Allegri Agnelli

Balice: “Allegri opposizione a Giuntoli, Elkann prende tempo”. Tuttosport: “scontro tra il tecnico e Calvo”

La Juve è spaccata in due fazioni, da una parte gli uomini di Andrea Agnelli (Allegri, Cherubini e Manna) dall’altra chi è stato appena nominato da John Elkann (Francesco Calvo) in un ruolo delicato e cruciale di ricostruzione dell’area sportiva nella quale ci sono le macerie create da Allegri, Paratici e Agnelli in questi anni. Oramai la situazione interna pare esplosiva, a tal punto che la battaglia si è spostata sui giornali. Oramai della vecchia Juve c’è più poco, forse nulla.

Guarda anche il video sul fallimento tecnico e sul mercato di Allegri e come può essere sostituito, perché il suo contratto è un falso problema, ecco il budget per il nuovo allenatore.

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Juve unico top club europeo ancora “catenacciaro”

Nell’area sportiva, nonostante gli scarsissimi risultati e gli investimenti pesanti degli ultimi anni, nessuno però sembra voler fare autocritica, sembra aleggiare una certa presunzione.

E così in quel settore della società c’è chi ancora vuole comandare nonostante i disastri (con un monte ingaggi monstre della squadra) con zero risultati e un gioco a dir poco imbarazzante per il club e i tifosi. La Juve è l’unico top club europeo a applicare ancora il catenaccio e con scarsi risultati. Anche l’Atletico Madrid pratica un gioco difensivo ma con organizzazione di gioco e intensità. La Juve no. Meno male che dovremmo guardare avanti. A me sembra che stiamo guardando indietro di 50 anni fa.

Juve, divisioni come in Ferrari

In questo stato, con queste divisioni, la Juve non ha speranze e rischia seriamente di implodere nelle guerre interne come è in Ferrari. John Elkann deve prendere in mano la situazione, una situazione tragica che ricorda da vicino la gestione di Binotto a Maranello o della Juventus e della Ferrari dal 1987 al 1994.

Ve lo abbiamo raccontato per primi tre settimane fa della opposizione di Allegri e dello squalificato Cherubini (nonché deferito di recente) al nuovo direttore sportivo, poi di queste tensioni ne ha parlato la Gazzetta dello Sport che ha scritto esplicitamente che Allegri stava facendo la guerra a Giuntoli, non lo voleva neanche sull’uscio della Continassa.

Momblando: “forte opposizione di una fazione interna a Giuntoli”

Momblano ha sempre parlato dell’incompatibilità tra Allegri e Giuntoli. Uno dei due è di troppo.

Ieri, nella diretta live di Juventibus, Luca Momblano l’ha detto esplicitamente: “c’è una fazione interna che non vuole Giuntoli” e ha fatto delle allusioni pesanti a un alto dirigente dell’area Allegri-Agnelli. Forse stiamo parlando di un dirigente in odore di squalifiche pesanti?

Fin quando la Juventus sarà imprigionata in questa sfera di influenza allegriana con l’appoggio più o meno esterno di Agnelli temo che non ci rialzeremo. E’ una guerra di potere tra i cugini, a questo punto pare evidente. Agnelli sta facendo la guerra a tutti, sia internamente che esternamente (FIGC, UEFA, Consob, Procure etc etc).

La vendita pare l’unica soluzione

Ho sempre pensato che il bene della Juventus fosse la Famiglia, oggi da tifoso mi auguro una vendita, se Elkann non prenderà seriamente la pratica in mano e farà tabula rasa con il passato. E vi dico di più: ci vuole un nuovo allenatore che abbia carisma e carattere di prendere per gli attributi la fazione avversa o non ne usciremo per una decina d’anni.

A questo punto ci vuole una scheggia impazzita come può essere Conte o un tecnico di grandissimo carisma.

Non ce lo vedo Spalletti a dover combattere una guerra di quartiere come è successo a Sarri (vittima dei vari Chiellini e Agnelli, non è un segreto).

Fin quando le mura della sede della Juve saranno intrise del catenaccio e dei vecchi poteri, non ne usciremo.

Lasciate lavorare in pace Calvo!

Stanno facendo la guerra Francesco Calvo che sta provando, con molta onestà, a ricostruire la squadra facendo un grande colpo: sta prendendo il direttore sportivo più preparato d’Italia (Giuntoli), senza favorire gli amici e gli amici degli amici.
Un consiglio a Calvo anche se non ne ha bisogno: se non gli fanno fare quello che ha in mente, si dimetta o lo metteranno in mezzo come è successo al suo amico Maurizio Arrivabene.

