Maurizio Arrivabene

Il grande rimpianto di Maurizio Arrivabene: il clamoroso sliding doors bianconero. Zirkzee poteva essere alla Juventus

Stamani sulla Gazzetta si parla con insistenza di Zirkzee in ottica Juventus: Giuntoli, insieme al Milan, il Bayern e l’Arsenal (l’Inter sembra essersi defilata nelle ultime ore) sono i club più attenti all’olandese. Si potrebbe profilare quindi un’asta furibonda, ma la Juve potrebbe avere un asso nella manica – a nostro avviso – e quel asso si chiama Thiago Motta che lo ha lanciato e fatto esplodere nel Bologna.

ZIRKZEE E KOOPMEINERS: I SOGNI PER LA JUVE DEL FUTURO

Joshua Zirkzee e Teun Koopmeiners hanno una cosa in comune che scopriremo più avanti e rappresentano entrambi il grande sogno dei tifosi della Juventus, tifosi che hanno smesso di sognare da un paio d’anni almeno.

Con Joshua e Teun, la squadra potrebbe riacquisire quella cifra tecnica che, unita all’arrivo di un nuovo allenatore propositivo, sarebbe sufficiente a tornare a competere a alto livello. Il problema è che ci vogliono oltre 100 milioni per portarli a Torino e, oggi, 100 milioni la Juve non li ha, a meno che la proprietà non decida di fare uno strappo alla regola, ma dopo un aumento di capitale (l’ennesimo) da 200 milioni, sembra difficile.

Ripeto per l’ennesima volta: Zirkzee vale uno o due sacrifici sul mercato per rifinanziare questa operazione e garantire a Thiago di continuare ad allenare il suo calciatore con maggiore talento. Con l’italo-brasiliano potrebbe anche raddoppiare il suo valore nei prossimi anni.

LO SLIDING DOORS DELLA JUVENTUS

Pensare che l’attaccante olandese sarebbe potuto essere bianconero per pochi spiccioli. Se non ci credete leggete bene questa storia.

Estate 2021. Per comprendere fino in fondo cosa non sia funzionato nella Juventus negli ultimi anni, ed in particolare nell’ultimo triennio, bisogna rileggere la storia al contrario: nel 2021 viene nominato Maurizio Arrivabene come amministratore delegato della Juventus, i ben informati sostengono che sia stato imposto da John Elkann per fare da watchdog alla Continassa, considerando i conti oramai fuori controllo da parte della gestione bianconera post gestione Marotta-Mazzia e la Consob sta iniziando a chiedere lumi sulla contabilizzazione di alcune operazioni di mercato.

LA GESTIONE ARRIVABENE: MA IL NUOVO A.D. HA LE MANI LEGATE…

Dopo 3 anni, colpevolmente in ritardo, viene nominato un nuovo amministratore delegato, nel frattempo urge un aumento di capitale ingente per iniziare a risanare e, l’azionista, vuole garanzie, in particolare vuole un suo uomo di fiducia a dirigere le operazioni.

Arrivabene, come prima mossa, impone lo stop al ricorso sistematico delle plusvalenze a specchio anche perchè sono arrivati i primi rumors e richieste di informazioni dalla Procura,

Paratici è un lontano ricordo, mentre è noto che Santoriello e company si stanno muovendo. E paradossalmente dopo un anno e mezzo finirà Arrivabene nel mirino della giustizia sportiva per operazioni accadute quando lui era ancora a Maranello. L’ex team Principal della Ferrari, che ha lavorato in Philips Morris con Andrea Agnelli, decide di richiamare alla base proprio un rivale ed ex amico del Presidente, Francesco Calvo, affidandogli un ruolo operativo e di responsabilità. Sta provando a costruire un suo team di lavoro.

Dal punto di vista sportivo Maurizio, che è un grande tifoso bianconero, ha le mani legate.

LA JUVENTUS DI ALLEGRI COME MANAGER

Per la legge del paradosso non può far nulla, casualmente gli hanno già apparecchiato la tavola per molti anni (idea secondo me di Agnelli che in buona fede voleva imporre il suo programma, concordato con il cugino, e dare stabilità tecnica al club, peccato che abbia sbagliato persona, l’unico problema è stato questo, ha conferito i poteri a una persona che non poteva fare il manager, almeno i fatti sul mercato e in campo hanno dimostrato questo).

Appena arrivato, il buon Iron Maury ha trovato un allenatore con un ingaggio fuori da ogni logica (a un anno dal Covid19 e con i conti disastrati) e con quattro anni di contratto, stiamo parlando naturalmente di Max Allegri, al quale gli hanno già garantito poteri da Super Eroe, come un manager all’inglese, coadiuvato dal neo direttore sportivo Federico Cherubini, suo braccio operativo. La battuta di Arrivabene alla richiesta di esonero dell’allenatore è eloquente: “lo paghi tu?”.

