Andrea Agnelli con Nedved e Paratici

Una nuova sentenza della CGEU su Agnelli-Arrivabene, una minaccia REALE su FIGC e UEFA: i nuovi scenari

In un mio editoriale di un anno e mezzo fa, quando era appena sfociata la guerra tra la Juventus, Andrea Agnelli e la FIGC-UEFA, avevo previsto morti e feriti da entrambe le parti e le conseguenze oggi per UEFA, FIGC e FIFA iniziano a essere pesanti, ma siamo solo all’antipasto.

𝐋𝐀 𝐆𝐈𝐔𝐒𝐓𝐈𝐙𝐈𝐀 𝐒𝐏𝐎𝐑𝐓𝐈𝐕𝐀 𝐅𝐄𝐔𝐃𝐀𝐋𝐄

Per quasi un anno le istituzioni calcistiche l’avevano passata liscia, mentre la Juventus, di fatto, era stata esclusa dalla Champions dopo 4 mesi infernali. Non voglio oggi soffermarmi sul merito della vicenda (purtroppo anche la precedente gestione si esposta con comportamenti che giudicherà il tribunale di Roma e qui mi fermo) ma come si siano tenuti i “processi sportivi” in modo del tutto ARBITRARIO, tipico di una giustizia medioevale, con un sistema feudale nel quale, la forte sensazione che è emersa è che politica e amicizie hanno creato enormi iniquità.

𝐍𝐄𝐒𝐒𝐔𝐍 𝐀𝐂𝐂𝐎𝐑𝐃𝐎 𝐒𝐔𝐋𝐋𝐀 𝐒𝐔𝐏𝐄𝐑𝐋𝐄𝐆𝐀: E 𝐎𝐑𝐀…

In quei giorni della Superlega c’è chi, invece di mediare, ha voluto buttare benzina sul fuoco: è vero, alla Juventus del suo nemico Agnelli è riuscita a fargliela pagare ma a quale prezzo? Ora si che ha senso andare allo scontro finale, visto che Arrivabene e Agnelli rappresentano loro stessi, il problema è che la Juventus, in questo sistema marcio e feudale, è stata esposta a rischi eccezionali che potevano avere conseguenze anche irrimediabili.

𝐋𝐀 PRIMA 𝐒𝐄𝐍𝐓𝐄𝐍𝐙𝐀 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐂𝐎𝐑𝐓𝐄 𝐃𝐈 𝐆𝐈𝐔𝐒𝐓𝐈𝐙𝐀 𝐕𝐄𝐑𝐀 𝐒𝐏𝐀𝐃𝐀 𝐃𝐈 𝐃𝐀𝐌𝐎𝐂𝐋𝐄

Però il contesto giurisprudenziale è mutato. L’hanno combinata talmente sporca (non rispettando alcuna procedura garantista o principio di legalità) che diventa difficile per i giudici ordinari fare finta di nulla. E facciamo attenzione che l’inchiesta sul dossieraggio di Perugia potrebbe anche indicarci i mandanti oltre che gli esecutori (anche questi signori saranno ricordati a lungo dalla tifoseria juventina) di quella che è stata una vera faisa contro la Juventus, seppur – bisogna essere obiettivi – anche la precedente gestione ha fatto di tutto per esporsi a rischi più o meno concreti, almeno in ambito sportivo con mezza Serie A e FIGC che voleva farcela pagare al primo pretesto dopo 9 anni di dominio assoluto e fagati spappolati. La Sentenza della Corte di Giustizia Europea espone UEFA e FIFA a un pericolo enorme concorrenziale (ma anche di diritto, infatti è messo in discussione il monopolio e lo stesso conflitto di interessi sul potere disciplinare dei due organismi) per i prossimi 100 anni.

Ed è solo questione di tempo e, mentre sono consapevoli che prima o poi il business delle competizioni per club gli verrà sottratto o estremamente ridotto, devono sperare che non crolli anche il loro potere sanzionatorio (aspetto che la prossima sentenza europea potrebbe minare).

