UPDATE – A pochi giorni dalla notifica del licenziamento per giusta causa, Max Allegri e la Juventus sono riusciti a trovare un accordo per evitare il contenzioso legale. Lo ha annunciato nella giornata di lunedì 3 giugno la società Juventus.
Non sono ancora chiari i termini della risoluzione consensuale. Secondo l’Avvocato Christian Belli le cifre dovrebbero essere intorno ai 2,5/3 milioni netti per Max Allegri invece dei circa 7 milioni netti che gli spettavano per contratto. Idem per lo staff si parla di cifre molto simili (ma in questo caso sarebbe stato pagato al 100%).
Alla fine sembrano aver vinto tutti. Si chiude finalmente il contenzioso e l’Allegri bis.
Di seguito l’articolo del 2 giugno:
Il giorno dell’esonero di Allegri siamo stati gli unici a parlare della possibilità di licenziamento per giusta causa (24 ore prima l’Avvocato Christian Belli aveva scritto che c’erano gli estremi): le modalità con le quali era stato comunicato l’esonero e il comunicato non lasciavano presagire nulla di buono. L’aspetto sconfortante è che tutti i media e i fenomeni da tastiera parlavano che l’esonero escludeva il licenziamento. Quel giorno, sulla nostra pagina Facebook, più e più volte abbiamo dovuto sottolineare (nonostante il sarcasmo di alcuni ignoranti) che l’esonero non escludeva il licenziamento per giusta causa.
Il licenziamento di Allegri per giusta causa
L’esonero è un termine abusato nel mondo del calcio, diventato oramai un termine tipico dell’industria del football, licenziamento è un termine giuslavoristico. Mi viene però da sorridere come gli stessi media ora riportino con enfasi la notizia che “Allegri chiederà i danni di immagine”.
La soffiata ricevuta quel giorno da un giornalista (laureato in legge) all’interno del cerchio magico dell’allenatore ci aveva confermato quanto pensavamo: si sarebbe andati – molto probabilmente – allo scontro legale.
E’ bene chiarirlo perché questo aspetto riguarda questioni legali non secondarie: sono laureato in giurisprudenza, specializzato in diritto del lavoro (come lo studio della mia famiglia per 3 generazioni) ma non esercito da parecchio tempo (non mi ha mai appassionato litigare ogni giorno con le persone), quindi ci sono Avvocati specializzati che ne sanno molto più di me. Nel corso degli anni mi sono appassionato a consulenze legali in altri settori, ma sono sempre stato dalla parte della difesa dei diritti dei lavoratori, in particolare mi ha appassionato la causa nella mia breve carriera, di un operaio ustionato su tutto il corpo che fu allontanato dal suo posto di lavoro da una società partecipata comunale. Per questa ragione, quando sento parlare dei milioni del caso di Allegri mi vengono, da un certo punto di vista i brividi, ma non voglio fare il populista.
Dove sono i danni di immagine?
Parlando con colleghi specializzati nel Diritto del Lavoro mi hanno detto tutti che ci sono le ragioni per un licenziamento per giusta causa. In abbondanza. Se poi un giudice del lavoro riconoscerà le ragioni di Allegri, leggeremo con molta attenzione le motivazioni della sentenza (non si finisce mai di imparare) visto che sarà l’ unica persona terza ad avere tutta la documentazione a disposizione. Ma che si tratti di un licenziamento “temerario” della Juventus con motivi futili, a tal punto da giustificare la richiesta dei danni di immagine, tendo a escluderlo.
Una cosa è chiara: tra Allegri e la Juventus è solo una questione di vil denaro. Non venitemi a parlare di attaccamento alla maglia o ai colori perché mi faccio una grandissima risata. Anche la stessa società non aspettava altro che cogliere la palla al balzo per liberarsi di un contratto mai riconosciuto come opportuno da questa dirigenza.
Perché Agnelli ha riconosciuto quel contratto a Allegri
Questo contratto è stato sottoscritto da Andrea Agnelli in un momento di lucida follia, ovvero con la volontà di blindare Max per 4 anni e renderlo intoccabile.
Chi dà dell’ingenuo all’ex Presidente secondo me è fuori strada, secondo la mia modesta opinione Agnelli voleva strapagare Allegri per renderlo blindato per almeno 4 stagioni, visto che gran parte della vecchia dirigenza era contraria: Paratici (poi allontanato non a caso su richiesta dell’allenatore) e Pavel Nedved.
Perché tutti gli uomini di campo della Juventus hanno espresso un giudizio negativo?
L’aspetto che far riflettere è che se i due dirigenti (uomini di campo ed ex giocatori) presenti ogni giorno agli allenamenti della squadra non volevano Allegri, forse… significa qualcosa? Me lo domando e ve lo domando perché so di certi pareri negativi di Giuntoli (condivisi con suoi ex dirigenti) già da settembre dopo aver assistito a diverse sedute alla Continassa. Ora non sono io o Ciccio Bastardo a dare valutazioni sul modo di lavorare alla Juventus ma gente professionalmente molto competente.
La domanda che mi faccio è : ma perché Agnelli non ha mai dato peso all’anima tecnica della società? Forse ci sarebbe potuto essere un motivo tecnico che esulava dagli aspetti e dai rapporti personali? Se metto delle persone a gestire l’area tecnica del club, perché le sfiducio di fatto sulla scelta dell’allenatore? Perché? Quali motivi ci sono alla base di questa scelta?
Ma andiamo avanti.
