CBS: “Il calcio della Juve di Allegri è da dinosauri”. Dove sono i meriti di Max?

Allegri è stato bocciato dal network americano CBS, figuraccia planetaria della Juventus. Nel frattempo Max, a mezzo stampa, fa sapere che non rinuncerà a un euro (posizione legittima).

𝐀𝐫𝐫𝐢𝐯𝐚𝐧𝐨 𝐢 𝐦𝐞𝐬𝐬𝐚𝐠𝐠𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐨 𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐯𝐞𝐥𝐚𝐭𝐢 𝐝𝐚𝐢 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐥𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐢: 𝐌𝐚𝐱 𝐀𝐥𝐥𝐞𝐠𝐫𝐢 𝐬𝐚 𝐝𝐢 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐟𝐮𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐚𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐦𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐟𝐚𝐫𝐚̀ 𝐬𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢 𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐜𝐞𝐝𝐞𝐫𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐞𝐮𝐫𝐨. 𝐆𝐥𝐢 𝐚𝐦𝐞𝐫𝐢𝐜𝐚𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐁𝐒 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐭𝐫𝐮𝐠𝐠𝐨𝐧𝐨 𝐥𝐚 𝐉𝐮𝐯𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐥𝐢𝐯𝐨𝐫𝐧𝐞𝐬𝐞: “𝐜𝐚𝐥𝐜𝐢𝐨 𝐝𝐚 𝐝𝐢𝐧𝐨𝐬𝐚𝐮𝐫𝐢”

CBS Sport Golazo: “La Juve è imbarazzante da guardare”

La propaganda allegriana non riesce ad arrivare negli Stati Uniti, dove su CBS Sports Golazo distruggono e stroncano purtroppo la Juventus e la sua reputazione: “ «La Juventus è imbarazzante da guardare. La squadra di Allegri è costruita solo sulle individualità. Siamo nell’era dei dinosauri».

Questa è la nostra immagine all’estero che si riflette fino dall’altra sponda dell’Oceano. Un dramma anche per l’immagine e i potenziali sponsor. Ma la Juve non doveva guardare solo al futuro? Invece hanno fatto a Allegri e il suo staff un contratto folle che, nell’ultima stagione, costerà quasi 20 milioni al lordo al club.

Giornali della propaganda allegriana avvisano con un pizzino la Juve

Ma state tranquilli, il 25 Aprile, i giornali della propaganda allegriana recapitano un bel messaggio a Scanavino e Elkann: Allegri pretenderà fino all’ultimo euro.

La Juventus di Allegri non è neanche la fotocopia di se stessa: gioca male ma non ottiene risultati. Si difende ma non è solida e subisce due goal a partita.

Dopo la fortunosa qualificazione all’Olimpico con il tiro sbagliato di Weah e la deviazione vincente di Milik che non cancella l’ennesima prestazione scialba della Juventus di Max Allegri e di tutti i giocatori (da Alex Sandro a capitan Danilo per passare da Bremer e company, sono tutti responsabili), si torna a batter cassa e la propaganda non perde l’occasione di esaltare il suo vate, camuffando però la realtà su determinati aspetti che andremo a esaminare.

“Allegri vuole fino all’ultimo euro dalla Juve”

E così l’allenatore bianconero, a mezzo stampa, attraverso penne fidate, stamani fa capire qual è la sua posizione, ovvero di aver capito di essere fuori dal progetto ma di pretendere ogni euro che gli spetta, non ci sarà nessun accordo consensuale, mentre c’è chi già spinge per una resistenza (oggi è il 25 Aprile, quale migliore occasione) e insistenza da parte del Bologna nel convincere Thiago Motta a rimanere.

Il piano (disperato) per portare Max alla conferma è questo: paventare un buco di bilancio (vi ricordate ii 9,7 milioni di Ronaldo?), l’elevato ingaggio di Allegri e del suo staff (ma quei soldi sono già a bilancio) e magari che Motta ci ripensi…

Ma Motta non ci riprensa, leggete bene le parole di Pedullà.

Su certi giornali si continua a fare il tifo da stadio per un allenatore che si è messo sopra e davanti la Juventus in questi anni, ma gode di ottima stampa nonostante un girone di ritorno da censura.

Nessun accordo, Allegri sta sulle barricate. Il tentativo principale è quello di farsi confermare per disperazione e per il braccino corto di alcuni dirigenti?

