Nell’editoriale odierno, prima di dedicarci a una riflessione e un post su Comolli e sul futuro assetto proprietario della Juventus, è giusto spendere due parole su Spalletti e Ranieri.
1 – Spalletti non aveva e non ha un profilo da selezionatore, il reale errore è stato assumerlo come c.t. . E’ un ottimo allenatore e costruttore, bravissimo nel costruire case con solide fondamenta, funzionanti e belle, ma la conflittualità con il prossimo fa parte del suo carattere (vedi Totti, vedi Icardi, vedi Acerbi, ma la lista è molto lunga). Da allenatore e uomo di campo non si discute: negli ultimi 10 anni è quello che è riuscito a assicurare sempre alle proprie squadre un posto nelle prime 4. C’è riuscito anche con l’Inter quando l’Inter era a pezzi. Se andiamo indietro nel tempo ha portato anche l’Udinese in Champions League.
2 – I tifosi della Juventus – nel nostro sondaggio sul nostro canale Messanger-Facebook – a larghissima maggioranza hanno votato per la bocciatura di Spalletti, hanno preferito Tudor (415 voti), per il tecnico esonerato solo 22 si, in 9 hanno votato per Luciano ma dalla prossima stagione.
3- Spalletti è fuori timing massimo alla Juve e nel calcio il timing è tutto. Spalletti andava bene se c’era ancora Giuntoli, una coppia dall’intesa granitica. Oggi, con questa società e con questa squadra, il rapporto con Spalletti non sarebbe semplice.
Un uomo che a Coverciano ha passato il tempo tra polemiche e rapporti non proprio semplici con alcuni calciatori. E’ un allenatore che ha bisogno che qualcuno gli copra le spalle. Oggi c’è un dirigente esperto alla Juve in grado di farlo?
Il club ha deciso: questa è la stagione di Tudor, andiamo avanti su questa linea, non diamo retta agli avvelenatori dei pozzi.
Luciano sarebbe una vera incognita, soprattutto sotto il profilo caratteriale. Non che esistano top allenatori o bravi allenatori dal carattere facile, non ne ho mai conosciuti, ma il toscano è uno che non riesce a tenersi mai nulla dentro, non è diplomatico e a Torino con i media sarebbe in guerra perenne senza la protezione di una società che, oggi, dal punto di vista mediatico è inesistente.
Sarebbe un’incognita, non compatibile sotto il profilo personale con questa società che deve ancora nascere. Dobbiamo ancora scegliere il direttore sportivo che è un elemento chiave proprio per gestire l’allenatore, possiamo permetterci un azzardo simile? No.
4 – Ranieri invece ha il profilo ideale (almeno sulla carta) da selezionatore per la Nazionale. Ruolo che ha già ricoperto con la Grecia. Più che altro in Nazionale serve una persona saggia, d’esperienza e che vada d’accordo con tutti. Ma soprattutto oggi serve un c.t. motivatore-rasserenatore. Il gruppo ha bisogno di stimoli e di ritrovare voglia di allenarsi e giocare con la Nazionale. Se fallisce anche Ranieri, facciamo prima a ritirarci da Mondiale e Europei.
Potrebbe essere una sua ultima Last Dance affascinante.
L’unica incognita vera può essere il doppio incarico di consulente alla Roma e c.t. della Nazionale. Potrebbe essere visto anche come un conflitto di interesse (vi immaginate al primo rigorino a favore della Lupa?).
