Tutto su Juventus – Como, prima giornata di campionato
Juventus – Como 3-0, il tabellino
Juventus-Como 3-0
Marcatori: 22′ Mbangula, 45’+1′ (assit Yildiz), Weah, 90’+1′ Cambiaso (Mbangula)
JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio; Cambiaso, Gatti, Bremer, Cabal; Thuram (66′ Fagioli), Locatelli (79′ Douglas Luiz); Weah (46′ Savona), Yildiz, Mbangula; Vlahovic. All. Thiago Motta. A disp. Perin, Pinsoglio, Danilo, Rouhi, McKennie
COMO (4-4-2): Reina; Sala, Goldaniga, Barba, Moreno; Strefezza, Braunöder, Baselli (21′ Engelhardt), Da Cunha (55′ Abildgaard) (62′ Verdi); Belotti (55′ Gabrielloni), Cutrone (62′ Cerri). All. Fabregas. A disp. Audero, Dossena, Cerri, Cassandro, Verdi.
Arbitro: Marcenaro di Genova
Ammoniti: 9′ Sala, 33′ Engelhardt, 57′ Locatelli, 72′ Sala, 88′ Cambiaso
Juventus – Como: le pagelle del Mister
di Alessandro Cilione
Si dirà calcio d’agosto, e che l’avversario non era di quelli impegnativi, ma signori , stasera la Juventus è tornata ad essere una squadra di calcio. Magari ancora incompleta, magari con dei limiti. Ma adesso gioca a calcio, definizione dei ruoli, determinazione, movimenti in sincrono alla ricerca dello spazio o del compagno libero. Nulla di entusiasmante, ma bastava poco per tornare almeno a sorridere dopo tre anni da incubo e sprofondo in bianconero. I più romantici stasera hanno scoperto che un giovane come Mbangula schierato nel suo ruolo ,responsabilizzato e messo in un contesto funzionale, può essere decisivo, e giocare per 90 minuti. Ma in generale si ha una predispozione tattica nella quale ognuno sa cosa fare. Si chiama organizzazione, ormai sconosciuta negli ultimi tre anni. Adesso la Juventus sa difendere ed attaccare come una squadra, non è poco, non è tanto, ma è il punto di partenza dal quale costruire una Juventus vincente.
Le pagelle del nostro Mister Alessandro Cilione su Juventus – Como.
DI GREGORIO 6
Puntuale nelle uscite, per il resto mai impegnato. Bravo coi piedi quando chiamato in causa.
CAMBIASO 7
Disciplinato nel primo tempo da terzino destro (migliorabile in fase difensiva) ma poi per l’infortunio di Weah si sposta in avanti e cambia ruolo come fosse un vestito. Di Messianica memoria il sinistro chirurgico che mette la ciliegina sulla torta.
GATTI 6
Capitano della Juventus, lui, si proprio lui. Gara senza sbavature, segno che se non corre per il campo in maniera scriteriata, mantiene la lucidità per difendere bene, lo aspettiamo nelle gare con avversari più quotati.
BREMER 6
Stesso discorso fatto per Gatti, mette la museruola a Cutrone, ma questo lo sapevamo, pare trovarsi a suo agio con Gatti di fianco.
CABAL 6,5
Attento in difesa ,bravo negli inserimenti, fatti coi tempi giusti, bellissimo il traversone per Vlahovic che solo un regolamento assurdo poteva vanificare.
THURAM 6,5
A volte ricorda Pogba, quello vero, ma sembra avere anche grande cervello, accorcia e allunga bene, tenendo sempre compatta la squadra, e fisicamente è dominante.
WEAH 6,5
Messo al posto giusto, può sfoggiare le sue qualità, ma nn si tratta solo di ruolo, si tratta di essere in una posizione riconosciuta dalla squadra e funzionale per essa. Bello l’inserimento nel quale segna il secondo gol.
LOCATELLI 6,5
Venti metri più avanti fa valere il suo calcio pulito e senza fronzoli, sarò ripetitivo, ma in un contesto di squadra ritorna funzionale anche lui.
YILDIZ 6,5
Gli manca il gol, ma diventerà il leader tecnico di questa formazione, già lo è, lo si intuisce da come gli avversari lo temono, cambio passo devastante, bella visione ,non può che migliorare sempre di più, l’età gioca a suo favore, tanto, ed il talento ancora di più. Il gol di Mbangula è molto merito suo che porta via due avversari.
MBANGULA 7
Voglio premiarlo come migliore in campo, anche se magari non lo è stato, ma è un 2004, ha spaccato la partita con un gol bellissimo, e infine ha dimostrato a qualcuno, che un giovane può giocare e bene per 90 minuti.