𝐏𝐎𝐓𝐄𝐑𝐄 𝐒𝐀𝐍𝐙𝐈𝐎𝐍𝐀𝐓𝐎𝐑𝐈𝐎 (𝐀𝐑𝐁𝐈𝐓𝐑𝐀𝐑𝐈𝐎) 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐄 𝐅𝐄𝐃𝐄𝐑𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐈 𝐀 𝐅𝐎𝐑𝐓𝐄 𝐑𝐈𝐒𝐂𝐇𝐈𝐎

Aver condannato in modo arbitrario – da parte del sistema di In-Giustizia sportiva della FIGC la Juventus e i suoi dirigenti, espone il potere sanzionatorio e la giustizia sportiva stessa a forte rischio con un’altra sentenza della Corte di Giustizia che si preannuncia catastrofica (e che dovrà poi essere applicata dal Tar Lazio a seguito del rinvio incidentale), visto che Andrea Agnelli e Maurizio Arrivabene, ora che sono svincolati dalle sorti del club, possono andarci fino in fondo.

𝐋𝐀 𝐉𝐔𝐕𝐄𝐍𝐓𝐔𝐒 𝐄’ 𝐒𝐓𝐀𝐓𝐀 𝐑𝐄𝐒𝐀 𝐔𝐍 𝐁𝐄𝐑𝐒𝐀𝐆𝐋𝐈𝐎 𝐌𝐎𝐁𝐈𝐋𝐄 𝐒𝐄𝐍𝐙𝐀 𝐏𝐎𝐒𝐒𝐈𝐁𝐈𝐋𝐈𝐓𝐀’ 𝐃𝐈 𝐄𝐒𝐒𝐄𝐑𝐄 𝐃𝐈𝐅𝐄𝐒𝐀

In Principio, la guerra non è convenuta alla Juventus che è stata resa come un bersaglio mobile e vittima quasi sacrificale, le conseguenze sono state pesantissime ma oggi, a pagare il conto salatissimo saranno UEFA e FIGC. Questione solo di tempo, la prima sentenza parla già chiaro.

I tempi tecnici saranno lunghi ma se la CGEU si è esposta per una questione meramente concorrenziale ed economica, il secondo procedimento invece riguarda DIRITTI FONDAMENTALI DELLE PERSONE, la base del diritto di ogni paese occidentale che fa parte dell’UNIONE. Potete immaginare le conseguenze.

Abbiamo assistito a procedimenti nei quali il DIRITTO DI DIFESA non è stato di fatto riconosciuto, l’accusato non ha mai avuto modo di poter difendersi in modo legittimo, insomma si sono consumati processi di “Giustizia” Sportiva del tutto sommari, non degni di un paese civile, in stile e modo barbaro come se la giustizia sportiva non avesse conseguenze serie su società di capitali quotate in borsa, un atteggiamento discriminatorio ma anche da irresponsabili, creando danni giganteschi a chi li ha subiti senza potersi neanche difendere. Sui giudici che hanno istruiti e portati avanti questi processi farsa, stendo un velo pietoso ma i loro nomin saranno scolpiti nella mente di ogni juventino.

𝐋𝐀 𝐉𝐔𝐕𝐄 𝐄’ 𝐒𝐓𝐀𝐓𝐀 𝐂𝐎𝐒𝐓𝐑𝐄𝐓𝐓𝐀 𝐀 𝐓𝐑𝐀𝐓𝐓𝐀𝐑𝐄 𝐒𝐎𝐋𝐎 𝐋𝐀 𝐒𝐔𝐀 𝐂𝐎𝐋𝐏𝐄𝐕𝐎𝐋𝐄𝐙𝐙𝐀

Alla Juventus è stata solo data la possibilità di trattare sulla sua colpevolezza, sceglierne i gradi e danni, senza poter fare altro, con una pistola puntata alla testa e con la promessa di creare danni alla società quasi irrimediabili, in un sistema, ripeto, arbitrario, svincolato dai principi cardine di qualsiasi ordinamento giuridico CIVILE.

L’innocenza non era contemplata nei procedimenti organizzati dalla FIGC , questo è evidente. Con le spalle al muro e una pistola puntata alla testa i nostri dirigenti hanno dovuto in qualche modo riuscire a rimediare danni che erano già pesanti (circa 100 milioni più danni d’immagine dei quali ne paghiamo anche oggi le conseguenze, considerando la ricerca di sponsor all’altezza).

𝐋𝐄 𝐏𝐀𝐑𝐎𝐋𝐄 𝐃𝐈 𝐑𝐎𝐂𝐂𝐈 𝐄 𝐈𝐋 𝐕𝐀𝐑….

