Interessante ragionamento di Massimo Zampini, lo juventinologo che rappresenta i tifosi bianconeri in varie trasmissioni come Pressing su Italia 1, ma è anche il fondatore di una bellissima comunity come Juventibus, il canale Twitch dedicato al club di Torino.

Massimo – durante la diretta di mercoledì – nell’intervista con Guido Vaciago, ha condiviso una domanda ragionata molto interessante al direttore di Tuttosport.

Facciamo però una premessa: Zampini è sempre stato dalla parte di Allegri (e di tutti gli allenatori della Juve), tranne negli ultimi mesi quando ha riconosciuto che l’Allegri bis non sia riuscito a dare i frutti sperati.

Sempre molto equilibrato ha condiviso il suo punto di vista anche ieri.Ecco le sue considerazioni sulla permanenza di Allegri in bianconero.

“La percezione oggi, magari, anche facendoci condizionare dai social, ma anche parlando con le persone, è che dall’80% al 90% dei tifosi sia per cambiare l’allenatore. Credo sia così. Io continuo a dire una cosa: una Juventus forte ci comunica che: ‘me ne frego del vostro pensiero di tifosi, io tengo Allegri perché siamo convinti’, argomentando che ‘con una società forte e con i giocatori adatti possa far bene. Noi siamo tutti in sintonia e teniamo Allegri, voi lamentatevi pure, non vi abbonate ma vincere noi’.

“In questo caso la società ha tutto il mio sostegno per questa scelta. Ma la mia idea è un’altra: questa società dice ‘teniamo Allegri’ e io percepisco che la conferma sia giustificata solo perché c’è un contratto di due anni molto caro. Allegri percepisco che stia litigando con una parte della dirigenza e non mi pare che abbia tutta questa fiducia negli altri. Nessuno, a mio avviso, ha un’idea di un progetto a lungo termine. Ecco, allora io dico: tenere Allegri così che non c’è tutta questa unicità di vedute. Io non mi fido, non mi piace non traspare questa totale fiducia. Hanno il mio sostengo perché tifo per la Juve ma io non li capisco più”.

Sul canale Juventibus, Guido Vaciago (che ha contatti quasi quotidiani con i dirigenti della Juve) risponde:

“Al momento io non ho ragione di pensare che possa esserci un altro allenatore. Perché? Perché non percepisco che ci siano spiragli per altri. E non riesco a immaginarmi degli scenari nei quali si decide improvvisamente di scegliere un altro allenatore. Poi nessuno ha la sfera di cristallo, nessuno può prevedere l’imprevedibile. Magari si incontrano Giuntoli e Allegri e litigano perché non la pensano alla stessa maniera ma questo non lo possiamo sapere. Sulla base delle informazioni che ho e sulla base della mia esperienza ventennale sulla Juventus, mi sento di dire che non riesco a intravvedere uno spiraglio che la Juve cambi allenatore”.

Vaciago poi, dopo una lunga analisi, risponde a Zampini sui motivi della conferma: da una parte ammette che tale scelta è dettata solo dalla “convenienza economica” determinata dal contratto in essere di due anni. Dall’altra è un ragionamento della società che prevede di cambiare molti giocatori il prossimo anno e ritiene che anche il cambio di allenatore sia “un fatto traumatico”. Per questa ragione il club non se la sente di rischiare.

Vaciago afferma: “siamo a metà strada tra le due ipotesi” facendo intendere che entrambe le ragioni hanno spinto la Juve a confermare Allegri, per una scelta che comunque è molto impopolare (a nostro avviso).

Vaciago era stato due mesi fa il primo a farci capire che la società era spaccata sull’allenatore. C’erano dirigenti che erano favorevoli al cambio e altri no. E così è stato, tutto quello che ha detto si è verificato e, tra le righe, lo stesso direttore di Tuttosport non l’ha negato neanche ieri.