Un danno da almeno 80 milioni di euro (l’esclusione dalla Champions) più la probabilissima esclusione dal Mondiale per Club (mancati ricavi minimo per 60/70 milioni). Una multa potenziale da 20 milioni di euro (con la UEFA che si arrogherà il diritto a settembre di suggerirci come gestire i conti e quindi le nostre politiche aziendali per trovare un nuovo agreement) più l’esclusione dalla Conference League (altri 10-15 milioni tra sponsor, ricavi da stadio e contributi). Questa linea della conciliazione è servita a qualcosa?

Per Giuseppe Cruciani no. Intervenuto l’opinionista è intervenuto a gambe unite e presto leggeremo il suo intervento.

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Le decisioni della FIGC e della UEFA sono costate care, per una giustizia sportiva a dir poco discutibile. La FIGC e la UEFA hanno solo preso per buone le tesi dell’accusa rappresentata da un pubblico ministero (che in un processo penale è una parte) che ha dichiarato tutto il suo “odio nell’esercizio delle mie funzioni” verso la Juventus. Ieri ce l’ha ricordato Massimo Zampini.

Se non è tutto preordinato questo? Qualcuno pagherà alla fine il conto di un danno del genere? Nessuno, fidatevi, siamo in Italia, un paese che quando si parla di giustizia è tutto meno che credibile.

UEFA che non ha ancora mosso un dito contro Barcellona e Manchester City, con contestazioni molto più gravi. Un eccesso di garantismo verso questi due club, un eccesso di giustizialismo verso la Juve.

Cosa poteva fare la Juventus? Come ha spiegato nella live di ieri Massimo Zampini di Juventibus, purtroppo poteva fare ben poco. Aveva una pistola carica puntata alla tempia, contro questa giustizia sportiva non puoi difenderti.

La comunicazione della Juve è stata arrendevole e imbarazzante

Se addotti una comunicazione più aggressiva puoi metterli in grossa difficoltà perché questi processi sportivi si celebrano prima sui giornali.

Agnelli e la Juventus erano stati “assolti” dal Giudice per le Indagini preliminari che aveva escluso l’applicazione di alcune misure eccessive (come l’arresto richiesto dal solito PM Ciro Santoriello) perché di fatto non ravvisava malafede nelle operazioni di plusvalenza. Secondo il GIP potevano esserci dei problemi invece per quanto concerne la manovra stipendi e le side letters, ma erano maturate – secondo il giudice – in un contesto straordinario (la pandemia).

Bene, quel tipo di ordinanza, doveva essere ripetuta fino alla noia dai dirigenti juventini in ogni occasione, in modo tale da mettere in guardia istituzioni e media che non avrebbero avuto vita facile e che si sarebbero esposti a rischi importanti di risarcimento danni e di figuracce. Al primo titolo fazioso, dovevano scattare le querele per diffamazione. Invece hanno lasciato passare tutto in silenzio. Si può difendere una società così? No. Nessuno non si difende, un atteggiamento snob e gravissimo verso i tifosi e la Juventus stessa.

Il Presidente Ferrero ha dato le giuste giustificazioni ma…

In questo caso, a commento della decisione della UEFA, il Presidente Ferrero ha spiegato bene la scelta e sono motivazioni che, in parte, condivido: avremmo rischiato di stare in barca, in balia delle onde, per 4/5 anni in caso di guerra e ricorsi, ottenendo al massimo dei maxi risarcimenti al TAR Lazio.

Ma il Presidente Ferrero e Scanavino avrebbero dovuto far capire di essere oggetto di pressioni illegittime di fronte all’opinione pubblica, ma non l’hanno mai fatto, anzi hanno escluso l’estorsione e le minacce.
Quando sappiamo benissimo la verità. E questo sarà un materiale prezioso per la Corte di Giustizia Europea (il Real Madrid ha affermato – attraverso un comunicato di A22 – che ha fornito al tribunale di Madrid prove che la Juventus ha subito pressioni, chiamiamole pressioni…).

Quando Cruciani proponeva: “la Juve dovrebbe trasferirsi all’estero”

Cruciani: “danno subito molto importante…”

Ieri ha sbottato su Juventibus Beppe Cruciani commentando la decisione della UEFA: “una mazzata costata almeno 100 milioni per la Champions, l’esclusione comunque da una coppa e la probabile mancata qualificazione al Mondiale per Club. Io avrei fatto la guerra, ma capisco le ragioni del club di sacrificare una stagione per ripartire. Si capisce il mercato asfittico della Juve. Ma forse non è stata sacrificata una stagione ma ben 3 o 4. Poi nel calcio tutto può accadere e la Juve può tornare a vincere anche prima se accade il miracolo, nel calcio non sempre vince chi investe di più. In generale, purtroppo, il sistema indiziario italiano più Ceferin ha prodotto quello che vediamo. Rispetto a quello che potevamo immaginarci a marzo questa decisione potrebbe essere accolta con sollievo, in realtà il conto è salatissimo”.

Riferito all’operato della UEFA e della giustizia sportiva della FIGC commenta: “hanno fatto una cosa indecente!”.

Mister Mario Gatta però riporta la discussione su un piano differente, forse più realista: “con le regole che ci sono ora della giustizia sportiva è difficile difenderti. Pensiamo anche al marciatore Alex Schwazer cosa gli hanno combinato, tutti dicono che è stato un complotto ma con questa giustizia sportiva non puoi fare giustizia vera. Tu la guerra l’hai già persa. Le regole se le fanno loro…”.

Cruciani: “il prezzo pagato però è stato molto molto alto. I più maliziosi ci dicono ‘ vi sono salvati dalla serie B’ ma sono degli imbecilli in realtà, non bisogna dar retta a degli imbecilli, ma non sono d’accordo con chi dice che è stato il male minore, no è stato un male pesante, il conto è salatissimo”.

Massimo Zampini puntualizza: “tutto questo e non c’è neanche un rinvio a giudizio. Hanno preso le carte dell’accusa prodotte da un PM che odiava la Juventus… questo è successo”.

Cruciani: “hanno preso le carte della pubblica accusa e le hanno trasformate in prove. Questo hanno fatto FIGC e UEFA, una cosa indecente!” . L’opinionista poi si sofferma sulla giustizia da due pesi e due misure della UEFA riprendendo i casi di Manchester City e Barcellona che non sono stati giudicati in tutta fretta come la Juve. Indecente.