Per non parlare di quello che è successo magicamente in campo e nella sala VAR, la finale di Coppa Italia è stata solo la punta dell’iceberg. Le recenti dichiarazioni del designatore Rocchi suonano come una vera presa in giro nei confronti dei tifosi della Juventus. Mia sensazione personale da tifos. Ma il calcio italiano è credibile con questi soggetti?

Non solo ci hanno massacrato questi signori ma si divertono anche a prenderci per i fondelli.

𝐈𝐋 𝐏𝐑𝐎𝐂𝐄𝐃𝐈𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 𝐀𝐑𝐁𝐈𝐓𝐑𝐀𝐑𝐈𝐎 𝐂𝐎𝐍𝐓𝐑𝐎 𝐋𝐀 𝐉𝐔𝐕𝐄𝐍𝐓𝐔𝐒 𝐍𝐎𝐍 𝐄’ 𝐏𝐀𝐒𝐒𝐀𝐓𝐎 𝐈𝐍𝐎𝐒𝐒𝐄𝐑𝐕𝐀𝐓𝐎…

questo atteggiamento da bulli e da feudatari, pseudo dittatori, non è passato inosservato da parte di altri giudici. I giudici sono uomini e quando i togati della Corte di Giustizia Europea sono stati chiamati dal Tribunale Commerciale di Madrid (sul ricorso promosso da Real, Barcellona e Juventus ad esprimersi sulla Superlega e sul Monopolio di Uefa e FIFA, secondo voi non erano a conoscenza di quello che si stava consumando nei confronti della Juventus e di tutte le minacce velate a mezzo stampa che arrivavano da Nyon? Real Madrid e Barcellona, con un comunicato stampa, l’hanno anche velatamente scritto di aver fornito prove di questa persecuzione da parte della UEFA e delle federazioni verso la Juventus.

Questi atteggiamenti da bulli del quartiere (altro che da uomini di diritto) non può che non aver aiutato la Corte di Giustizia Europea a esprimersi in modo ancora più netto sul Monopolio di FIFA, UEFA e federazioni che confondono e mischiano il potere politico a quello giuridico, sanzionatorio e commerciale. Un evidente conflitto di interessi.

𝐀 𝐃𝐈𝐂𝐄𝐌𝐁𝐑𝐄 𝟐𝟎𝟐𝟑, 𝐋𝐀 𝐏𝐑𝐈𝐌𝐀 𝐌𝐀𝐙𝐙𝐀𝐓𝐀 𝐒𝐔𝐁𝐈𝐓𝐀 𝐃𝐀 𝐔𝐄𝐅𝐀-𝐅𝐈𝐅𝐀 𝐄 𝐅𝐄𝐃𝐄𝐑𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐈

A dicembre 2023, è caduto il primo morto (e che morto) sul terreno delle istituzioni calcistiche. E’ solo questione di tempo. Per il momento l’UEFA (che ha sempre gestito i proventi della Champions League con scarsissima trasparenza) è stata costretta ad aprire i cordoni della borsa ed elargire parecchi soldi ai club. Ed è solo grazie a quel flusso di denaro che la Champions rimane in piedi.

𝐒𝐎𝐋𝐎 𝐈𝐋 𝐕𝐈𝐋 𝐃𝐄𝐍𝐀𝐑𝐎 𝐒𝐓𝐀 𝐓𝐄𝐍𝐄𝐍𝐃𝐎 𝐈𝐍 𝐏𝐈𝐄𝐃𝐈 𝐋𝐀 𝐔𝐄𝐅𝐀 𝐄 𝐋𝐀 𝐂𝐇𝐀𝐌𝐏𝐈𝐎𝐍𝐒

E’ solo per il vil denaro, non perché Ceferin è simpatico o i tifosi trovano empatia per la Nonnina di Lubiana (altra storia patetica).

Il giorno che un ricco arabo o un magnate di un network televisivo statunitense garantirà in modo serio un centesimo di più, state sicuri che il calcio europeo si sfascerà e ci sarà una scissione. Sono oramai società di capitali e comanda solo il denaro. Pensare che l’UEFA dopo dicembre abbia lo stesso potere di prima è da poveri illusi di gente che non capisce nulla di diritto e delle conseguenze legali di quella sentenza.