Può una società essere gestita in questo modo? Dopo l’uscita di Marotta c’è stata l’esplosione e ora siamo al culmine di queste tensioni.

Tuttosport: “toni accesi tra Calvo e Allegri”

Stamani la bomba l’hanno lanciata sia Tuttosport che Calciomercato.com
Tuttosport ha parlato di un confronto dai toni molto accesi tra Calvo e Allegri nel post Siviglia-Juve.

L’articolo è scritto da due super firme come Francesco Lanzo e Stefano Salandin:

Nel dopo gara di Siviglia, si sono alzati i toni e c’è stato un acceso scambio di opinioni tra Francesco Calvo, il responsabile dell’area sportiva, e Massimiliano Allegri. Un confronto duro, si dice, dovuto alla delusione per l’eliminazione, ma anche ad altre dinamiche”.

Tuttosport fa un esplicito riferimento a Calvo e Allegri e sottolinea il legame dell’allenatore con Agnelli. Il giornale di Torino e in particolare Lanzo.Salandin hanno voluto dirci qualcosa in più?

Allegri vuole Manna per comandare

Tuttosport ha scritto quali siano le preferenze di Allegri che propone un’alternativa interna.

Naturalmente il contendere con Calvo è proprio il ruolo di direttore sportivo. Allegri vorrebbe la figura di Manna da affiancare allo squalificato Cherubini per comandare lui, questo è chiaro e sotto l’evidenza del sole, inutile che Allegri in conferenza stampa si nasconda, almeno sia trasparente con tutti, in particolare abbia il coraggio di dirlo ai tifosi: “non voglio Giuntoli, voglio comandare io e basta”, invece dichiara che non gli interessa, che sarà la società a decidere. Ma la sua guerra sotterranea di potere continua.

Balice: “Calvo vuole Giuntoli ma Allegri… e Elkann prende tempo”

Nicola Balice di Calciomercato com è esplicito:

“È Francesco Calvo a guidare la corrente di chi ha optato per il ds dello scudetto, andando anche oltre quel meccanismo di scelta condivisa con Federico Cherubini e soprattutto Max Allegri, sentitosi tagliato fuori dalla reale fase decisionale. Mentre l’opposizione è guidata proprio dall’allenatore…”

Balice prosegue: “in tutto questo si inseguono e consolidano le voci di chi parla di una certa tensione tra queste due aree all’interno del blocco sportivo bianconero, al netto delle dichiarazioni comuni sulla graniticità dello stesso. Con la Juve, intesa come proprietà, che a questo punto frena e si riprende qualche giorno di riflessione anche in attesa delle prossime sentenze, con le possibilità di disputare la Champions che sembrano diminuire”.

Da quello che scrive Balice, Elkann sembra aver preso tempo, la fazione di Allegri sta vincendo e sta facendo saltare la trattativa con Giuntoli.

Se Allegri è così potente, allora comanda sempre Agnelli?

A questo punto è lecito domandarsi: se Allegri è così potente a tal punto di convincere Elkann a prendere tempo su Giuntoli, forse alla Juventus comanda sempre Andrea Agnelli?

La mia non è una provocazione. Tre settimane fa vi ho parlato di queste forti tensioni e mi davate del pazzo e mi insultavate. Ora vi anticipo questo: alla Juve la sfera di influenza di Agnelli è sempre decisiva.

Perché UEFA e FIGC non mollano di un centimetro nonostante le sue dimissioni?

Alla Juventus gli allenatori non hanno mai comandato ma da due anni…

Come è possibile dare tutti questi poteri a un allenatore? Alla Juventus gli allenatori non hanno mai fatto il bello e il cattivo tempo, eppure a Allegri è concesso di tutto da due anni a questa parte. La società è debolissima e si sta piegando al tecnico. Agnelli sembra sempre il leader di questa società.

Non a caso alla presidenza hanno messo un tecnico. E guarda caso, il Dottor Ferrero ha telefonato a Alessandro Del Piero, lo voleva in società a gennaio. Vi risulta che ADP sia alla Juventus? C’è solo un filo conduttore: Agnelli-Allegri continuano a fare il bello e il cattivo tempo in casa bianconera.

3 pensieri su “Balice: “Allegri opposizione a Giuntoli, Elkann prende tempo”. Tuttosport: “scontro tra il tecnico e Calvo”

  1. Se rimane Allegri io e sono sicuro la Juventus perderà tutti quei seri tifosi che amano lo sport e soprattutto la Juventus che con Allegri a insultato l’avvocato Agnelli e tutto il ❤️vero juventino…
    Con Allegri addio Juventus per sempre.

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