A seguito della rassegna stampa degli ultimi due giorni, sono arrivato alla conclusione che siamo di fronte a una alternativa:
Alternativa 1 ) o la società Juventus è una società di dilettanti sprovveduti (come appare da più di 24 ore su alcuni giornali ma in particolar modo stamani) sullo stesso piano del Milan di Cardinale, come se il club fosse in un caos decisionale con la catena di comando inceppata dalla politica interna,
Alternativa 2) oppure alcuni giornalisti hanno perso la bussola e stanno raccontando “fregnacce” sempre più evidenti con una mistificazione della realtà.
Delle due una. Trattasi di figuracce epocali di alcuni cronisti (ma non sarebbero le prime) oppure sono dei geni del giornalismo e stanno andando controcorrente e raccontando la verità, ovvero di una Juventus caduta nel burrone del caos? Il tempo ci dirà la verità, ma da questa alternativa difficilmente ne usciremo.
La Juventus può programmare la stagione a maggio? Siamo sicuri?
Sostenere che la società Juventus non abbia ancora deciso sull’allenatore a fine aprile, pone una riflessione evidente. E ripeto qui le ipotesi sono due, forse con una terza sfumatura.
1- Prima ipotesi: la Juventus è diventata una società gestita da dilettanti che programmano la stagione successiva a maggio e prendono una decisione cruciale sull’allenatore a fine campionato (cosa già successa in effetti e abbiamo anche visto però che fine hanno fatto quei dirigenti che hanno seguito quel modus operandi).
2- Seconda ipotesi (che potrebbe essere una sfumatura della prima ipotesi): i professionisti (Giuntoli) sono condizionati dalla politica interna della proprietà (intervento di qualche azionista influente che ha a cuore le sorti di Allegri?) e da dirigenti dilettanti che mandano tutto in vacca per 5 milioni (il costo del cambio del tecnico). Se fosse così Giuntoli farebbe bene a dimettersi seduta stante se non vuole farsi fottere la carriera dei soliti noti che da anni stanno provocando danni al club.
Giuntoli ha bloccato Motta a gennaio 2024 ma già a maggio 2023 lo voleva in bianconero (quando era sotto contratto con il Napoli). Lo segue da tempo, sta programmando la stagione da mesi, se la politica interna gli sfascia tutto allora amen, la Juventus diventa irrecuperabile come lo era la Ferrari degli anni ’80 con diverse fazioni che si scontrano ogni giorno.
3- Terza ipotesi: una percentuale minima di giornalisti ci stanno raccontando delle fesserie clamorose. Perché? I motivi possono essere due: prendono per buone le veline della società (volte in questo momento a tutelare squadra e allenatore in vista del finale di stagione, ma in questo caso sarebbero dei dilettanti loro) oppure perché mossi da una propaganda spudorata giustificata dalla linea Maginot costruita dalla vecchia dirigenza alla quale hanno perdonato e coperto tutto in passato. Ma potrebbero anche semplicemente proteggere una loro fonte preziosa, Allegri, con il rischio di finire nel burrone insieme a lui.
Non vedo altre strade che possano spiegare tali paradossi e prese di posizione.
“Non cambiare allenatore per questioni economiche”: grossa manipolazione della realtà
Ma veniamo alle motivazioni di una potenziale conferma allegriana.
E’ manipolare la realtà sostenere che la Juve non vuole cambiare allenatore per questioni economiche, quando lo stipendio di Allegri e del suo staff andrà onorato comunque fino all’ultimo centesimo. La manipolazione pare evidente in questo caso.
Mandare in vacca una stagione (la prossima) e il futuro del club per 5 milioni (l’ingaggio di Motta e del suo staff) che rappresenta il reale costo del cambio di allenatore, per una società che può fatturare centinaia di milioni di euro, è una grandissima presa in giro verso i tifosi e i lettori.
Come è possibile per 5 milioni distruggere una società appena ricostruita? Elkann ha delegato Giuntoli e l’ha sbandierato ai suoi azionisti e poi si rimangia tutto?
Perché voler distruggere il lavoro di Giuntoli?
Riconfermare Allegri vorrebbe dire distruggere definitivamente il lavoro (appena iniziato) del neo direttore tecnico. Lo sanno anche i sassi che tra Giuntoli e Allegri il rapporto è ai minimi termini, quasi non si parlano, lo sappiamo noi e vi assicuro che lo sanno i giocatori. Lo hanno ammesso anche i re della propaganda allegriana.
Lo ha denunciato anche il Corriere della Sera (con motivazioni comunque molto criticabili) che Giuntoli sta facendo mercato all’insaputa di Allegri.
Come spiegare le dichiarazioni recenti di Allegri contro “chi fa il mercato” e quindi contro la società?
Come spiegare il rapporto veramente teso di Allegri con i senatori della squadra come Chiesa e Vlahovic? Vogliamo mantenere questo status quo?
Come spiegano questi signori le dichiarazioni di Allegri di sfiducia verso i giocatori, dichiarazioni continue? Come si potrebbe continuare tutto ciò? Chi prefigura una sua conferma vuole la distruzione della Juventus e del gruppo squadra?