UEFA e FIFA sono esposte a un rischio enorme e dovranno cedere sempre di più alle richieste dei club.

𝐋𝐀 𝐂𝐋𝐀𝐔𝐒𝐎𝐋𝐀 𝐀𝐍𝐓𝐈-𝐒𝐔𝐏𝐄𝐑𝐋𝐄𝐆𝐀 𝐒𝐎𝐒𝐏𝐄𝐒𝐀 𝐃𝐀𝐋𝐋𝐀 𝐅𝐈𝐆𝐂: 𝐀𝐋𝐓𝐑𝐀 𝐅𝐈𝐆𝐔𝐑𝐀𝐂𝐂𝐈𝐀

E cari amici e amiche, siamo solo all’antipasto di quello che succederà. Voglio vedere quando un club sarà sanzionato da UEFA o FIFA perché vorrà partecipare a una competizione alternativa.

Nel frattempo il Tribunale Commerciale di Madrid ha applicato la sentenza della Corte europea e altre mazzate (prevedibili essendo giudice di rinvio) sono state recapitate a Nyon.

Nel frattempo il populista Gravina, che i giorni della sentenza si appellava alla clausola di esclusione della Serie A (dimostrando di non averci capito nulla e che la sua preparazione nelle questioni legali sia vicino allo zero o ancor peggio) ora si è trovato costretto, con la FIGC, a fare retromarcia e sospendere quella clausola. Un’altra figuraccia per un uomo che si è fatto, negli ultimi due anni tanti amici ma anche tanti (ma tanti) nemici potentissimi.

𝐋𝐀 𝐏𝐑𝐎𝐒𝐒𝐈𝐌𝐀 𝐒𝐏𝐀𝐋𝐋𝐀𝐓𝐀 𝐀𝐑𝐑𝐈𝐕𝐄𝐑𝐀’ 𝐃𝐀𝐋 𝐓𝐀𝐑 𝐋𝐀𝐙𝐈𝐎-𝐂𝐎𝐑𝐓𝐄 𝐆𝐈𝐔𝐒𝐓𝐈𝐙𝐀 𝐄𝐔

Ed ora un’altra spallata pesantissima arriverà – molto probabilmente sull’asse del TAR Lazio-Corte di Giustizia Europea – considerando che questa sentenza verte sui DIRITTI FONDAMENTALI di difesa di qualsiasi persona dell’Unione. Il sistema di “Giustizia” sportivo può ignorare e fregarsene così delle pur minime regole procedurali a tutela del DIRITTO DI DIFESA? E’ solo questione di tempo, ci vorranno 2 anni, 10 anni ma il mondo del calcio non sarà più lo stesso.

𝐃𝐎𝐕𝐑𝐀’ 𝐈𝐍𝐓𝐄𝐑𝐕𝐄𝐍𝐈𝐑𝐄 𝐈𝐋 𝐏𝐀𝐑𝐋𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 𝐒𝐔𝐋 𝐒𝐈𝐒𝐓𝐄𝐌𝐀 𝐃𝐈 “𝐆𝐈𝐔𝐒𝐓𝐈𝐙𝐈𝐀” 𝐒𝐏𝐎𝐑𝐓𝐈𝐕𝐀

Il legislatore dovrà intervenire di nuovo per modificare l’articolo 4 (visto che il reato di slealtà sportiva previsto è indeterminato e vago) e, se ci sarà ancora questo Governo in carica, sono certo che non esiteranno un secondo per esautorare e svuotare ancor di più di poteri arbitrari e feudali l’attuale FIGC.

E c’è un altro dettaglio: ora che Andrea Agnelli e Maurizio Arrivabene non hanno più nulla da perdere e da temere, ci andranno fino in fondo con qualsiasi tipo di ricorso. Siamo solo all’inizio della distruzione del sistema sanzionatorio-disciplinatorio delle federazioni e della UEFA, una distruzione che minerà anche – di fatto – il potere di questa lobby, perché una volta che UEFA e FIGC saranno esautorate dal loro potere sanzionatorio arbitrario (e dovranno rispettare il PRINCIPIO DI LEGALITA’ e qualsiasi diritto a tutela anche della difesa), i club e gli altri soggetti presenti sul mercato non avranno più alcun timore reverenziale nel farli cadere. Lo tsunami è appena partito, prima o poi arriverà a Nyon e a Roma.

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