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Tuttosport: Giuntoli il mediatore

Stefano Saladin, prestigiosa firma di Tuttosport, parla dell’opera di mediazione che Cristiano Giuntoli, nei suoi primi giorni di scuola, metterà in atto tra il duo Vlahovic-Chiesa e Max Allegri. L’esperto giornalista riconosce che non sarà semplice e che le distanze tra i due attaccanti e il tecnico sono evidenti.

Su questo punto (anche se la mediazione non è l’unico argomento che tratteremo), quella di Giuntoli sarebbe un’abile mossa per prendersi il club non a parole ma con i fatti. Premettiamo che il compito di un direttore sportivo/tecnico è proprio quello di mediare tra la squadra, il club e l’allenatore. Quindi è un’operazione logica e giusta a mio modo di vedere.

Nel caso la mediazione fosse fattibile (esistono dei blocker importanti) e Giuntoli compiesse il miracolo guadagnerebbe punti di fronte alla proprietà, allo spogliatoio e diventerebbe indispensabile per Allegri che, in quel caso, dovrà farsene una ragione e accettarlo non solo a parole. Giuntoli diventerebbe un punto di riferimento anche per le stelle della squadra proprio come Vlahovic e Chiesa.

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Perché Vlahovic e Chiesa sono scontenti

Il problema rimane come riuscire a ricucire lo strappo? La nostra personale considerazione. Prima di tutto i due giocatori sono scontenti per come sono stati gestiti nell’ultima stagione e impiegati da un punto di vista tecnico. Il 3-5-2 (ma è più corretto parlare di un 5-3-1-1 visto l’atteggiamento degli esterni e la posizione della seconda punta) non è un modulo che si adatta ai due attaccanti. Vlahovic rimane costantemente spalle alla porta, quando invece dovrebbe essere lanciato in profondità dal Dybala o Morata di turno come nel suo primo anno.

Chiesa e Pogba potranno fare la stessa cosa? Sul francese i nodi sono di natura fisica, Chiesa invece è più individualista dell’argentino e dello spagnolo. Difficile. Inserire in questo contesto Zaniolo (come vorrebbe Cherubini) sarebbe l’ennesimo errore grave, ovvero inserire un solista in un attacco già di egoisti e anarchici.

Solo un cambio di modulo può ricucire lo strappo

Solo con il passaggio – mio modestissimo parere – al 4-3-3 o al 4-2-3-1 si potrebbero recuperare i due giocatori. Quindi Giuntoli dovrebbe convincere Allegri a rinunciare alla difesa a cinque (e con la linea a 4 Bremer rischierebbe di non trovarsi a suo agio, la coperta sembra corta).

C’è poi un problema di metodologie di allenamento non condivise soprattutto dai più giovani ma anche dai veterani. Se avete dei dubbi andate a rileggervi le dichiarazioni di De Ligt dell’anno scorso. E’ lo stesso pensiero (o poco ci manca) di Federico Chiesa che ha fatto trapelare di essere per nulla soddisfatto dei ritmi blandi e dei carichi di lavoro leggeri. Ha bisogno di lavorare di più e in maniera più intensa per rendere al meglio fisicamente.

Idem Di Maria ha fatto trapelare tutto il suo scetticismo su come si lavora alla Continassa.

Giuntoli negli USA con la squadra

Quindi l’opera di Giuntoli non sarà così facile. Secondo Tuttosport volerà nel tour statunitense con la squadra insieme al suo vice Giovanni Manna. Entrambi non seguiranno le trattative in Italia e in Europa. Preferiscono lavorare a stretto contatto con Allegri e il gruppo squadra. E’ probabile poi che uno dei due ritorni in Europa (Manna il primo indiziato).

Un segnale forte da parte del direttore tecnico convinto che i veri acquisti la Juve li abbia in casa.

TS: per Giuntoli vietato svendere i due attaccanti

Volevo focalizzarmi soprattutto sull’indiscrezione pubblicata da Saladin sul fatto che Chiesa-Vlahovic Giuntoli li ritenga un “patrimonio tecnico del club” e che “non si debba commettere l’errore di svenderli”.

Partiranno quindi solo a cifre congrue: Vlahovic sugli 80-90 milioni e Chiesa sui 60 milioni. Chiaro che in Premier hanno budget importanti ma non sono neanche così fessi. Vlahovic è ancora afflitto dalla pubalgia e viene da una stagione da incubo. Chi è disposto a pagare 80-90 milioni? E’ vero che al Chelsea di “puttanate” ne hanno fatte parecchie nell’ultimo anno, ma i blues sono stati i primi a proporre contropartite tecniche perché hanno troppi esuberi.

Chiesa è reduce da uno degli infortuni più gravi che possa subire un calciatore, logico andarci con i piedi di piombo. L’unico vero problema per Federico rimane il contratto in scadenza nel 2025.

Ma siamo fiduciosi che Giuntoli saprà lavorare al meglio sul mercato ma anche nella gestione del gruppo squadra, suo vero punto di forza.

Giuntoli rivoluzioni il team dei preparatori atletici

Cristiano è diplomato all’ISEF ed ha molta esperienza nel calcio, la mia speranza è che faccia piazza pulita del team dei preparatori atletici che da anni stanno lavorando molto male alla Juve. Allegri da questo punto di vista è indifendibile e non può tenere sotto scacco un club da una cerchia ristretta di professionisti che ha deluso non solo negli ultimi due anni. Infortuni e scarsa forma perenne lo testimoniano.

Spero inoltre che la squadra, dopo quasi 10 anni, inizi realmente a lavorare sull’intensità, cosa a cui non è stato consentito a Sarri, vittima di un ammunitnamento fuori e dentro lo spogliatoio.

Perché in questo momento la Juve, per metodologia e cultura del lavoro è considerata dagli addetti ai lavoro come un club appartenente al “Medioevo” calcistico (sto parlando solo di campo), rispetto a tutto il resto del calcio. Una vera bestemmia considerando che fuori dal campo di allenamento è una delle società più organizzate al Mondo. Uno dei tantissimi paradossi ereditati dalla Gestione Agnelli. Bisogna fare attenzione a leggere bene la storia: c’è una Juve Agneliana con Marotta e una senza Marotta. Come passare dal giorno alla notte.

Come alleggerire il prossimo conto economico di bilancio

C’è poi il problema di risanare il bilancio, ma sarebbe più corretto il conto economico della prossima stagione (senza i ricavi Champions). Come riuscire a farlo senza vendere Chiesa e Vlahovic? In tal senso le priorità della nuova squadra mercato sono quelle di liberarsi degli esuberi e di farlo nel modo più corretto possibile. Focus quindi su Zakaria, Arthur (difficile), Alex Sandro (difficile), Pellegrini e McKennie.