Max sul mercato decide strategicamente e Cherubini esegue. Il problema è che la Juve va su giocatori che conoscono tutti, i prezzi sono folli: Locatelli 38 milioni (tra prestiti, interessi e riscatto), Kean 36 milioni, Vlahovic 85 milioni più altri 10 tra bonus e commissioni. Altro che risanamento del bilancio, in 6 mesi la Juve ha fatto un bagno di sangue.

L’AFFARE DYBALA-POGBA GRIDA VENDETTA

E poi c’è quel tira e molla con Dybala: accordo raggiunto sulla base di 10 milioni per 4 anni, ma poi la dirigenza e lo staff tecnico della Juve ci ripensa e la stretta di mano con il procuratore dell’argentino non vale più nulla, si decide di puntare tutto su Pogba (rotto, ma i nostri dirigenti e allenatore lo ignorano).

Ma cosa c’entra Zirkzee con questa storia? C’entra, c’entra indirettamente, lui non lo sa ma è coinvolto in uno dei più colossali sliding doors della storia recente della Juventus.

L’OCCASIONE DELLA VITA: SARTORI LIBERO!

Arrivabene capisce che ci vuole un vero intenditore di calcio in società. E arriva l’occasione che può valere una carriera, come se in Formula 1, Neway decidesse di lasciare la Red Bull per sposare la causa di Maranello. La stessa cosa.

A Maurizio arrivano voci strane all’orecchio da Bergamo, dove Gasperini e Sartori sono oramai ai ferri corti. Il Direttore Sportivo (che in quella stagione ha preso per 14 milioni uno sconosciuto Koopmeiners dall’Olanda) vuole lasciare i nerazzurri, su di lui c’è forte il Bologna del ricchissimo imprenditore italo-canadese Saputo. Ma i giochi non sono ancora fatti e l’ex ds del Chievo dei miracoli verrebbe volentieri a Torino.

PERCHE’ LA JUVE NON HA VOLUTO SARTORI

C’è chi parla di incontri serrati tra Arrivabene e Sartori, ma non se ne fa più nulla. L’opposizione interna nella Juventus sulla nomina di Sartori è forte, come lo è stata quella per Giuntoli nel 2023. Sartori non è gradito dallo zoccolo duro della vecchia dirigenza: se arriva Sartori, Max perde potere e viene destabilizzata la società.

Così Sartori va a Bologna ed è un vero peccato, perché dopo poco scova nelle giovanili del Bayern Monaco un giovane talento generazionale: Joshua Zirkzee e dall’Aberdeen in Scozia Ferguson e molti altri giovani sconosciuti in giro per l’Europa e l’Italia, compreso Calafiori, giovane e promettente terzino sinistro della Roma che sembra non riuscire a esprimere tutto il suo talento. Sartori e Thiago Motta (allenatore scelto dal direttore sportivo) riusciranno a valorizzarlo cambiandogli ruolo.

Chi conosce il calcio internazionale (io un minimo e il suo nome mi era noto) e i giovani, sapeva già allora benissimo chi fosse Zirkzee. Nelle giovanili del Bayern era un nome già famoso ma nessuno avrebbe provato a fare una scommessa così grossa, facendolo giocare titolare in una squadra di Serie A.

Ma Sartori alla fine lo porta a Bologna e lo mette nelle mani di Thiago Motta, un’altra scommessa vinta come quella di Koopmeiners all’Atalanta e tante altre.

LA GROSSA OCCASIONE PERSA

Con l’ex direttore sportivo dei bergamaschi, la Juventus non avrebbe perso almeno 2 stagioni e, a quest’ora, avrebbe un grande talento in rosa, vi immaginate che scintille tra Zirkzee, Yildiz e Vlahovic?

Possiamo consolarci solo pensando che finalmente anche a Torino è arrivato un grande talent scout che va fatto lavorare in pace. Cristiano Giuntoli avrà una grande e difficile sfida davanti, dal momento che la Proprietà dopo 900 milioni di aumenti di capitale in questi anni, ha deciso di chiudere i rubinetti. Ma Giuntoli, l’anno scorso, ha riscontrato la stessa resistenza con la quale si misurò Sartori tra il 2021 e il 2022, ma Francesco Calvo (delegato da John Elkann) ha tenuto duro e, nonostante la guerra che gli hanno scatenato contro, è riuscito finalmente a portare una persona competente nel club, dopo troppi anni di assenza.

Lascia un commento