Scrivi Manna, leggi Cherubini-Allegri. “Tutto cambia perché nulla deve cambiare”. Il Gattopardo Allegri continua a influenzare le dinamiche dell’asset più importante della Juventus, quello sportivo, con politiche anti-evolutive che vanno dal sabotaggio dell’arrivo di Giuntoli al conservare lo staff atletico che negli ultimi 10 anni (tranne due stagioni) ha reso la Juve una squadra atleticamente fuori dal tempo. Le 5 sconfitte su 6 in Champions lo testimoniano, per non parlare delle 5 reti subite contro il Napoli che andava al doppio della intensità e velocità della squadra bianconera. Imbarazzante per i dirigenti juventini non capirlo.

Guarda il nostro video sul mercato della Juve: un’analisi profonda sulle responsabilità, le vecchie operazioni e i giocatori nel mirino di Allegri-Cherubini-Manna. Se ti piace il video metti un bel like e commenta, facci sapere la tua opinione e non scordarti di iscriverti al nostro canale per non perderti un video!

Retromarcia su Allegri per un compromesso all’interno di Exor?

Allegri deve rimanere al suo posto, frutto dell’arte del compromesso tra i due azionisti di maggioranza di Exor. Andrea Agnelli ha dovuto inghiottire troppi bocconi amari in questo periodo: dal patteggiamento all’addio immotivato alla Superlega.

Nessun dirigente bianconero ha avuto il rispetto e la buona creanza di spiegare a un popolo bianconero il perché della rinuncia dopo due anni di bombardamenti giornalieri mediatici, a poche settimane dalla Sentenza della Corte di Giustizia Europea. Scanavino ha giustificato l’UEFA  e Ceferin sulle minacce. Sta difendendo più la Juve Florentino Perez che i dirigenti bianconeri. Stesso film del 2006, molto probabilmente perché devono vendere bene e in fretta.

I tre uomini al potere sono legati da Agnelli

Così i traghettatori accettano che tre uomini di Agnelli siano ancora al potere: Cherubini-Allegri-Manna (che era già in odore di promozione a ottobre prima delle dimissioni del consiglio di amministrazione).

Il mercato lo continuerà a fare chi ha distrutto il bilancio e lo spessore tecnico della squadra in questi due anni cedendo giocatori di personalità e qualità che però non erano in sintonia con il tecnico.

Pensiamo a Dybala, De Ligt (che se ne è andato per problemi con il tecnico come l’olandese ha evidenziato in più di un’intervista), il giovane Kulusevski e  Ronaldo (unica cessione comprensibile ma intempestiva). Per ingaggiare Pogba (che da due anni quasi non giocava a Manchester, chissà perché), i demotivati Di Maria e Paredes. Abbiamo strapagato giocatori normalissimi come Locatelli e la testa calda Kean (guardate cosa sta succedendo nell’under 21).

Il prossimo mercato sarà contrassegnato dalla solita linea: giocatori famosi e costosi, sul viale del tramonto come il 31enne madrilista Lucas Vasquez (che ha un ingaggio pesantuccio), l’ingestibile Zaniolo (c’è già l’ok di Allegri all’operazione).

Ciliegina sulla torta Alvaro Morata. Un giocatore che amo ma è la solita minestra riscaldata. Nel mercato di gennaio 2022 la Juve si svenò per Vlahovic (90 milioni tra commissioni e  bonus) perché dopo aver giocato l’intero girone d’andata con Alvaro centravanti come un agnello sacrificale, la Juve aveva bisogno di un bomber.

Invece abbiamo visto fare al serbo il solito gioco da boa a 70 metri spalle alla porta. Così verrà venduto ma è meglio dire svenduto, perché Dusan punterà i piedi come ha fatto De Ligt l’anno scorso.

A Allegri piace Scamacca e questa sarà la mossa definitiva per aver smantellato quella che era la squadra e la rosa più forte d’Italia, abbassando di pochissimo il monte ingaggi. Capitolo Alex Sandro, siamo al paradosso. Dopo averlo fatto giocare per 38 partite, il numero di gare sufficienti per il rinnovo automatico del contratto, ora la Juve vuole pagargli una clausola rescissoria da 4 milioni. Sicuri che Giuntoli non serva?