Da una prima analisi superficiale dei fatti e, in base alle contestazioni legali disciplinari mosse dalla Juventus all’allenatore (ma non è mai facile dare una valutazione senza la documentazione perché in materia di contenziosi legali basta un documento o un dettaglio per far pendere un caso da una parte o dall’altra), mi sembra normale che un club, di fronte a simili comportamenti, faccia appello all’istituto del licenziamento per giusta causa. Parere personalissimo.
Cosa sarebbe successo al Signor Rossi?
Non serve avere nessuna laurea in giurisprudenza, in questo caso il buonsenso e la saggezza media di un uomo della strada capisce la gravità della situazione: poteva chiamarsi Allegri o dottor Rossi, ma una persona che distrugge il set fotografico di una nota agenzia (Lapresse), riserva presunte minacce e aggressioni al direttore di un giornale (basta leggere quello che ha scritto un allegriano-agneliano doc come Vaciago su Tuttosport . com il giorno dopo per farsi venire qualche dubbio) e dileggia i suoi superiori in diretta televisiva durante una presentazione, secondo voi, il Signor Rossi a cosa sarebbe andato incontro in qualsiasi società del mondo? Gli avrebbero dato una medaglia?
Nel mondo del calcio tutto è lecito a tal punto da sentirsi sopra la legge?
Mi sembra che nel mondo del calcio si stia perdendo qualsiasi dimensione della realtà, come se i suoi protagonisti fossero autorizzati ai comportamenti più incivili. Per loro è lecito? Qualsiasi altra persona è libera di minacciare altri, distruggere attrezzature da lavoro di altre persone? E di note storie ne consociamo ed è un filo conduttore che si è ripetuto.
Avvocato Belli: “presupposti per licenziamento per giusta causa”
L’Avvocato Christian Belli (il suo è uno pseudonimo ma è un Avvocato) la notte del ritorno da Roma scrisse sul suo blog (e non sapeva ancora dei fattacci di Vaciago e di La Presse) e ce lo confermò per mail:
“Il comportamento di Allegri alla fine… è molto grave. Al tifoso eccitato, che ama certe atmosfere, può sembrare una dimostrazione di attaccamento (e probabilmente lo è anche, per certi versi, molto contorti), mentre in realtà è un fatto che a memoria non ricordo di aver mai visto. Aver fatto quel gesto a Giuntoli, che è un suo superiore, in modo così plateale, è insubordinazione e motivo di licenziamento per giusta causa.
“Questo gesto – afferma Belli – raddoppia quanto accaduto un anno fa ad Udine, verso Francesco Calvo. Credo che la dirigenza farà delle valutazioni: se Giuntoli non si fa valere in una situazione simile, allora abbiamo un serio problema, perché è inutile punire McKennie se mangia un menù McDonald’s e poi tollerare simili comportamenti, che in una qualunque azienda avrebbero un solo epilogo: licenziamento””.
Non stupitevi di qualsiasi cosa possa accadere nelle prossime ore/giorni” ha concluso il giorno prima dell’esonero -licenziamento.
Potete leggere qui il punto di vista completo dell’Avvocato Christian Belli sul licenziamento per giusta causa
E così è accaduto: è stato notificato un licenziamento per giusta causa, una conseguenza scontata nel mondo reale tra persone normali.
Come valutano la reazione gli altri club?
Nel caso specifico, non giudico Allegri dal punto di vista etico, non spetta a me e non ero presente (anche se c’erano tanti testimoni quando hanno assistito nei corridoi dell’ Olimpico all’alterco con Vaciago), ci può stare anche che un essere umano sbotti in un certo momento della sua vita. Gli sportivi sono comunque sottoposti a uno stress e a pressioni enormi.
Una cosa però è certa: dirigenti e altre società notano e pesano questi comportamenti, anche su come un tesserato può reagire allo stress e alle critiche. Io mi preoccuperei.
Io sinceramente mi sarei aspettato delle scuse pubbliche a mente fredda che non sono mai arrivate e questo aspetto ha scavato ancora di più la fossa secondo me. Ma magari sappiamo cose che un giorno Allegri racconterà e che giustificano anche le mancate scuse pubbliche.
Ora sento parlare che Allegri impugna il licenziamento (e fa bene è un suo diritto) ma addirittura chiede i danni di immagine alla Juventus. Un pò come fece Bonucci prima di ritirare la causa.
A questo punto penso che valga tutto e il contrario di tutto. L’aspetto più curioso è che certi media danno e daranno anche enfasi a questo aspetto.
La volontà di John Elkann
Da quello che mi risulta, Elkann presente all’Olimpico, ha toccato con mano quel comportamento e vuole andarci fino in fondo, è diventata una questione di principio per la Juventus e per lui. Il colloquio avuto con Scanavino pare che non sia stato per nulla amichevole in sede. Come non lo sono stati certi epiteti verso Francesco Calvo a Udine nella scorsa stagione. C’era alla Juventus un allenatore che non riconosceva il potere dei suoi superiori?
Ora ci dovrà essere un tentativo obbligatorio di conciliazione, un passaggio formale obbligatorio, ma sono convinto che certi media parleranno di trattative sempre con la solita enfasi: “Allegri minaccia la richiesta di danni di immagine”.
Un pò come quando abbiamo assistito sbigottiti a una diretta su Telelombardia quando c’ erano due giornalisti allegriani milanisti che, con arroganza, rivendicavano il peso residuo a bilancio dell’ingaggio di Allegri con tutti i bonus. Una arroganza mai percepita con quella intensità, veramente fastidiosa. Eravamo alla vigilia della finale di Coppa Italia e non si parlava dei 14 punti in 14 partite, no! Si parlava di soldi. E ora???
Ragazzi, nel mondo reale funziona in maniera diversa. Ritornate su questo bel pianeta, se poi da Marte vedete la terra piatta allora inutile anche starne a parlare.
