John Elkann ha dato carta bianca a Cristiano Giuntoli nella scelta dell’allenatore e non solo, ve lo avevamo anticipato due settimane fa nel nostro editoriale (“Nasce la Juve di Giuntoli”). Il Presidente di Exor (principale azionista della Juventus) l’ha messo nero su bianco con un atto ufficiale, un atto rituale, la consueta lettera agli azionisti.
Se nel novembre 2022, pochi giorni dopo le dimissioni indotte e forzate del Consiglio di Amministrazione, Elkann – in una intervista – investì Max Allegri della responsabilità del settore tecnico (da quel equivoco scaturirono poi gli scontri interni con Calvo sulla scelta del nuovo direttore sportivo), oggi – anche dal punto di vista formale – si cambia registro e l’investitura ufficiale è nei confronti dell’ex direttore sportivo del Napoli che ha già fatto la scelta sull’allenatore a gennaio, cercando Thiago Motta (con il quale c’è un accordo sulla parola, ora dalle parole bisognerà passare alla firma).
Il futuro è in mano a Giuntoli. Il riequilibrio dei conti – per Elkann – si otterrà con il suo lavoro (anche sul mercato) e la valorizzazione dei giovani della Next Gen, tradotto la rosa nei prossimi anni (come aveva detto Agnelli nell’ultima assemblea dei soci a gennaio) dovrà essere composta da 7/8 giovani bianconeri (in questo modo si eviteranno spese per acquistare e pagare l’ingaggio su giocatori medi e riserve).
Dopo l’ennesimo aumento di capitale quindi si sono evitati i proclami di investimenti (comprensibile un atteggiamento del genere nel confronto dei destinatari della missiva, gli azionisti di Exor), nessun proclama roboante, ma è stata indicata la strada dell’equilibrio finanziario e della sostenibilità, attraverso i proventi della nuova super Champions e l’utilizzo dei giovani che arrivano dall’Under 23. E’ una lettera coerente con il piano industriale.
Ecco il passaggio sulla Juventus di John Elkann che è molto esplicito sul ruolo di Cristiano Giuntoli:
“Il 2023 ha rappresentato un anno di transizione (per la Juventus, ndr). Sotto il suo nuovo Consiglio di Amministrazione presieduto da Gianluca Ferrero, l’attenzione è stata rivolta alla risoluzione delle vicende che stava affrontando con la Giustizia Sportiva, sia in Italia che in Europa… La stagione 2023/24 è quindi l'”Anno Zero”, in cui la società sta ponendo le fondamenta per il suo ritorno, sia dentro che fuori dal campo. Cristiano Giuntoli, che è arrivato nel 2023 ed è stato appena nominato Miglior Direttore Sportivo dell’Anno ai Globe Soccer Awards per il suo lavoro con il Napoli lo scorso anno, aiuterà a plasmare il futuro della Juventus. La squadra punta a tornare in Champions League e ha già confermato la sua presenza al Mondiale per Club allargato della FIFA nell’estate del 2025. Con un maggiore focus sui giovani talenti della sua Next Gen (che hanno dimostrato il loro valore quest’anno), la Juventus mira a costruire una struttura di costi sostenibile in linea con le nuove regolamentazioni dell’UEFA”
“Se conosci i nostri tifosi, i nostri giocatori e il nostro spirito, la frase “fino alla fine” non ti suonerà nuova. Incarna la determinazione del club nel continuare a lottare e superare le avversità, una convinzione propria di Edoardo Agnelli quando fu nominato Presidente il 24 luglio 1923. Da quel momento è iniziata una storia d’amore lunga un secolo tra le famiglie bianconere e la mia famiglia. Un legame che nel 2023 abbiamo celebrato con le generazioni di tifosi in Italia e nel mondo – tutti uniti dall’amore per la Juventus. Forza Juve!”.
John ha citato il Presidente per eccellenza, Edoardo Agnelli, il figlio di Giovanni Agnelli (il Senatore) e padre di Giovanni (Gianni, l’Avvocato) e Umberto, nonno di Andrea Agnelli.
Edoardo è stato quello che ha convinto il fondatore della FIAT nell’entrare nella Juventus ed è stato il primo presidente italiano a strutturare un club di calcio con una struttura professionale. Negli anni 30 arrivarono 5 scudetti consecutivi con lui alla presidenza.
Jaki quindi rievoca le radici di successo della Juventus e della Famiglia Agnelli. La Stampa invece rievoca il successo di Exor. Anche nel 2023 utile con 4,1 miliardi di euro (!) , in leggero calo di 25 milioni rispetto al 2022.
Gli asset netti sono valutati 35,5 miliardi in crescita del 25% annuale.
