Max Allegri

Che merito ha Allegri nella qualificazione per il Mondiale per Club? La propaganda provoca, ma lasciamo parlare i numeri

Ragazzi mi dispiace, noi ci sforziamo di non parlare dell’allenatore, ma la propaganda continua a divulgare notizie discutibili e a rendere l’aria irrespirabile e tossica intorno alla Juve, dividendo e spaccando ancora una volta la tifoseria, guarda caso lo fanno quei giornalisti che di juventino hanno poco o nulla. Ma l’aspetto più buffo è che poi vanno nelle trasmissioni su Youtube e Twitch a lamentarsi che oramai il dibattito è solo su “Max vs gli AllegriOut”. Incoerenti, dovrebbero rileggere prima tutti i titoli dei loro giornali. Sono loro che alimentano, con teorie fantasiose e discutibili, questo fuoco eterno.

Questi signori stanno giocando sulla Juve, svegliatevi, perché oramai le notizie tendenziose sono dietro l’angolo, la propaganda è scatenata, i titoli e gli articoli sembrano essere mirati a provocare l’80% dei tifosi che sono arrivati al limite della sopportazione.

Magari è solo una sensazione sbagliata ma è da 3 anni che si va ogni giorno si mistifica la realtà e si va in direzione opposta a quello che dicono risultati e numeri, ma vi è la sensazione della sindrome di Stoccolma e dello zuccherino da regalare, mentre noi siamo costretti a intervenire per ristabilire la verità oggettiva delle cose, ovvero parlare di numeri e di risultati che quelli si, sono oggettivi e inconfutabili.

Stamani Tuttosport scrive alcune considerazioni mirate sul tecnico labronico (non è una parolaccia), parlando del Mondiale per Club, facendo quasi passare l’idea che il merito sia suo, come se la qualificazione in Champions non fosse un dovere per un allenatore che da tre anni a questa parte allena la squadra con il monte ingaggi più alto della Serie A (tre anni fa era nettamente il più alto e furono spesi 90 milioni + 10 di bonus per portare a casa Vlahovic visto che la Juve era fuori dalle prime 4 a gennaio).

Siamo tornati al culto della personalità? Se guardiamo i numeri del percorso europeo bianconero recente siamo vicinissimi ai livelli del “Discorso del Re”.

Bene, cosa scrive Tuttosport?

“Tra lo staff e i giocatori l’orgoglio di aver conquistato il diritto grazie alle ultime tre stagioni europee”. Leggi una frase del genere e pensi che la Juve si sia qualificata sempre alle semifinali e ai quarti (lasciando perdere l’ultima stagione con la squalifica ingiusta che vede sia allenatore che squadra vittime).

Lo zuccherino più bello: “Quel mantra di Allegri: la Juve si è sempre qualificata per la Champions…”.

Capito? Come se un allenatore con poteri speciali anche sul mercato (Locatelli 38 milioni, Kean 36 milioni, Bremer 48 milioni, Vlahovic 90+10 milioni, Milik 14 milioni, Di Maria, Pogba, Paredes etc etc etc) e allenando la rosa con il monte ingaggi nettamente superiore di tutta la Serie A non dovesse neanche qualificarsi in Champions. Ci manca che sia da ritenersi un miracolo in Champions e poi abbiamo finito di fare a pezzi la mentalità e l’immagine juventina.

Lo stesso discorso vale per i giocatori, sia chiaro, non solo per l’allenatore.

Gazza e CDS: “Allegri vola al Mondiale per Club”, un allenatore sopra la società

Una propaganda continua, ieri ne abbiamo avuto la dimostrazione. Anche Gazzetta dello Sport e il Corriere dello Sport vendono la qualificazione al Mondiale per Club come una vittoria di Max, facendo titoli e occhielli in prima pagina dicendo che negli USA ci andrà Allegri (non la Juventus, Allegri ripeto come se oramai il tecnico di Livorno fosse sopra il club, una teoria che piace ai giornalisti anti-juventini), purtroppo per loro però non è la realtà, la Juventus esiste da più di un secolo e solo una famiglia, volendo (ma non l’ha quasi mai fatto, tranne qualche raro recente episodio) si è messa sopra al club, figuriamoci se è un allenatore-manager che da tre anni non vince nulla (con il primo monte ingaggi della Serie A) a dover essere considerato più importante.

Spieghiamo agli amici giornalisti anti-juventini che sono fuori strada anche tecnicamente: l’allenatore sarà in scadenza di contratto (fine giugno 2025) e di rinnovo non se ne parla più.