Il reale motivo per il quale Allegri non tratterà con la Juventus

Siamo sempre stati convinti (e voi ne siete testimoni) che Allegri non si siederà mai a trattare per la semplice ragione: non ha offerte da 3 anni a questa parte. Sull’Arabia il suo fedelissimo mentore, Moggi, ha raccontato una versione un pò diversa dei fatti raccontati dalla Gazzetta la scorsa estate.

Branchini ha fatto il giro delle sette chiese ma zero, del resto con un calcio disorganizzato così, massacrato oramai anche dai media esteri (pensiamo anche alla CBS che è uno dei network più seguiti nel Nord America), cosa si può pretendere?

L’unica speranza potrebbe essere Napoli se Conte o Italiano dovessero rifiutare. Là c’è Manna.

La strategia di Giuntoli

Giuntoli prova a fare uscire allo scoperto Max con le dichiarazioni pre partita di Cagliari e dell’Olimpico ma sembra una mossa vana.

Ripeto: Giuntoli ha bisogno di un dirigente competente che gli copra le spalle e faccia comunicazione.

Le pretese legittime di Allegri

Allegri è un tipo sveglissimo, soprattutto quando si parla di contratti e soldi e non si fa ammaliare dalle sviolinate Giuntoliane (ottimo direttore tecnico ma in fatto di comunicazione la Juventus è un mondo molto complicato e ci vuole tempo per capirlo) e come hanno ribadito i suoi fedelissimi stamani vuole costringere il club a rispettare il contratto fino all’ultimo euro.

Scelte più che legittime, ci mancherebbe altro, dal momento in cui nel 2021 è stato firmato un contratto così folle che ci ha fatto perdere 3 anni e, forse, qualche stagione in più, considerando le macerie tecniche, fisiche, mentali e tattiche che ci porteremo dietro.

La mala gestio della Juventus dal 2018 al 2022

La classica ciliegina sulla torta, dopo una gestione che dal 2018 ha portato il club verso il tracollo finanziario e la scusa della Pandemia oramai non regge più (nel 2020 è stato preso Chiesa impegnandoci per 60 milioni). Pensiamo solo che nel 2021 è stato sottoscritto un contratto del genere (il più ricco per un allenatore italiano) mentre nel 2022 venne pagato Vlahovic 85+10 milioni con tanto di commissioni e bonus.

Tutto questo nel silenzio della stampa juventina compiacente dei disastri accaduti nel post Marotta.

Il camuffamento della stampa della verità

La posizione di Allegri di non voler trattare è più che legittima. Non ci sto però assistere a un camuffamento della verità da parte della solita propaganda a mezzo stampa.

Prima di tutto la valorizzazione dei giovani, dove e quando? Far esordire un giovane (per contratto) non vuol dire nulla. Anche nella semifinale di Coppa non c’era un giovane in campo, Yildiz è stato messo nel finale dalla disperazione e dallo spettro dei supplementari. Non c’è un ragazzo valorizzato. Tutti i ragazzi che hanno esordito sono in una crisi di identità o agonistica e stanno scaldando la panchina o sono scappati via in prestito. L’unico che resiste è Yildiz e nei prossimi anni capiremo perché.

Si dà per scontata la qualificazione in Champions: prima di tutto non è così. La squadra ha un ritmo da retrocessione, 12 punti in 12 partite e la propaganda del livornese deve ringraziare che passeranno le prime 5, quindi l’obiettivo del quarto posto è già stato spostato più in basso o a quest’ora certi giornalisti non darebbero così per scontato un target che è comunque ancora in bilico (e con il primo monte ingaggi in Italia è un aspetto vergognoso). La speranza è che una tra Roma e Atalanta rallenti (considerando anche lo scontro diretto) o con questa Juve non c’è da fidarsi.

La chicca è la qualificazione in Supercoppa dopo aver eliminato le seconde squadre di Salernitana e Frosinone oltre alla peggiore Lazio degli ultimi 10 anni e in che modo? Con un goal fortunoso dopo una partita di ritorno, ripeto, vergognosa.

Spesi 279 milioni sotto la gestione dell’Allegri bis

Qualificazione al Mondiale per Club sbandierata dai soliti giornalisti fedeli del clan: ricordiamoci nel quinquennio del ranking, il girone di Maurizio Sarri che ha portato più punti di tutti, mentre quello fallimentare di Allegri nell’ultima edizione con 5 sconfitte in 6 partite, nonostante sul mercato nel biennio 2021-2022 siano stati spesi (su indicazioni tecniche dell’allenatore che aveva ampia delega sul mercato) 279 milioni di euro! Non 10 milioni, 279 milioni e ci tocca ancora leggere certe fandonie?

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