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La Juventus del futuro: sareste disposti a vedere un guru del calcio europeo in panchina, con la crescita dei giovani in cambio di un presente perdente?


Ragazzi oggi giochiamo ma questo test è fondamentale per capire noi stessi come tifosi e misurare le nostre aspettative nei confronti della Juventus. Proviamo a ipotizzare uno scenario futuro che difficilmente mai si realizzerà, ma ci serve lavorare di fantasia tutti e sviluppare la nostra immaginazione per capire cosa vogliamo veramente noi juventini 100×100 e tutte le sorelle bianconere: se vogliamo la vittoria a ogni costo oppure se siamo disposti realmente a un processo di ricostruzione partendo dai giovani (perché oggi li facciamo giocare come tappa buchi ma non li stiamo valorizzando). Bene, vi chiedo di immaginarvi questo scenario.

Marzo 2025, l’Inter di Max Allegri ha il vento in poppa e ha già messo in ghiaccio il 21esimo scudetto, si sta preparando a affrontare la partita di ritorno degli ottavi di finale di Champions contro il Bayern di Antonio Conte. All’andata è finita 0-0. L’Inter ha consolidato in Serie A il suo primato sul Milan di Thiago Motta grazie a un girone d’andata strepitoso con 14 vittorie per 1-0, giocando male e passando il turno di Champions per il rotto della cuffia solo all’ultimo secondo della nona partita (c’è il nuovo format) con un goal provvidenziale di Lautaro in mischia. La squadra gioca a memoria seppur con un’intensità molto bassa, ma è solidissima.

E la Juventus? E’ terza, a 20 punti dalla capolista e in lotta con Napoli, Roma, Fiorentina e Atalanta per un posto per la prossima Champions. I bianconeri hanno passato anche loro la regular season in Europa a fatica ma ce l’hanno fatta e dovranno sfidare l’Atletico Madrid di Simeone, dopo aver perso a Madrid per 3-2 all’andata. La squadra dopo aver perso molti punti tra settembre e ottobre, è riuscita a trovare la strada, sta giocando bene e in modo offensivo e i giovani stanno crescendo tutti, compresi anche i veterani come Chiesa e Locatelli. Vlahovic è il cannoniere della Serie A, Yildiz l’assist man.

La Juventus paga un inizio horror in campionato dopo l’ennesima rivoluzione sia societaria che tecnica avvenuta in tarda estate. In panchina….

….in panchina siede Jurgen Klopp con il mandato di valorizzare i giovani e costruire la Juventus del futuro dandogli una identità ben definita. L’ex allenatore del Liverpool è arrivato dopo una feroce battaglia interna con Giuntoli indeciso tra Allegri (al quale ha provato a offrire un rinnovo di contratto a 3,5 milioni a stagione per due anni più uno) e Thiago Motta (poi convinto dall’amico Ibra a andare al Milan, in nome dei vecchi tempi con il PSG), Calvo che aveva già un accordo con Conte (poi volato in Baviera) e Scanavino che era quasi disposto a confermare Allegri.

Alla fine però è intervenuto il boss, John Elkann, prendendo consapevolezza delle divisioni societarie e ha richiamato il fidato Marotta (oramai snervato dal tira e molla di Zhang), il quale, per la prima volta nella sua carriera ha chiamato un tecnico straniero.

Come aveva fatto all’Inter quando era arrivato con la bagarre tra Icardi, Wanda Nara e Spalletti, ha preferito resettare tutte le divisioni interne con una scelta che arrivasse dall’alto (Conte). Avendo un budget per l’allenatore di soli 3,5 milioni netti a stagione, il buon Beppe ha fatto una mossa a sorpresa dolorosa ma essenziale per ricostruire la Juve dalle fondamenta: vendere al Manchester United dell’amico Simone Inzaghi, Bremer per 70 milioni più 20 di bonus.

