L’analisi e le pagelle
a cura di Mister Alessandro Cilione
Partita giocata a viso aperto, tanti errori, tecnici e tattici, ma per una volta la Juventus gioca senza remore o paure recondite. Si poteva vincere e si poteva perdere, il barlume di un filo logico tattico latita come sempre, ma almeno si ha avuta l’impressione che la squadra avesse la libertà di vivere la partita in ogni sua fase, che sia stata autogestione?
Ai posteri l’ardua sentenza. La domanda però è lecita dopo un campionato giocato col braccino corto. Un Vlahovic abulico assiste poco un esplosivo Chiesa.
Forse stasera – ancor più che altre volte – sarebbe servito un rovesciamento tattico, dando più forza agli esterni magari creando un doppio binario, perché è lì che la Roma pecca soprattutto in fase difensiva.
Cambiaso vive un momento di regressione, forse avrebbe bisogno di riposo, più mentale che fisico. Rimane il pari contro una avversaria diretta, bicchiere mezzo pieno, ma gli juventini sono abituati a bottiglie di Magnum sempre piene…
LE PAGELLE
SZCZESNY 6 Primo tempo con parecchie incertezze, nel secondo invece salva il risultato con una uscita tempestiva bassa.
GATTI 5 Vuole sempre strafare, perdendo di visto quello che è il suo ruolo, un difensore che deve fare della fisicità la sua principale caratteristica, e non un cursore. Ciò lo porta a continui errori di valutazione, sia tecnica che tattica.
BREMER 6 Un pò in difficoltà con Lukaku e poi anche con Abraham, scarsa sintonia con gli altri due difensori centrali. Ma se portiamo a casa un punto è merito di un suo bellissimo stacco in terzo tempo, gran gol.
DANILO 6 Buon primo tempo, attento sull’uomo difficile da superare, il rendimento scade nella ripresa quando la Roma attacca con veemenza.
WEAH 5,5 Non gioca male a dire il vero, ma per ora il suo è un problema di personalità, deve dimostrare di essere da Juve. Se ci si mettono anche gli arbitri che inventano falli dove non esistono, allora…
MCKENNIE 5 Forse il peggiore oggi, spento, non incide mai né in fase offensiva, né difensiva.
LOCATELLI 6 Il voto non è reale per il rendimento in campo, ma oggi gli riesce di accorciare e allungare la squadra, quello che avrebbe sempre dovuto fare nel suo ruolo. Sfiora due volte il gol. Propositivo, va bene così per lui.
RABIOT 6 Pimpante palla al piede, qualche errore, ma anche lui dinamico e propositivo. In regime di autogestione lui è il primo che può salire in cattedra.
CAMBIASO 5 A questo punto non capisco se il suo continuo accentrarsi sia una sua caratteristica o una volontà del tecnico. In entrambi i casi andrebbe registrata la sua posizione, ma così non è , per l’ennesima volta finisce in un vortice di caos tattico.
VLAHOVIC 5 Ha una sola buona occasione, ma la fallisce, si ingobbisce sotto il peso di un gioco che lo penalizza. Ma è così da quasi sempre con Allegri, sta anche a lui cercare di sovvertire la sorte, stasera non ci ha provato.
CHIESA 7 Alcune sue conclusioni avrebbero meritato miglior sorte, veramente sfortunato sul palo. Buone sgasate. Buona l’intesa stasera con Rabiot , ancora insistente quella con Vlahovic, prematuro il cambio, era l’unico che avrebbe potuto darci la vittoria.
KEAN 6 Stasera entra bene, favorito anche da una Juve che costantemente gioca con più uomini nella metacampo avversaria. Svilar gli nega il gol con un gran intervento.
MILIK 5,5 Si muove poco, non dà soluzioni ai suoi centrocampisti.
KOSTIC S.V. Più preoccupato della fase difensiva, tiene la posizione.
ALCARAZ S.V.
ALLEGRI Magari ci possiamo sbagliare ma l’impressione è quella che stasera la squadra si sia autogestita. Lui è poco attivo, per una partita del genere, quasi rassegnato da uno spogliatoio che non lo segue più. Il risultato è che la squadra si sente più libera, sia di attaccare, sia di ripartire dopo gli errori, c’era una aria diversa in campo, meno tesa, e ciò ha favorito una Juve più propensa a dar pan per focaccia all’avversario.
