Thiago Motta

Corriere della Sera: Allegri nel mirino per la comunicazione da quarto posto, contattato Motta. Quella frase di Boniperti…

Nel calcio italiano c’è sempre stata la divisione tra giochisti e catenacciari, ma alla fine nelle politiche delle società e nei programmi dei presidenti contano solo i risultati: un giorno sei considerato Dio in terra e il giorno dopo una sconfitta ti mettono tutti in discussione, magari per una questione di centimetri. A San Siro la Juve ha perso 1-0 su autorete ma la lezione è stata dura dal punto di vista del gioco. Un 1-0 bugiardo, poteva essere ben più rotondo. Se il livello si alza, come l’intensità, la Juve va in bambola (è successo anche a Bergamo con un miracoloso 0-0).

Allegri intoccabile per la proprietà ma rinnovo difficile

I risultati, contano solo quelli. E’ il destino degli allenatori, ma Max Allegri sembra intoccabile per la proprietà Exor visto che la sua storia con la Juventus è ormai decennale (con solo una parentesi di due stagioni).

Il dato curioso è che solo pochi giorni fa, Fabiana Della Valle parlava addirittura di rinnovo dalle colonne della Gazzetta, una versione che – vi abbiamo detto – a noi non convinceva per nulla per le argomentazioni e soprattutto i costi dell’operazione, non in linea con il nuovo corso.

Ma al tempo stesso, dopo la sconfitta di San Siro, c’è da registrare un’altra voce contraria e che, in questo momento, non ci sembra così plausibile come quella del rinnovo.

Corriere: Allegri nel mirino per la comunicazione sul quarto posto

Secondo Massimiliano Nerozzi del Corriere della Sera, Max Allegri sarebbe stato messo in discussione per la sua comunicazione a dir poco rinunciataria sul quarto posto.

Sia chiaro: in un’altra Juve, con altri dirigenti, Max l’avrebbero spedito a casa all’istante un secondo dopo la parola “quarto posto” pronunciata in conferenza stampa. Un inno alla mediocrità non gradito.

Lo stesso Elkann licenziò il Presidente Cobolli Gigli accusandolo di scarsa ambizione. Sono convinto che questa comunicazione da una parte non faccia piacere a nessuno degli Agnelli (non rientra nel loro dna) ma dall’altra sia di comodo per gli obiettivi attuali, considerando la guerra in corso tra la Famiglia e il Governo per le dismissioni di Stellantis che sta mollando le fabbriche, gli operai e l’indotto in Italia. Un fatto gravissimo per la nostra industria ed economia.

A lezione da Boniperti

Ma la comunicazione sul quarto posto l’abbiamo sempre criticata fin da quest’estate. E vi dico anche perché.
Ricordatevi di una cosa: quando Boniperti pronunciò la mitica frase “vincere non è importante, è l’unica cosa che conta” la Juventus stava vivendo uno dei suoi periodi più bassi, erano i tempi del post Platini, con tutto il rispetto. Una Juventus che non investiva da anni e non riusciva più a prendere un giocatore. Era il giorno della presentazione della Juventus di Zoff.

Gianni Agnelli non poteva investire nel calcio perché la FIAT era sotto pressione delle banche e dei sindacati.

Oggi la Juventus non può investire per altri motivi ma anche per le pressioni che ci sono intorno a Stellantis, la cassa integrazione nelle fabbriche italiane e per la politica di un gruppo che non è più italiano. Inoltre Exor ha messo di ricapitalizzazione più di mezzo miliardo nella Juve negli ultimi 4 anni.

Boniperti diete un messaggio forte in un momento nel quale sapeva che non avrebbe mai lottato per le prime tre posizioni. Ma sei la Juve e devi sempre partire per vincere e non avere sempre il freno a mano tirato.

Questa squadra non è così scarsa, dirigenti troppo rilassati

Contrariamente alla Juve di Magrin, questa squadra non è così scarsa come qualcuno vorrebbe far credere. Del resto di soldi ne sono stati spesi parecchio negli ultimi 3 anni (non nell’ultima stagione sia chiaro) e nonostante non ci sia gioco e un’organizzazione offensiva, la squadra comunque dei risultati li ha ottenuti.

