Juventus: perché non può fare un mercato “generazionale”, le colpe anche degli allenatori

Perché la Juventus da 5 anni a questa parte non riesce a uscire da questo stallo ed è prigioniera del quarto posto? Se guardiamo alle gestioni tecniche delle altre squadre vi accorgerete che alla Juve ogni anno ci sono 5-6 esuberi pesanti di giocatori fortemente svalutati. Se un giocatore sbaglia 3 partite deve essere ceduto.

Juventus: la squadra degli esuberi

Del resto noi siamo stati quelli che hanno comprato Higuain a 90 milioni e dopo 2 anni lo abbiamo pesantemente rottamato, girandolo al Milan in prestito per fare posto a Ronaldo. A rivedere queste operazioni con distacco dopo quasi 10 anni capisci che alla Juventus non c’è programmazione da secoli. I tesserati Juve, dagli allenatori ai dirigenti si comportano come i bimbi: appena si stufano di un giocattolo lo vogliono buttare, ma nel mercato di oggi è una strategia che non si possono permettere più neanche Chelsea e Manchester United.

Higuain Dyballa


Non è la mentalità sono di noi tifosi, l’aspetto grave è che ogni anno, cambiano allenatori e direttori sportivi che accade sempre la solita storia, ovvero che buoni giocatori con ingaggi faraonici e contratti lunghissimi, costati un occhio della testa, vengono messi fuori dal progetto (più tardi vi faccio degli esempi lampanti).

Il lavoro che non c’è sulle seconde linee

Non c’è proprio la volontà degli allenatori neanche di lavorare su secondo linee che non godono di buona stampa e fama tra i tifosi.

Svalutiamo tutti e questo processo comporta perdite talmente gravi patrimoniali che non ci consente poi di puntare su giocatori generazionali che possono farci riaprire un ciclo.

Perché non ci sono le risorse per Leoni o Mister X

Faccio un esempio concreto per farmi capire: la Juve – ipotizzo – vede in Leoni un difensore generazionale, o in Mister X che viene ritenuto una prima scelta per gli anni successivi. Decide quindi di investire su di lui ma non può farlo perché in rosa ha sette difensori centrali e ha le risorse bloccate tra ingaggi e quote d’ammortamento.

Dei sette centrali, due vengono considerati degli esuberi e non si riesce a cederli bene, così decidono a tutti i costi di svalutarli, cederli in prestito pagandogli metà dell’ingaggio, proprio come è successo l’anno scorso. Risorse bruciate, valore del giocatore a pezzi.

Così si ritrova costretta, negli ultimi giorni di mercato a cogliere un’ “occasione” e pagare 20-25 milioni (a rate possibilmente il prossimo anno) un difensore che forse farà il titolare, forse no. Risultato? Budger compromesso per il reparto per gli anni successivi. Nel frattempo in rosa abbiamo un altro giocatore da quarto posto, dignitoso, discreto. Leoni o Mister X andrà all’Inter o al Milan per rianimare o riaprire il ciclo per 10 anni.

In questo senso non ho capito neanche il rinnovo a Gatti per 3.1 milioni a stagione fino al 2030. Almeno è uno dei nostri che ci mette la garra e il cuore, però l’ingaggio è elevato.

Perché Miretti deve rimanere

Oppure Miretti, si parlava di una cessione al Napoli da 12 milioni, De Laurentiis addirittura pensava a 9. La Juve sembra voler tener duro e alzare sul prezzo e fa bene, perché per sostituire Miretti ci vogliono alla fine 20 milioni, siamo la Juve e un 30% in più lo paghiamo come tassa.

E poi cosa fai? Perdi un calciatore con i colori bianconeri tatuati addosso per prendere un giocatore di passaggio? L’identità di una squadra passa da queste conferme.

Come uscire da questo blocco, l’importanza di fare di necessità virtù

Da uno schema del genere non ci usciamo. L’unica fiammella di speranza è che siano vere le voci che vedono Tudor valutare in modo positivo la prima settimana di allenamenti di Djalo e Rugani. Confermare loro due come riserve, vorrebbe dire liberare risorse importanti per la prossima stagione da investire nel Leoni di turno (da bloccare oggi e da prendere nel 2026).

E’ da queste operazioni di valorizzazione sul campo dei calciatori che si passa per programmare nel lungo periodo, liberare risorse da investire nei calciatori giusti. Idem per Miretti, ma perché non cercare di valorizzarlo il più possibile?

Giuntoli nel 2023 fece una cosa molto simile: mercato immobile per una stagione, risorse risparmiate, il problema è che nel 2024 ha sbagliato l’allenatore e, di conseguenza, anche diversi acquisti sono stati svalutati. Il lavoro di un tecnico sul campo fa poi la differenza anche sul mercato.

Conte ha vinto uno scudetto (con una quota molto bassa però l’ha vinto) con Juan Jesus, Oliveira e Spinazzola, non vedo perché le nostre riserve non possano essere Rugani e Miretti. Ci mancherebbe.

