Mondo Juve in piena evoluzione, mondo Juve spaccato in fazioni? Non lo esclude neanche Luca Momblano che, la scorsa settimana, era stato il primo a parlare di una “fazione interna contraria all’arrivo di Giuntoli”.
“Calvo è intoccabile”
Il giornalista torinese, molto esperto di questioni juventine, spiega la posizione di Francesco Calvo entrato in rotta di collisione con Allegri nel post di Siviglia: “non potrà mai essere rotta la catena di Calvo” perché – spiega in sintesi – è una diretta emanazione di Elkann.
Calvo è di fatto un esecutore delle volontà della proprietà, intesa come Elkann. Viene rivalutata molto la figura del dirigente, responsabile dell’area sport, del resto lui è il superiore di Allegri e non viceversa, come vorrebbe far intendere lo stesso allenatore con i suoi amici giornalisti (Caressa, Sabatini, Padovan, guarda caso tutti anti-juventini), aggiungiamo noi.
Basta con una gestione alla Moratti!
Lo stesso Massimo Zampini ammonisce: “non esiste che un allenatore pretenda di essere consultato per la scelta del direttore sportivo”. Come ci ricorda il buon Massimo, la Juve viene prima di tutto. “Alla Juve non è mai esistito”. Chi si sente sopra la Juve, deve andarsene, aggiungiamo ancora una volta.
Basta con la gestione alla Moratti degli ultimi anni dove Chiellini va a bussare alla porta di Andrea Agnelli (che lo accoglie!!!) per delegittimare Sarri. Ne abbiamo viste troppe.
Momblano era stato il primo a parlare di questa spaccatura. Successivamente si sono allineati a questa voce Nicola Balice di calciomercato.com e altri organi di informazione, fino alla sparata finale con Caressa che ha fatto da portavoce di Allegri su Sky, uscendo entrambi allo scoperto.
Momblano: “Manna? Fu scelto da Agnelli…”
Su Juventibus, il giornalista torinese ha provato a fare un po’ di chiarezza, spazzando via le voci su alternative a Giuntoli.
“Una soluzione interna? Non esiste. Manna? E’ stato scelto ad ottobre da Agnelli come direttore sportivo, ma non era legato a Allegri”. Lo stesso Manna che rischia l’inibizione come Cherubini. Non esistono soluzioni interne.
Questo indizio – riportato dal giornalista di Telelombardia – però rafforza ancor di più la nostra teoria dell’influenza di Andrea Agnelli (del resto è uno dei proprietari della Juventus) nell’attuale gestione: Allegri e Cherubini sono intoccabili, perché nessuno li sfiora nonostante i disastrosi mercati e risultati sul campo?
Agnelli ha sempre un’influenza decisiva, se ne è andato solo nella forma? Tutti i suoi uomini si stanno opponendo a qualsiasi forma di evoluzione e cambiamento all’interno di un club sotto una gestione perdente e in forte declino da quando è stato cacciato Marotta. Una parte della società spinge sulla linea di una continuità gestionale che ci ha portato a dove siamo ora, ovvero a uno dei punti più bassi della storia della Juventus.
“Allegri confermato al 64% ma… poi sceso al 21,6%”
Ma ritorniamo a noi. Per Momblano ieri Allegri aveva “il 64% di possibilità di rimanere”. Inoche ore sono però cambiate le cose, si sono ribaltate.
C’è un aggiornamento delle 13 del 23 maggio, con un tweet dello stesso Mombly che vede le azioni di Allegri, secondo lui, scendere in picchiata al 21,6%.
Come rimane forte la candidatura di Giuntoli. Lo stesso Luca smentisce le teorie di Caressa-Allegri: in realtà “Giuntoli come direttore sportivo è una scelta di Elkann”. Non esclude però che Elkann possa aver avuto un ripensamento. Sarebbe deleterio e soprattutto non esistono alternative: “non esistono scelte interne…”.
Insieme all’amico e socio Zampini di Juventibus, sono entrambi convinti che “ci vuole una figura esterna” forte.
“Non escludo la candidatura di Spalletti perché…”
Quando a Momblano gli viene chiesto se la candidatura di Spalletti non sia da escludersi: “se Allegri dovesse andarsene, non la escludo”. Lo juventinologo rivela: “vi ricordate quando a ottobre vi dissi che Spalletti aveva dato un mandato unilaterale a Davide Lippi per la Juventus e solo per la Juve?” poi ne sono successe di tutti i colori.
Questa chicca però dimostra della volontà, almeno in passato, di Spalletti di raggiungere la Juventus che, nonostante i recenti problemi, esercita un certo fascino. Luca fa capire che Giuntoli sia motivatissimo e che abbia fatto di tutto per riuscire ad approdare in bianconero.
Momblano tende a escludere un anno sabatico per Lucianone: “mai visto per un allenatore che ha vinto uno scudetto l’anno dopo stare fermo”.
Se fosse una scelta per i soldi “andrebbe al Tottenham dove ballano i 17 milioni di Conte di ingaggio”.
Si parla anche di una clausola che libererebbe Big Luciano dal contratto (rinnovato da ADL automaticamente) ma che lo costringerebbe a stare ai box per una stagione. “Io non ne so nulla di questa clausola”.
E’ un intrigo ma sia Giuntoli che Spalletti vederli alla Juve, non è un’ipotesi così irrealizzabile.
“Non lo vedrei favorito nella corsa alla panchina ma comunque va tenuto nei candidati senza dubbio”.
Juventino CentoxCento 
Allegri deve essere licenziato! Non è all’altezza di fare l’allenatore di una squadra da ricostruire e di valorizzare i giovani e nello stesso tempo non riesce a far esprimere i valori dei giocatori già affermati!
Spalletti pur essendo bravo non mi sembra adatto alla Juve! A questo punto andrei su un allenatore giovane che abbia entusiasmo e voglia di innovazioni: Tudor, De Zerbi, Palladino e via dicendo…
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