Quando Allegri parla del quarto posto fa sul serio? Non rischia di diventare un autogoal clamoroso? Questa è la mentalità vincente che vuoi trasmettere? Ma con questi dirigenti (che si sono tutti rilassati su questa narrativa, Giuntoli compreso) ho poca fiducia.

Alla fine sembra che il quarto posto sia la strada per sopravvivere e non sia così scomodo per il gruppo. Con una qualificazione in Champions puoi comunque sopravvivere e autofinanziarti. Ma parliamo di sopravvivenza che non fa rima con Juventus.

Nerozzi: “i brusii dal loggione dello spogliatoio…”

Max Nerozzi nel suo articolo di stamani sul Corriere parla di dichiarazioni post Inter-Juve mal digerite dallo spogliatoio. Ma c’è di più, secondo il giornalista bolognese:

“… c’è pure il manifesto programmatico del quarto posto: se comprensibile per i libri contabili, inizia ad alimentare brusii dal loggione dello spogliatoio. Pensiero strisciante: la Juve partecipa sempre per vincere, le partite e i campionati. Di più, se hai chi ha giocato la finale del Mondiale, nazionali e un centravanti da 80 milioni di euro. Anche se ci sono concorrenti che, con il tempo, sono diventati più forti e favoriti (Inter)”.

Del resto la squadra e i giocatori hanno sempre dichiarato di credere nello scudetto, difficile digerire certe affermazioni pubbliche.

Allegri ha avuto carta bianca per costruire questa squadra

Aggiungerei che quei giocatori li ha voluti e ingaggiati Max Allegri che nei primi due anni ha avuto carta bianca sul mercato. Se vuoi Locatelli a 38 milioni e lo fai giocare fuori ruolo poi devi assumerti la responsabilità, idem Vlahovic a 80 (in realtà tra commissioni e bonus si sfiorano i 100 milioni). Se poi non vinci non puoi neanche nasconderti dietro gli alibi. Allegri ha avuto carta bianca ma sul mercato ha fallito, è andato a sbattere su ingaggi onerosissimi come Di Maria (una bestemmia impiegarlo nel 3-5-2), Pogba e Paredes, dimostrando la sua incapacità sul mercato (gli allenatori devono fare gli allenatori e non i direttori sportivi improvvisati) e senza la protezione di Agnelli, Elkann ha puntato tutto su Giuntoli non a caso. Comprendendo che la mossa del cugino di affidare il mercato a Allegri, fosse una mossa perdente.

La telefonata a Thiago Motta

Per Max Nerozzi, Allegri è quindi nel mirino per questa comunicazione volta alla mediocrità e alla sopravvivenza, ci volevano così tanti mesi per accorgersene?

Per il giornalista qualcuno alla Juventus avrebbe alzato la cornetta per parlare con lo staff di Thiago Motta, nome caldissimo per la panchina nel caso Max dovesse essere allontanato o abdicare.

Ma io non sarei così propenso a pensare a una cacciata di Allegri che gode della fiducia di John Elkann e di Andrea Agnelli (suo amico e pur sempre azionista di Exor e anche direttamente della Juventus). Il contratto folle sottoscritto da Agnelli tre anni fa, secondo la proprietà va onorato, non si può sprecare un euro, come ha dichiarato un noto esponente e azionista di Exor. Si arriverà a scadenza naturale nel 2025 e poi si saluteranno, a meno che non si siano ottenuti risultati importanti.

Penso che questa sarà la linea di Elkann Ma prepariamoci a un’altra debacle europea: questo pacchetto (allenatore + squadra) in Europa faticherà e non poco, con zero intensità e organizzazione. Di fenomeni non ce ne sono se non in prospettiva (Yildiz, Soulé) ma saranno messi nelle condizioni giuste (non mi sembra che il 3-5-2 sia la base ottimale) ?

Nerozzi infierisce: “nell’attesa, c’è chi ha dato un colpo di telefono all’entourage di Thiago Motta, nonostante Allegri abbia ancora un anno di contratto”.

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