosa è certa: le cessioni ci saranno solo e unicamente arriveranno proposte molto vantaggiose e per acquistare giocatori che possono farci fare il salto di qualità. Nel caso contrario la Juve rimarrà questa e proverà a rafforzare la rosa solo con un prestito gratuito.

Lascia un commento