Quando Morata e Dybala servivano in profondità Dusan Vlahovic per il serbo non c’erano problemi nel trovare la via del goal. Si riparte da questi presupposti.
Per l’edizione odierna di Tuttosport, Max Allegri avrebbe chiesto un trequartista, spero non per continuare a giocare con il 5-3-1-1 ma con il prospettato 4-3-1-2 o ancor meglio 4-2-3-1.
Manca secondo il quotidiano torinese un giocatore dalle caratteristiche di Paolo Dybala, lasciato andare l’anno scorso a zero, perché si voleva anche applicare il nuovo modulo 4-3-3. In realtà poi si è fatto il 3-5-2 (o 5-3-1-1) nel quale Di Maria era un pesce fuor d’acqua. Un vero paradosso.
Su Dybala bisogna essere coerenti. Il nostro pensiero dell’anno scorso è quello di quest’anno: la richiesta di ingaggio (10 +2 milioni per 4 anni) per un giocatore che 12 mesi fa non dava garanzie fisiche era una pura follia. Infatti alla Roma ha firmato per 5 milioni a stagione. Ma con i capitolini ha avuto molti meno problemi fisici, il che fa presupporre che a livello di preparazione atletica e dello staff medico ci sia qualcosa che non funzioni nel club bianconero. A Giuntoli l’ingrato compito di sistemare le cose in un anno. L’incapacità di gestire l’argentino c’è costata una seconda punta-trequartista di grande talento.
Piange il cuore vedere Dybala in giallorosso ma l’anno scorso purtroppo non c’erano i presupposti.
Pensiamo positivo: a Torino almeno si sono accorti che nei primi 5 mesi di Vlahovic, le poche palle che gli arrivavano, erano fornite da Dybala e Morata che giocavano alle sue spalle. Averli tagliati entrambi non è stato un colpo di genio (ma sull’argentino abbiamo spiegato anche che c’erano problemi economici e finanziari). Essere consapevoli di tutto ciò può essere un primo modo per ripartire con il piede giusto.
Il primo candidato al ruolo di trequartista è senza dubbio Paul Pogba che sarà monitorato costantemente da Cristiano Giuntoli e le sue performance saranno valutate durante la tournee americana. Purtroppo errare è umano, perseverare diabolico, ma alla Juve il marketing conta più degli aspetti tecnici da almeno 5 anni. Il Napoli di Spalletti l’anno scorso è andato in ritiro in montagna e la squadra ha volato, soprattutto nella prima parte di stagione. Coincidenze?
Se Pogba dovesse dare garanzie fisiche e continuità, il club non tornerà sul mercato.
Se invece, come non speriamo, il francese dovesse mostrare segni di inaffidabilità anche in estate, a quel punto Giuntoli e Manna sono pronti a intervenire.
Il primo nome della lista è un francese: si tratta di Enzo Le Feé in scadenza tra un anno con il Lorient. Titolare dell’Under 21 transalpina. Su di lui c’è il Rennes disposto a investire circa 25 milioni. Non sarà facile anche per il timing dell’operazione.
Vi abbiamo avvisato due settimane fa che durante il Mondiale Under 20 non è stato seguito solo Casadei tra gli azzurrini ma anche Baldanzi dell’Empoli, una bottega spesso frequentata da Giuntoli.
Il nuovo dirigente bianconero però pensa a un suo ex calciatore che il Napoli ha messo sul mercato: si tratta del polacco Piotr Zieliński, anche lui in scadenza nel 2024. De Laurentiis chiede circa 20 milioni di euro. Per il nuovo direttore tecnico bianconero sarebbe una scommessa sicura ma dipenderà tutto dalle condizioni di Paul Pogba.

Magari tornasse la joia. Sognare non costa nulla.
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