Juventus: i numeri delle recenti campagne europee disastrose

Ma vogliamo far parlare i numeri e misurare il contributo che negli ultimi 4 anni la Juve di Allegri ha dato al ranking europeo della Juventus? Il ranking FIFA valuta le ultime 4 stagioni, quindi le due partecipazioni anche dell’allenatore livornese.

Nell’ultima Champions disputata solo 1 vittoria (contro il Maccabi Haifa) quindi 2 punti (per il ranking che è differente dalle classifiche normali) su 12 disponibili, con ben 5 sconfitte, alcune nette e umilianti come a Haifa e le due contro il Benfica. E per una volta non vogliamo parlare di intensità (pari a una squadra di dilettanti), organizzazione di gioco (quasi inesistente) e mentalità. Approccio tattico da primi anni ’80. Ma non vogliamo cadere nell’errore del “bel gioco o brutto gioco”, solo organizzazione (inesistente).

Vogliamo parlare della stagione precedente? Ci siamo qualificati dopo aver piegato gli squadroni Zenit e Malmoe.

Dopo essere stati umiliati e distrutti dal Chelsea per 4-0 (dopo una partita d’andata nella quale Nereo Rocco sarebbe stato – in confronto – giudicato un giochista, vinta per vari episodi favorevoli per 1-0) arriviamo agli ottavi contro il Villareal (non il Real Madrid). Agli ottavi, ripeto.

Al primo minuto del match di andata in Spagna al Madrigal segna l’esordiente Dusan Vlhaovic, la Juve ha tutto il tempo per attaccare con il giusto equilibrio e chiudere la pratica sul 2-0 (al tempo valeva ancora il goal doppio in trasferta) e invece la squadra bianconera cosa fa? Arretra il baricentro, difesa bassa e arriva il goal dell’1-1 di Parejo con la difesa schierata, un mantra di questi anni. Incapaci anche di sfruttare un episodio favorevole che gettiamo, come sempre, alle ortiche.

L’umiliazione Villareal e gli allenatori scelti per simpatie/antipatie personali

Nel match di ritorno l’ennesima umiliazione europea di questa gestione: 0-3 allo Stadium e ce ne torniamo mestamente a casa. Con una dirigenza illuminata, dopo questo exploit e l’atteggiamento del match d’andata forse la panchina avrebbe iniziato a tremare. Ma sai, alla Juve, nelle ultime stagioni, i meriti e i demeriti contano poco, più le simpatie e antipatie personali di chi sta in panchina e qualcosa ne sa l’ex presidente che ha sbagliato tutte le scelte possibili sugli allenatori (Conte no perché antipatico meglio che vada all’Inter, Sarri antipatico meglio che vada via, Pirlo è un amico quindi ok, Pirlo vince due Coppe ma cacciamolo perché dobbiamo fare il contratto di 4 anni a 7+2 milioni a stagione a Max).

Si può dire tutto, ma le recenti campagne europee della Juventus non possono essere un motivo di vanto, vale per Allegri come per Pirlo, anche lui eliminato agli ottavi contro il Porto.

I numeri di Allegri e di Pirlo

Ha fatto bene i conti il nostro Andrea Carletti membro della community di Facebook Juventino 100×100:

Pirlo 6 vittorie su 8 partite in Champions (con un 3-0 a Barcellona…), Allegri 6 vittorie su 14 partite, 1 pareggio e 7 sconfitte, 7 sconfitte. E quando mai alla Juventus c’è stata una media così alta di sconfitte in Europa?

Un pensiero su “Che merito ha Allegri nella qualificazione per il Mondiale per Club? La propaganda provoca, ma lasciamo parlare i numeri

  1. Continuo a pensare che a Torino siano fuori di testa. Oggi (forse) nemmeno più nelle categorie inferiori si trovano imprenditori che buttano soldi in una società di calcio solo per passione, a meno che il tifo o il campanilismo prendano il sopravvento sull’amor proprio. A Torino da anni il giro vorticoso di denaro non consente più di prendere decisioni sulla base di simpatie/antipatie personali, di amicizie. Non è possibile perché i volumi di denaro sono vorticosi, perché quando hai deciso per la quotazione hai assunto un rispetto maggiore non solo verso i tifosi ma anche verso altri investitori, verso il codice civile e penale.
    Da una proprietà che viene dal mondo industriale c’è da parte dei tifosi un’aspettativa da “miglioramento continuo” anche sulla squadra di calcio, invece mi viene il dubbio che gli andamenti della Juve siano ahimè coerenti con tutto il resto della galassia. Detto ciò, irrazionalmente come tutti i tifosi, continuo a seguire fedelmente la Juventus e spero che si riprenda quanto prima a sognare.

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