Con quel budget Marotta, accompagnato da Giuntoli, ha bussato alla porta di Jurgen e l’ha convinto della bontà del progetto giovani. Il tedesco si è visto confermato un super ingaggio ma con quei soldi Marotta è riuscito a riscattare dal Southampton anche Alcaraz per 25 milioni + 5 di bonus + 50% sulla rivendita e a prendere Scalvini dall’Atalanta. L’ex tecnico di Liverpool e Borussia ha fatto solo una richiesta per il momento: un pezzo d’esperienza per il centrocampo (Thiago Alcantara) e la conferma di Vlahovic e Chiesa (giocatore per il quale stravede). Ha poi dato una lista a Giuntoli di tre giocatori della Bundesliga da monitorare per tutta la successiva stagione.



Klopp ha deciso di puntare tutto sul 4-3-3 ritenendolo il vestito giusto: la difesa molto giovane formata da Scalvini e Hujisen ha un po’ ballato, almeno fino a quando il brasiliano (da metodista) è stato infortunato.
A sinistra in grande crescita Cambiaso mentre a destra, nonostante il lungo corteggiamento a Holm, Giuntoli e Marotta non sono riusciti a strappare il si di Percassi con una formula creativa. Jurgen ha puntato tutto sul capitano Danilo per questa stagione, impiegando spesso anche il giovane Barbieri di ritorno dal prestito. Il direttore sportivo sta però seguendo due nomi emergenti, due acquisti low cost che la Juve potrà fare nella stagione successiva.

In grande considerazione anche l’olandese Livano Comenencia, una sorta di jolly.

A centrocampo Thiago Alcantara davanti alla difesa è una certezza, infortuni a parte. Nei due mesi di stop si sono alternati Fagioli (nel ruolo di regista) e Barrenechea. L’argentino garantisce più filtro e con Klopp è in grande crescita.

Locatelli è stato dirottato nel ruolo di mezz’ala e anche lui ha dato segni di ripresa. Spesso è stato alternato sul centro-destra con Weston McKennie e il giovane Hasa (spostato più nel ruolo di mezz’ala perché ritenuto un po’ acerbo e leggero per giocare davanti alla difesa).

Nel ruolo di mezz’ala gioca anche Carlos Alcaraz dopo un bel finale di stagione con il vecchio allenatore Allegri ora all’Inter. In alternativa sempre Fagioli che, quando entra, dà sempre qualità alla squadra. In prestito a Frosinone, e protagonisti di un bel campionato, Miretti e Nicolussi Caviglia.

In attacco, confermatissimo Dusan Vlahovic, supportato nel tridente a destra da Chiesa (con Soulé prima alternativa) e Yildiz a sinistra, ma anche con Iling Junior che vola come esterno offensivo a sinistra.
La squadra ha fatto fatica a livello di risultati nella prima parte di stagione (contestata da una parte della tifoseria che invocava il ritorno di Allegri) ma si inizia a vedere l’intensità, il pressing offensivo alto e soprattutto inizia a avere una forte identità dopo i primi mesi difficili. E’ una seria candidata a qualificarsi in Champions e può giocarsela con l’Atletico per i quarti. Fuori in Coppa Italia a sorpresa a gennaio. I giovani stanno crescendo quasi tutti in modo costante e si ha la sensazione che siano valorizzati nei loro ruoli. Nel mese di gennaio, il Chelsea ha sondato il terreno sia per Yildiz che per Vlahovic ma Marotta ha detto di no.

A 20 punti dall’Inter di Allegri, ma con i giovani in rampa di lancio e finalmente un’organizzazione di gioco, sareste soddisfatti? Fareste questo baratto? Il futuro roseo e vincente in cambio di un presente ancora perdente ma nel nome di una costruzione di una Juventus finalmente Europea e con una mentalità offensiva? Rispondete sinceramente.

NOTA BENE: questo articolo è il primo di una lunga serie della nuova rubrica JUVENTINO CENTOXCENTO NEL FUTURO, nel quale immaginiamo scenari futuri (anche estremi) per metterci alla prova e testare la nostra pazienza e attaccamento ai colori.

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