Antonio Conte

Le condizioni di Conte per il Napoli, la Juve in stand-by, Allegri lancia segnali chiari. De Laurentiis sembra con le idee confuse

Antonio Conte ha aspettato per mesi la Juve, dopo una serie di incontri con i dirigenti bianconeri e una vicinanza stretta con Francesco Calvo, ma questo matrimonio sembra che non sia da fare, nonostante le sirene romane che assicurano che sarà il prossimo allenatore bianconero.

Allegri ha lanciato un messaggio forte sulla Champions League

Con la squadra al secondo posto in piena lotta per il tricolore, né Giuntoli né Scanavino se la sentirebbero di avvallare OGGI un cambio della guardia per la prossima stagione, a meno che non sia lo stesso Allegri a voler lasciare visto che va in scadenza di contratto nel giugno 2025. Ma l’Arabia sembra più lontana.

Il tecnico livornese non ha mai apprezzato di lavorare in scadenza: a suo modo di vedere in quelle condizioni un allenatore vede diminuire il proprio potere verso lo spogliatoio. Tutto corretto, ma quanti sono i tecnici che allenano in quelle condizioni? Il 90% almeno.

Allegri stesso, in una recente intervista su Mediaset post Juve-Salernitana di Coppa Italia, ha fatto capire che il prossimo anno sarà alla guida della squadra. A una precisa domanda sullo scudetto o sull’obiettivo del quarto posto, Max è andato in dribbling lanciando però un messaggio molto forte: “sto già pensando alla Champions del prossimo anno con il nuovo format, passeranno solo le prime 8, sarà dura per noi riuscire a qualificarci per la fase finale visto che in Europa ci sono otto squadre molto forti”.

La cartolina mandata da Allegri è di facile interpetazione: rimango a prescindere da tutto.

Nessuno vuol rompere il giocattolo

Nessun dirigente Juventino si sognerebbe oggi di rompere il giocattolo, nonostante la squadra non giochi bene ma è da 3 anni che non si ha questa continuità di risultati. E alla Continassa sanno che nel calcio non bisogna mai dare nulla per scontato.

Domani chissà, ma oggi pianificare un cambio con la squadra seconda a due punti dalla vetta è pura follia, lo diciamo anche noi che non siamo risultatisti, o meglio lo siamo ma fino a un certo punto. A nostro avviso si può vincere anche (e soprattutto) attraverso il gioco, ma cambiare – nel calcio d’oggi con una società così debole – il certo per l’incerto è un vero azzardo.

In caso di un trofeo nessuno oserebbe cambiare, siamo certi di come pensano in questo momento alla Continassa.

La storia insegna: l’avvicendamento Zoff-Maifredi dopo due Coppe, la sostituzione di Ranieri nel post calciopoli (e Elkann lo sa bene) dopo un terzo e secondo posto con un salto nel vuoto con Ferrara che non aveva mai allenato.

Infine l’esonero dello stesso Allegri (dopo 5 anni scudetti consecutivi) con Sarri che continuò a vincere ma quel avvicendamento fu la fine del ciclo juventino. L’esonero di Sarri (altro errore), l’arrivo di Pirlo e del caos, con l’Allegri bis che per due anni non ha mai convinto. Ma oggi che c’è un equilibrio, spezzarlo sarebbe da autolesionisti. Giusto Conte potrebbe offrire garanzie ma di breve termine.

La posizione di Antonio Conte

Antonio Conte sa bene che alla Juventus la situazione si fa difficile, almeno ad oggi. Tutto dipenderà dal girone di ritorno e non è così scontato che si liberi la panchina a Torino..

Aurelio De Laurentiis è in ottimi rapporti con l’ex capitano e allenatore juventino: insieme alle due famiglie sono andati anche in vacanza insieme. Il patron del Napoli sta cercando di convincere Conte ad allenare fin da subito, ma sta riscontrando delle grosse resistenze.

Le condizioni di Conte a ADL e al Napoli

Prima di tutto Conte non se la sente di prendere la squadra in mano in corsa Al presidente del Napoli ha dettato le sue condizioni: vuole lavorare solo dal ritiro estivo, vuole un triennale da 8 milioni a stagione, l’amico Oriali in panchina come team manager e soprattutto l’ex compagno nella primavera del Lecce Petrachi come direttore sportivo.

De Laurentiis ha provato a nicchiare, le condizioni sono pesanti ma è anche consapevole che al Napoli serva un altro direttore sportivo non solo per il mercato ma soprattutto in sostituzione di un ruolo chiave come quello ricoperto Giuntoli che, nel lavoro quotidiano, era imbattibile nella gestione della squadra insieme all’allenatore. Mazzarri è un uomo solo oggi.

L’errore di De Laurentiis

Conte ha assistito a Torino-Napoli e alla contestazione dei tifosi azzurri, durante i colloqui De Laurentiis però ha forse commesso un grave errore: voleva inserire una clausola di rescissione da esercitare entro sei mesi nel caso in cui il rapporto con Conte non fosse decollato. Sappiamo bene che hanno un carattere molto fumantino entrambi e ADL vorrebbe tutelarsi da un contratto così oneroso ma è anche la dimostrazione di non avere le idee molto chiare. La causa Conte o la sposi fino in fondo (credendoci pur con i suoi pregi e difetti) o è meglio neanche iniziare questo percorso che non si prospetta facile, ma che può portarti al successo.

Conte pare non abbia per nulla apprezzato il tentativo di ADL di farlo allenare – di fatto – per sei mesi. La trattativa sembra aperta, ma le probabilità che Mazzarri rimanga sembrano sempre più concrete, mentre Antonio vuole – a questo punto – prendere tempo fino a quest’estate per capire se si possono aprire altre porte e opportunità, anche se il Napoli sembra in pole position.

Un pensiero su “Le condizioni di Conte per il Napoli, la Juve in stand-by, Allegri lancia segnali chiari. De Laurentiis sembra con le idee confuse

  1. Boh. Vediamo se hanno la palle e fanno andare via Max. Purtropo, pare che alla Juve conta solo soldi( risparmiare al massimo) e vincere in qualche modo e basta.
    É una mentalita troppo provinciana per chi é un club Top5 nel Mondo e che vuole tornare al centro della Europa. Noi siamo in Europa quello che il Toro é per Italia e punto

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