L’unica motivazione logica della conferma: un intervento all’interno della proprietà
Il caso è che questa sia solo una grossa manipolazione della realtà ma se dovesse corrispondere al vero, la conferma potrebbe avere solo un’unica giustificazione (che non è quella economica come abbiamo visto) logica che i giornali e certi giornalisti non vogliono farci sapere: un intervento conflittuale all’interno dell’asset proprietario, volto solo a salvare i soliti amici degli amici. Ma la vedo un’ipotesi remota, però è l’unica ipotesi che potrebbe salvare la panchina a Allegri. Altre non stanno in piedi dal punto di vista proprio della logica.
L’aspetto che più mi fa ridere è questa giustificazione di voler ancora incensare Allegri, facendo passare il messaggio che alla fine con Max la qualificazione alla Champions sarebbe sicura anche il prossimo anno. Come no?
Un allenatore che ha fatto 19 punti nel girone di ritorno (il secondo peggiore della storia della Juventus), 13 punti nelle ultime 13 partite con 2 sole vittorie e ancora volete far passare il messaggio che sarebbe una garanzia? Oltretutto è Allegri che nelle sue dichiarazioni, sta facendo passare un certo grado di sfiducia verso questo gruppo squadra. E i suoi portavoce nelle trasmissioni lo dicono apertamente.
Non l’accetto una presa in giro del genere.
Cosa dicono gli esperti di mercato
Tutti gli operatori di mercato e tutti i giornalisti che fanno calciomercato (Pedullà, Di Marzio, Agresti, Romano, Schira) sono sicuri, si sono sbilanciati: “Allegri è fuori”. Ed allora perché dobbiamo continuare a leggere certe cose?
Per me una delle ipotesi più realistiche è che la società sta traendo in inganno alcuni giornalisti e sta facendo filtrare una fiducia ambigua verso Allegri per tutelare squadra e allenatore in vista del finale di stagione. Se fosse così, chi pubblica le veline del club senza verificare altre ipotesi, potrebbe fare la figura del dilettante, questo è chiaro. Se oggi ancora non si vuole vedere in faccia la realtà e si dà peso alle parole di Giuntoli nelle interviste, quando i suoi comportamenti (vedi trattativa per Di Gregorio) smentiscono le sue stesse parole… allora c’è qualcosa che non quadra.
Mai bisogna farsi condizionare da un’unica fonte, è la regola principale del giornalismo. Ma siamo sicuri che tutti siano così ingenui?
“Nessun incontro a breve tra Allegri e i dirigenti”
C’è stato anche il tentativo di far passare l’idea di un incontro imminente tra tecnico e dirigenti, ipotesi smentita categoricamente da Romeo Agresti (uno dei pochi di cui mi fido nell’ambiente Juve): “non ho ottenuto alcuna conferma anzi la smentisco” ha affermato sul suo canale YT. Per Romeo si incontreranno a fine stagione e “sarà una messa in scena mediatica, il finale è scontato”. Allegri è fuori.
Il compromesso tattico…
Ieri ho anche letto l’ipotesi della Gazzetta dello Sport che Giuntoli e Allegri potrebbero trovare un’intesa, un compromesso storico per continuare a lavorare insieme (ma a chi interessa?). Giuntoli vuole che la squadra giochi con il 4-3-3 e Max potrebbe anche accettare quella strada, la strada del cambio del modulo. Un’ipotesi del genere manderebbe tutto allo sfascio, un compromesso tra Giuntoli e Allegri, che danneggerebbe sia Giuntoli che lo stesso Allegri.
Una visione del calcio statica, da anni ’70, il fatto che la squadra non corra, si alleni male, che non abbia intensità, tutto passa in sordina per risparmiare 5 milioni del nuovo tecnico?
La stessa Fabiana Della Valle ha dichiarato a voce sul suo canale che non crede nella conferma di Allegri, la ritiene una ipotesi poco probabile.

Sarà quel che sarà: importante che l’allenatore l’anno prossimo chiunque esso sia (Allegri o un altro) faccia giocare, finalmente, i calciatori nel loro ruolo naturale (vedi la cocciutaggine a far giocare, ad esempio, Locatelli da regista quando il meglio di sé lo ha dato, sia nel Sassuolo che in Nazionale, da mezzala). Sempre e solo “FORZA JUVE” ora più che mai!!!
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Analisi perfetta, se una società come la Juve non cambia allenatore per 5 milioni c’è qualcosa che non quadra. Il calcio proposto da Allegri è anni 70 , poi mi devono spiegare la preparazione come è stata gestita, abbiamo visto la Champion dove squadre come MCTY,REAL,BORUSSIA CORRONO DALL’INIZIO ALLA FINE PER 120 MINUTI,i nostri giocatori dopo 30 minuti sono scoppiati, scelte tecniche che lasciano dei dubbi, DeSciglio, Alessandro ma ci vogliamo fare del male da soli? La difficoltà di fare giocare i giovani migliori, l’eccezionalità di questi ultimi 3 anni a rovinare i giocatori sembra che sia la specialità della casa. Concludo, io come molti altri non ho più rinnovato abbonamenti televisivi per vedere uno spettacolo triste come quello che ci viene fornito dall’attuale Juve, quanti soldi di questo tipo di indotto non entreranno più nelle casse della Juve per merito di questa Juve Allegriana che di divertente ha veramente poco.
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