Elkann Allegri

Juve umiliata in Emilia, Dionisi la incarta a Allegri: allenatore a fine ciclo, Scanavino e Elkann responsabili

I tifosi della Juve si stanno preparando alla terza stagione senza contenuti tecnici e tattici degni della storia del club bianconero. Il prossimo kit che gli consegneranno allo Stadium sarà del Malox perché oramai consapevoli di un’altra stagione da incubo.

La prova di oggi è stata a dir poco imbarazzante con il Sassuolo che non ha segnato il quinto goal per miracolo (traversa e riga di Defrel).

Alla Juve sono bastati solo 7 minuti poi i bianconeri si sono sentiti appagati e hanno iniziato a vagare per il campo, come degli zombi. Ma non è l’allenatore che dovrebbe essere responsabile dell’approccio alla gara?

Con la disastrosa papera di Szczesny, la squadra è andata in tilt, non è bastato neanche l’1-1 a tranquillizzare gli uomini di Allegri (idem sul 2-2), parsi in balia dell’avversario, meglio organizzato, meglio messo in campo e che ha giocato con intensità La Juve ha passeggiato
.
La squadra è affogata nella ragnatela preparata da Dionisi nonostante un Chiesa in grandissimo spolvero.

Non stiamo parlando del Real Madrid ma del Sassuolo, capace di perdere 3 delle 4 partite precedenti. Troppi giocatori addormentati a iniziare dallo stesso Szczesny, Gatti (disastroso nella fase di impostazione), Miretti, Rabiot, Kostic, Vlahovic stranamente arrugginito sotto porta.

Dionisi ancora una volta l’ha incartata a Allegri, proprio come nella scorsa stagione. Ma è così difficile capire che contro certe squadre come il Sassuolo non si può giocare con questo modulo (5-3-2)?

Il peggiore in campo è senza dubbio Szczesny ma anche Gatti non è stato da meno. Un errore può capitare, due così iniziano a essere indigesti.

Siamo sicuri di voler rinnovare il contratto al polacco? Qualche domanda è lecito farsela.

Due mezze rondini (primo tempo a Udine e primo tempo con la Lazio), non fanno primavera: la squadra pare la stessa delle ultime 3 stagioni, senza organizzazione di gioco, senza intensità, poco ordine nella manovra, idee poche e confuse. Un disastro su tutta la linea, nonostante il primo monte ingaggi della Serie A.

Dal Sassuolo al Sassuolo, o da Reggio Emilia a Reggio Emilia, è cambiata la stagione ma non la solita musica. La squadra passeggia in campo e non ha un’organizzazione di gioco, l’unica cosa che emerge è la confusione in campo e in panchina. Su 5 partite, salviamo due bei tempi, il resto è noia

Scrivevamo, dopo aver perso con il Sassuolo qualche mese fa, che l’allenatore, Max Allegri, era oramai a fine ciclo con i bianconeri e lo ripetiamo ancora oggi.

E’ evidente, ha ragione Francesco Calvo a pretendere la sua testa, l’aspetto è evidente sia dentro che fuori dal campo. Il primo problema è quello da risolvere.

Le frasi di ieri di una squadra giovane che può arrivare forse al quarto posto, suonano male soprattutto dopo una prestazione del genere. Allegri e questa società stanno abituando la Juve alla mediocrità sia in campo che davanti ai microfoni quando parlano con i giornalisti.

Ma Elkann, Ferrero e Scanavino sono i primi responsabili: non dovevano confermare un allenatore che è parso a disagio nel calcio d’oggi da due anni a questa parte. Era evidente a tutti il disagio della squadra e della tifoseria alla sua conferma. Sapevamo che saremmo presto arrivati a questo punto. A Sassuolo però non me lo sarei mai aspettato, almeno contro questo Sassuolo (il peggiore delle ultime stagioni).

E le sue dichiarazioni iniziano a puzzare di stantio, Allegri non parla da allenatore da Juve e non allena come un allenatore da top club nel 2023.

Se proprietà e dirigenti non vogliono fare nessuna rivoluzione, cambiare allenatore e rinforzare la squadra, è giusto che si dimettano e che Elkann ceda delle quote (per avere budget da fare un reset totale) o tutta la Juve. Così, con questo strazio e indifferenza della proprietà, è inutile andare avanti, sarà difficile qualificarsi anche in Champions.

2 pensieri su “Juve umiliata in Emilia, Dionisi la incarta a Allegri: allenatore a fine ciclo, Scanavino e Elkann responsabili

  1. La Juventus da Cr7 in poi é questa qui, dove anche una trasferta con l’Empoli può rivelarsi una insidia, figuriamoci con il Sassuolo in cerca di punti disperati.
    Non ero illuso prima, non sono arrabbiato oggi, soffrirò come sempre anche contro il Lecce martedì.
    Fino a quando i giovani talenti non giocheranno con continuità e i budget del mercato non saranno minimamente competitivi, la juventus é questa qui.
    Argomento a parte meritano gli errori, quelli di Szczesny e di Gatti NON LI PERDONO.

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