Juventus: con questa mentalità difensiva si ottiene solo il minimo sindacale, vincere è un’ utopia

Per me Juventus-Inter è stato uno spettacolo indecente, in campo e purtroppo anche fuori. Siamo nel 2023 e ancora parliamo di razzismo. Vergogna! Partita bruttissima e noiosa mentre i cori offensivi e razzisti nei confronti di Lukaku vanno condannati senza se e senza ma, come quelli di San Siro nei confronti di Kostic e Vlahovic. Bisogna essere onesti intellettualmente e sono episodi gravi entrambi.

Almeno a Torino verranno individuati i responsabili grazie alle telecamere a circuito chiuso di un impianto moderno. Non come San Siro, non è colpa dell’Inter se dispone di uno stadio oramai attrezzato come un impianto medioevale.

La rissa poi finale è vergognosa, ma non voglio fare il moralista. Lo dico in tutta sincerità: questo calcio italiano, con questa mentalità gretta, non mi appassiona più.

Facendo un’analisi sintetica sulla Juventus:

  • Organizzazione difensiva molto buona
  • Spirito di gruppo e voglia di lottare su ogni pallone: ottimo
  • Mentalità vincente molto negativa
  • Organizzazione in fase di possesso gravemente insufficiente
  • Individualità in attacco: prestazione insufficiente

Ho trovato lo spettacolo e la qualità del gioco di Juventus-Inter parecchio deludente e non voglio soffermarmi sulla prestazione di Juventus-Verona per non infierire. Ma il mio non è un giudizio estetico, ma sulla mentalità della squadra.

Dopo i primi 10 minuti nei quali pressavamo alti e l’Inter era in difficoltà, ci siamo rintanati ad aspettare la manovra telefonata dell’Inter. Una noia mortale. Se giochiamo così bassi contro Napoli o Manchester City (che hanno una varietà profonda di alternative) ne usciamo a brandelli, per fortuna l’Inter di Inzaghi muove la palla in modo molto prevedibile con i soliti 3 schemi e siamo riusciti a difenderci in modo efficace. Ma abbiamo avuto anche fortuna in un paio di occasioni dove la palla è uscita per pochi centimetri.

La difesa è tosta

Sia nella parte centrale e finale del primo tempo che nel secondo, rimaniamo piatti e bassi, riusciamo a creare solo un paio di ripartenze grazie a iniziative individuali e nulla di più, non creiamo nulla anche se difensivamente siamo molto forti. Gatti mi sta stupendo ogni partita in più, Bremer è stato impeccabile fino al 93’ (dopo ha combinato un errore gravissimo) e Danilo è una garanzia. Più i due esterni Cuadrado e Kostic sono stati molto attenti nella chiusura delle diagonali.

I nostri campioni erano fuori fase

Benino il centrocampo. Locatelli era su tutti i palloni ma poi ha iniziato a commettere errori troppo banali. Rabiot e Fagioli hanno fatto un lavoro oscuro. Chi doveva dare slancio e brio alla manovra, martedì sera non l’ha fatto. Mi sono sembrati poco brillanti Kostic (che è il vero segreto e arma offensiva di questa Juve), Di Maria spento e Vlahovic idem. Chiesa è ancora lontanissimo dal trovare la forma e ci sta.

Nel cerchietto rosso Di Maria e Vlahovic. Siamo a metà del secondo tempo sullo 0-0 (in casa nella partita d’andata) con 11 giocatori dietro la palla e con baricentro bassissimo. La linea difensiva (prima liena) è formata da 5 uomini. La seconda linea da 3 centrocampisti. Il modulo è il 5-3-1-1. Questa immagine è emblematica.

Mentalità: non ci siamo!

Ma l’aspetto che più mi fa male riguarda la mentalità. Abbiamo pensato a difenderci quasi tutta la partita (nel match di andata in casa), abbiamo provato timidamente a ripartire riuscendoci (come ho detto solo un paio di volte). Baricentro troppo basso, pensiamo sempre a non perdere più che a vincere.

Abbiamo trovato il goal su un episodio (e ci può stare visto che faceva parte del piano partita, Allegri dice sempre: “non prendiamo goal e poi… qualcosa succede”) grazie a Cuadrado e sull’ 1-0 abbiamo smesso completamente di giocare. Abbiamo pensato solo a difenderci senza neanche ripartire, buttando la palla a casaccio in avanti. Un atteggiamento molto grave che era già capitato in altre occasioni, anche con il Verona. Alla fine ci siamo incartati da soli, regalando un rigore senza neanche una pressione eccessiva. Ma se ti difendi per 85 minuti l’errore può scapparci.

Possiamo ottenere il minimo sindacale da questa squadra

Con questa mentalità in campo possiamo ottenere solo il minimo sindacale in campionato (visto che gli episodi hanno un’incidenza minore nel lungo periodo) ma nelle coppe, prendendoci questi rischi senza provare a chiudere le partite, rischiamo di pagarla grossa al primo episodio negativo. Basta una distrazione per andare fuori se vuoi vivere sul filo del rasoio in Europa league e Coppa Italia.

Quando vincevamo sempre il gap con le avversarie era davvero importante. Prendevi goal all’88’ e lo rifacevi nel recupero. Bastava solo accendere la lampadina. Oggi non è così.

E’ una Juve troppo indietro come mentalità: difesa, difesa e difesa. Il calcio è fatto di due fasi, entrambe importanti, non possiamo pensare di continuare a trascurare così la fase di costruzione, non possiamo pensare di lasciare l’iniziativa agli avversari come è successo con il Verona. E soprattutto non possiamo smettere di giocare ogni volta che passiamo in vantaggio. Non è ammissibile.

Stiamo raccogliendo (penalizzazione a parte) il minimo sindacale da questa squadra che comunque può vantare di giocatori importanti rispetto alla concorrenza in Serie A: Vlahovic (cannoniere con la Fiorentina e pagato quasi 90 milioni), Di Maria, Bremer (costato fino a 48 milioni), Kostic (migliore giocatore dell’Europa League della scorsa stagione) e titolari di nazionali importanti come Danilo, Alex Sandro, Rabiot, Cuadrado.

Urge un cambio di mentalità se realmente vogliamo tornare a vincere. Ripeto, il messaggio è sbagliato se pensiamo a difenderci per più di 80 minuti nella partita d’andata in casa, non ha senso.

3 pensieri su “Juventus: con questa mentalità difensiva si ottiene solo il minimo sindacale, vincere è un’ utopia

  1. QUESTIONE DI MENTALITà ? CERTO è questo il difetto della Juve, ma da chi dipende ? E’ l’ allenatore che deve inculcare la mentalità della sua squadra, con questo allenatore la squadra non tira mai in porta (primo tempo con l’Inter mai un tiro in porta, spettacolo deprimente) Mandatelo a casa non merita la Juve.

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