Vogliono cedere Nico Gonzalez, giocatore che non mi ha mai fatto impazzire, ma nel suo ultimo anno alla Fiorentina ha fatto comunque 16 reti in una stagione. In un campionato mediocre come la Serie A, Nico Gonzalez se utilizzato bene può dare il suo contributo. Perché dobbiamo svalutarlo per forza? Non sarebbe meglio invece rilanciarlo e poi eventualmente cederlo?

Dovrebbe esserci una regola fissa alla Continassa che gli allenatori devono lavorare prima di tutto con il materiale a loro disposizione e adattarsi alla caratteristiche della rosa non viceversa.

Non ho capito perché i nostri allenatori quando vengono alla Juve hanno la puzza sotto il naso e vogliono fare e disfare la squadra. E’ successo con l’Allegri bis, con Thiago Motta (che ha voluto smantellare un team intero con Giuntoli) e in parte sta succedendo con Tudor.

Una lunga tradizione che si ripete

Con Moggi non accadeva questo, la squadra la faceva lui, Big Luciano lo ricorda sempre: l’allenatore parlava delle caratteristiche di un giocatore ma non faceva nomi, era Big Luciano a individuare il profilo giusto.

Quando Lippi andò all’Inter per fare lui il mercato, ha fatto solo un buco nell’acqua. Quando tornò si trovò Buffon e Thuram (che erano convinti di essere allenati dal loro ex allenatore Ancelotti che invece fu esonerato a sorpresa a fine stagione da Umberto Agnelli) e Nedved. Senza nulla togliere a Marcello che è stato, per me, il top allenatore della storia della Juve, ma allenare è un conto e fare il manager un altro.

Con Marotta e Paratici, i giocatori li sceglievano loro, al massimo Nedved e Conte davano il loro contributo su alcuni profili isolati (Conte per Giaccherini, Pavel per Pogba). Non a caso l’allenatore leccese ruppe con la dirigenza per il mancato arrivo di Cuadrado e Iturbe.

Il ritorno di Allegri e le scelte illogiche

Ma veniamo ai nostri giorni. Quando un allenatore viene alla Juventus dovrebbe avere l’umiltà di valorizzare il materiale che ha a disposizione.

2021, ritorna Allegri: Ronaldo viene ceduto per il super stipendio, anche se a Max stava sullo stomaco perché CR7 ha voluto il suo esonero due anni prima, ricordate i segni della paura verso la panchina nel match con l’Ajax?
Era uno stipendio insostenibile, ma Arthur non lo provi neanche e lo tratti come un esubero quando a bilancio ha pesato oltre 70 milioni ed ha un maxi ingaggio? La Juventus non poteva più permettersi di mandare al macero un giocatore che pesava per 70 milioni e invece lo ha fatto per volontà dell’allenatore per poi sostituirlo con Locatelli (38 milioni).

Ma dopo la cessione a parametro zero di Dybala per prendere un ex giocatore come Pogba (non giocava da mesi nel Manchester) l’apoteosi la si è raggiunta nell’estate 2023: Vlahovic voluto a tutti i costi dall’allenatore nel gennaio 2022, pagato 80 milioni alla Fiorentina, più 10 di bonus e 10 di commissioni, viene messo sul mercato e lo sa tutto il mondo perché l’allenatore si invaghisce di Lukaku. Altro giocatore svalutato, 100 milioni nel macero? Almeno il serbo fece una stagione decente (2023-24) ma non da giustificare il suo maxi ingaggio. Quando sento che Allegri lo vuole al Milan mi do un pizzicotto per capire che non sto sognando.

E poi Chiesa nel 3-5-2 cosa c’entra? Eppure lui e il serbo sono le stelle della squadra.

Rugani Ajax
Rugani vola nell’agosto del 2024 all’Ajax (con la moglie) in prestito, con una parte dell’ingaggio pagato dalla Juve (che rimarrà a ottobre senza difensori per via di due infortuni gravi)

La disastrosa rivoluzione mottiana

Arriva poi Thiago Motta che si ritrova in casa proprio Chiesa (in scadenza dopo un anno) e giovani come Hujisen e Soulé ma vede bene di indurre Giuntoli di cederli per fare cassa e acquistare Koopmeiners (per me un ottimo giocatore ma pagato 20 milioni di più, purtroppo l’anno è andato come andato), Douglas Luiz (per non farlo mai giocare) e Nico Gonzalez (ma siamo sicuri che Soulé non fosse meglio?). Posso capire Chiesa, forse che ha la scadenza nel 2026 ma a posteriori le altre operazioni paiono folli, come quella di cedere tutti in prestito per poi ritrovarsi senza giocatori in difesa (per via di due infortuni gravi ma la rosa era cortissima comunque) e in attacco (Milik lo si poteva sostituire a mercato ancora aperto). E’ stato bravo nel valorizzare Yildiz, Thuram e Mbangula ma sul resto…

Ora non vorrei che si svalutassero definitivamente Koop, Douglas (anche se il suo destino sembra segnato) e Nico, 140 milioni di investimenti in fumo. Dobbiamo credere nei nostri giocatori e rilanciarli.

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