VLAHOVIC 6
Partita interlocutoria, i gol per un centravanti contano eccome, ne segna uno bello, ma annullato (lasciamo stare) due pali e buoni movimenti. Diciamo per i suoi detrattori che se tutto fosse andato bene avrebbe preso 8, poi c’è chi vede le partite di calcio pensando sia ciclismo.
FAGIOLI 6
Entra bene in campo, con grinta e geometrie, lui è un altro che dovrà venire fuori dalle ceneri, il talento riconosciuto lo aiuterà.
SAVONA 6
Ne sentiremo parlare, perché raramente sbaglia, fa sempre la cosa giusta ed ha grandi mezzi fisici.
DOUGLAS LUIZ S.V.
L’impressione è che si prenderà la Juve, prima o poi.
THIAGO MOTTA 7
Il voto, è dato dal fatto che fa tornare la Juventus una squadra di calcio, certo il percorso è ancora lungo e tortuoso, ma tutto inizia mettendo le prime pietre.
L’intervista a Thiago Motta nel post partita
L’analisi: la rivoluzione Mottiana
di Juventino 100×100
Thiago Motta è arrivato a Torino con la fama di quello che non guarda in faccia nessuno. E così è stato anche all’esordio in campionato. La formazione la decide di settimana in settimana in base all’impegno, alla brillantezza e tutti i dettagli che vede nei suoi in allenamento. Ed ha stupito subito con una formazione a sorpresa.
Dicevano tutti: ha 13-14 giocatori, le sue scelte sono obbligate. E invece ti mette in campo il ventenne Mbangula (andate a leggere cosa ho scritto su di lui dopo Norimberga-Juventus), tiene fuori il giocatore più importante della rosa (Douglas Luiz) e fa sedere in panchina il capitano del Brasile e della Juventus Danilo.
La fascia va a Gatti, per responsabilizzarlo. Trequartista gioca Yildiz con Weah a destra (autore della seconda rete) e Mbangula a sinistra (colui che sblocca la partita con un bel goal). Il ragazzo è ancora acerbo ma fa intravvedere potenziali doti tecniche e fisiche interessanti.
Bene Thuram a centrocampo, a fasi alterne Locatelli (non mi ha convinto del tutto in fase di palleggio ma siamo in estate), ma soprattutto sembra essere la Juventus di Dusan Vlahovic: due pali, un goal annullato per un fuorigioco millimetrico su un cambio di gioco di 10 secondi abbondanti prima della rete del serbo. Da lui passa tutto il gioco offensivo.
Finisce 3-0, poteva finire con un risultato ancora più rotondo se pensiamo ai pali e al goal annullato. La Juve gioca bene ma è agosto, stiamo tranquilli e rimaniamo con i piedini per terra, perché abbiamo solo affrontato il Como e il calcio d’agosto conta relativamente (l’anno scorso avevamo piegato l’Udinese nettamente con un grande primeo tempo) non gli do peso, ma una cosa è certa: si vede già la mano dell’allenatore nell’atteggiamento, nell’organizzazione di gioco, nell’aggressività e soprattutto nella manovra.
E’ ancora prestissimo per dare giudizi, ma stiamo lavorando nella giusta direzione. Per il resto calma e sangue freddo.
Ma la riflessione la merita Kenan Yildiz: la sua collocazione in campo divide: c’è chi lo preferisce a sinistra e c’è chi, come me, lo preferisce trequartista. Il turco-tedesco per me dietro la prima punta, in posizione centrale, è molto più incisivo. Ho sempre detto che il suo ruolo naturale e quello e, con ogni probabilità, la pensa allo stesso modo Motta.
In quella posizione può svariare da destra a sinistra e essere imprevedibile. Proprio dalla sua sgroppata sulla fascia mancina è nato il primo goal.
Motta a chi ha voluto mandare un messaggio chiaro? All’Atalanta? Alla società? Se i bergamaschi continuano a fare ostruzione su ogni dettaglio della trattativa (sulla valutazione ci siamo da settimane), dai termini di pagamento alle commissioni degli intermediari, forse non è meglio cambiare definitivamente obiettivo?
Non sarebbe così avventato giocare con Yildiz trequartista e investire i 60 milioni in due esterni molto forti? Uno potrebbe essere Sancho e l’altro magari Adeyemi. E poi attenzione a Sterling, visto che il Chelsea sta lavorando sotto traccia per Chiesa. Ne parleremo nella nostra live mercato su juventinocentoxcento.
