Oggi inizia il nuovo podcast di Juventino 100×100, il bianco e il nero, la Juve vista sotto entrambi i profili, sia da un punto di vista positivo che negativo, senza fare sconti a nessuno.
Oggi però dobbiamo dedicarci più al nero che al bianco. Se volete sostenerci mettete like e commentate perché oggi affrontiamo un tema molto caldo e discusso: come è possibile che la Juventus sia ridotta così dopo aver bruciato un miliardo di euro di ricapitalizzazioni?
Mala gestio. Una mala gestione che parte anche da vicende che possono sembrare marginali e invece sono, a mio avviso, gravissime perché denotano un voler sempre insistere negli stessi errori, per ragioni di bilancio.
Il bilancio deve quadrare per forza e non potendo vendere gli esuberi vendiamo i giovani. Gli altri club lo sanno e ci strozzano. Come vuole fare oggi il Napoli.
Miretti può essere un buon giocatore come un mediocre, questo non lo sappiamo ma è un 22enne con un ottimo potenziale con tanta esperienza in Serie A. Se Conte lo vuole ci sarà un motivo? Manna che lo conosce bene non è uno sprovveduto.
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Per ammissione del suo agente Branchini “Napoli e Juventus hanno iniziato a parlarsi” per Fabio Miretti. Il club campano offre 10/11 milioni più bonus, la Juve ne vuole di più. La sensazione è che alla fine si troverà un accordo.
Miretti dovrebbe aver trovato un deal con il Napoli sulla base di 1.7 milioni a stagione.
Cedere uno dei nostri migliori giovani a un club che fa di tutto per ostacolarci, a un presidente e un allenatore che ci stanno sempre mancando di rispetto, sinceramente è inaccettabile.
E’ un segnale sbagliato volto alla mediocrità come ce ne sono stati fin dal 2021, disseminati anche nell’ultima gestione (non mi riferisco a Comolli), sono stati svenduti Hujisen, Soulé, Mbanguala e ora Miretti?
Fin quando continueremo a pensare alle plusvalenze e a svendere i nostri giovani a chiunque (anche al nostro peggior rivale) e svendere il nostro futuro da questo tunnel non ci usciremo mai. La Juve continua a essere una fabbrica da plusvalenze (ma verso il ribasso e la svalutazione).
Lo so che il bilancio deve tornare e tendere al break even, ma allora se non riusciamo a vendere, non compriamo e obblighiamo i nostri allenatori a lavorare con il materiale a disposizione.
Se Koopmeiners ti è costato 60 milioni la scorsa stagione e per tre anni è stato uno dei migliori centrocampisti della Serie A, sarebbe consigliabile costruirgli una squadra intorno o almeno scegliere un modulo adatto alla sue caratteristiche. E invece continuiamo a fare il contrario.
La gestione sotto scannavino e elkann ha questo marchio di fabbrica, quella delle plusvalenze a ogni costo.
Io non ce l’ho con la proprietà e tutti gli azionisti che hanno ricapitalizzato per 1 miliardo circa, dopo la pessima gestione precedente post 2018. Io ce l’ho con l’incompetenza e con le scelte di affidare una società sempre alle persone sbagliate e nei momenti sbagliati.
E non ce l’ho con Comolli che l’hanno nominato solo il 29 maggio. Una cosa folle agli occhi degli addetti ai lavori. E’ inutile che blocchi Conte per 3 mesi per poi nominare un manager che non ha nulla in comune con le strategie di Conte. E oltretutto lo fai il 29 maggio? Chi ha consigliato la proprietà (e sappiamo di chi si tratta) lo ha fatto in malafede o commettendo un errore dilettantistico.
Come del resto non aveva senso nel 2023 nominare Giuntoli e confermare Allegri. Si è creata così una spaccatura che ci portiamo avanti anche oggi.
Post 2018, con la morte di Marchionne, gli eredi hanno dimostrato di non essere all’altezza di gestire la Juventus. Almeno fino a oggi è così ed è stato bruciato 1 miliardo per poi dichiarare ogni stagione che l’obiettivo era il quarto posto.
Con un’azionista al 10% (Theter) che proprio ieri ha dichiarato profitti nel secondo semestre per 4.3 MILIARDI di euro, non capisco perchè per il bene della Juventus non si ceda la società. Dal 2021 assistiamo solo a un inno alla mediocrità e a una gestione fatta di clamorosi errori. Continuiamo con questa lenta agonia attaccati al centesimo per svendere i nostri ragazzi anche a chi fa di tutto per detestarci. Non esiste più orgoglio e senso di appartenenza. Siamo e rimarremo senza identità, del resto un club che tratta i propri tifosi come dei clienti si commenta da solo. E sappiamo bene che la storia dei clienti non è una nostra invenzione…
