Paul Pogba ha capito che qualcosa è cambiato nella Juventus, il bengodi dell’anno scorso è finito. Basta privilegi e stipendio d’oro stando in pantofole o sulle piste da sci, ora si deve lavorare e sudare in palestra per recuperare. L’arrivo di Giuntoli ha messo tutti sull’attenti, diversi giocatori sono oggetto di valutazioni.
Paul ha iniziato gli allenamenti post infortunio lunedì alla Continassa e la società sta valutando attentamente le sue condizioni. Guadagna 8 milioni netti di euro più 2 di bonus, un ingaggio insostenibile per un club che è almeno per una stagione fuori dalla Champions.
Da più fonti arriva la medesima conferma: se Pogba non dimostrerà di essere integro, la società passerà all’attacco chiedendo all’agente del giocatore, Rafaela Pimenta, una drastica diminuzione dello stipendio. Si cercherà di legare l’ingaggio con le presenze del giocatore. Anche il trentenne francese non può pretendere, se non dà le necessarie garanzie atletiche, il rispetto del contratto in essere.
La manovra è chiara: mettere sotto pressione Paul Pogba. Non sono più permessi comportamenti come quelli dell’anno scorso quando il francese, pur con il menisco lesionato, non voleva operarsi.
Un club e dirigenti con un po’ più di polso (per non parlare anche dell’allenatore) si sarebbero fatti rispettare, a costo di metterlo alla porta, perché c’erano gli estremi per richiedere una rescissione unilaterale. Ma la Juventus della scorsa stagione imbarcava acqua da tutte le parti, lo sappiamo benissimo, è evidente.
Un giocatore – se pretende che il suo contratto sia rispettato – deve dare garanzie minime di poter ancora giocare, cosa che Pogba non ha garantito in questo primo anno in bianconero.
Se Pogba non darà sufficienti garanzie sarà accompagnato alla porta a costo di arrivare a una rottura traumatica. Il club lo vuole spingere verso l’Arabia Saudita o MLS se gli scenari dovessero prospettarsi negativi.
L’obiettivo di Allegri e Manna sarebbe di mettere le mani su Sergej Milinkovic Savic, 29 anni della Lazio. Un giocatore che in un campionato modesto come quello della Serie A può sempre fare la differenza. Per questa ragione Giuntoli non lo sta mettendo in discussione, ci mancherebbe anche se un giocatore più giovane darebbe maggiori margini per la programmazione futura.
SMS in Italia può fare la differenza. L’ex direttore sportivo del Napoli però ha un debole per l’atalantino Teun Koopmeiners, giocatore di 25 anni, centrocampista completo che sa difendere, abile in costruzione e che conosce bene la via della rete.

Un pensiero su “Giuntoli, per Pogba cambia il vento: riduzione d’ingaggio o cessione. Ecco il nuovo obiettivo bianconero”